robby krieger the doors

“JIM ERA UN GENIO. HAI PRESENTE QUANDO HAI TROPPE COSE NELLA TESTA? CREDO CHE PER LUI FOSSE COSÌ OGNI ISTANTE. PENSO CHE SIA STATO PER QUESTO CHE INCOMINCIÒ A BERE”- ROBBY KRIEGER, LEGGENDARIO CHITARRISTA DEI "DOORS" E AUTORE DI ALCUNI DEI PIÙ GRANDI SUCCESSI REALIZZATI DALLA BAND, COME “LIGHT MY FIRE” “TOUCH ME” E “LOVE HER MADLY” – IL FILM SULLA BAND, CON VAL KILMER CHE INTERPRETA MORRISON. COPPOLA, ANTONIONI, LE ORIGINI DEL GRUPPO E QUANDO JIM MORRISON MOSTRÒ I GENITALI AL PUBBLICO DI UN CONCERTO…

 

Robby Krieger "Caro Jim, il tuo fuoco resta acceso"

JIM MORRISON Robby Krieger THE DOORS

Luca Valtorta per “Robinson - la Repubblica”

 

 "Sai cosa dobbiamo fare?" disse Jim al suo amico Sam, che era venuto a trovarlo a Los Angeles dove frequentava la Ucla, la facoltà di cinema da cui sarebbero venuti fuori attori come James Dean, Jayne Mansfield, James Franco, Jack Black e registi come Paul Schrader e Francis Ford Coppola. "No, cosa?" rispose Sam.

 

"Dobbiamo creare un gruppo rock". "Merda, sono anni che non suono la batteria! E tu cosa faresti?". "Io farei il cantante". "Sai cantare?". "Cazzo, non so cantare?". "E come chiameremo il gruppo?". "The Doors. C' è quello che si conosce e quello che non si conosce. E c' è una porta che separa le due cose. E io voglio essere quella porta. Ahhh wanna be th' doooorrrr". Le porte della percezione di Aldous Huxley rivedute e corrette da Jim Morrison.

 

THE DOORS

Qualche tempo dopo Sam è tornato a casa ma sulla spiaggia di Venice, Jim, che vive sul tetto di un condominio, prende Lsd quasi tutti i giorni e scrive poesie, incontra per caso il compagno di scuola Ray Manzarek. È seduto sulla sabbia. "Ho scritto qualche canzone".

 

"Fammela sentire", risponde Ray. "Non ho una gran voce" dice Jim, e intona quella che sarebbe diventata Moonlight Drive. "Non ho mai sentito testi più belli. Facciamo una band e tiriamo su un milione di dollari". "Precisamente. Ma il milione di dollari non è così importante".

 

jim morrison

Qualche tempo dopo Ray chiese a John Densmore, che aveva conosciuto a un corso di meditazione trascendentale, se voleva suonare la batteria con loro. John portò con sé al primo appuntamento il suo amico Robby Krieger, che suonava la chitarra. Erano i Doors. Con i provini delle prime canzoni fecero il giro delle case discografiche: nessuno li voleva.

 

Cinquant' anni fa, il 3 luglio 1971, Jim Morrison moriva di overdose in una vasca da bagno. Ma l'eco della musica dei Doors non si è mai spento. Tanto che quest' anno cade anche il 50esimo anniversario di L.A. Woman, l' ultimo album in studio con Jim Morrison uscito il 19 aprile del 1971 e che verrà ripubblicato in autunno con varie versioni delle canzoni mai ascoltate prima e altro materiale. Robby Krieger, chitarrista dei Doors, è un elemento di particolare rilievo della band perché è autore anche di alcuni tra i testi più importanti, tra cui il più grande successo realizzato dalla band, Light My Fire.

THE DOORS

 

Come è nato "L.A. Woman?". So che era un periodo molto difficile per voi.

«Beh sì, lo era perché c' era appena stata la storia di Miami (il famoso concerto del primo marzo 1969 dove Jim venne accusato di aver mostrato i genitali per cui fu arrestato e subì un processo, ndr) e a causa di quello era impossibile suonare perché eravamo stati banditi da tutti i club. Così l'unica cosa che potevamo fare era registrare un disco».

 

Uno dei pezzi scritti da lei in "L.A. Woman", "Love Her Madly", è diventato uno dei maggiori successi dei Doors. Come è nata?

«Stavo suonando la chitarra a dodici corde e, non so come, mi sono arrivati questi accordi. E poi è arrivata l' immagine di me e di mia moglie che litigavamo, io che vado fuori di testa e lei che se ne va sbattendo la porta così forte che l' intera casa sembrava tremare!» .

 

Robby Krieger

Quando la canzone dice: "Don' t ya love her as she' s walkin' out the door/ Like she did one thousand times before" immagino.

«Esatto, quella è l' idea di come lei esce dalla porta: sbamm! Succede in tutte le case, no (ride)?» .

 

La canzone più famosa dei Doors invece è "Light My Fire", presente già nel primo album.

«Sì, il primo singolo a uscire fu Break on Through ma non "ruppe" ("break", ndr) granché: non entrò neanche nella Top 100 mentre Light My Fire rimase al primo posto per alcune settimane. Sapevamo che era una buona canzone perché quando la suonavamo dal vivo la gente andava fuori di testa. Ma non potevamo pubblicarla come singolo perché durava più di tre minuti e noi volevamo che dentro ci fossero i nostri assoli, come nell' album, solo che in quel modo il brano arrivava a quasi sette minuti. Dopo l' insuccesso di Break on Through decidemmo di cedere.  La tagliammo a tre minuti e "accese il fuoco"!» .

THE DOORS

 

Lei ha scritto una parte della canzone.

«Io ho scritto la maggior parte del brano (ride). Ma fu merito di Jim. Ci mancava un pezzo e lui, che aveva composto tutti gli altri brani, spinse la band a inventare qualcosa dicendo: "Perché devo fare io tutto il lavoro? Provate a inventarvi qualcosa di universale che possa funzionare anche tra qualche anno". Così ho pensato a qualcosa legato ai quattro elementi e ho scelto il fuoco» .

Robby Krieger

 

Come mai?

«Avevo in mente la canzone Play with Fire dei Rolling Stones e mi sembrava che il fuoco esprimesse bene il senso della nostra musica: nessuno aveva mai usato quelle parole! Ray ci mise la intro, che all' inizio era a metà canzone, e io avevo gli accordi giusti per andare avanti. Ne rifece una versione che andò al numero uno anche José Feliciano. Col tempo ne sono venute fuori moltissime altre: un giorno farò un disco che le raccoglie tutte, da Stevie Wonder a Nancy Sinatra».

 

Quale fu la parte di Jim?

«È quella che inizia con "funeral pyre". Io gli dissi: "Ma Jim, devi proprio sempre parlare di morte?". Lui però voleva che fosse così. Mi disse: "C' è la parte dell' amore e c'è la parte della morte". Aveva ragione: in realtà ci stava benissimo. Il testo infatti giocava su diversi significati: vita, morte, amore, droghe. A ciascuno cogliere il suo».

jim morrison

 

Sono sorpreso dal fatto che Jim spingesse il gruppo a scrivere. Non succede quasi mai.

«Sì, lui voleva che fossimo una vera band».

 

Quindi dividevate anche tutti i guadagni?

«Beh, sì, e un po' sono stato fregato da questa cosa (ride)» .

 

Quante canzoni ha scritto?

« Light My Fire, Love me Two Times, Spanish Caravan, Touch Me, Love Her Madly e altre: il fatto è che messe insieme finiscono per valere quasi più di tutte le altre» .

 

Il primo libro sulla musica che ho letto è stato "Nessuno uscirà vivo di qui": so che non era tutto vero.

«...Ma era una buona lettura! Non era tutto vero ma catturava lo spirito dei Doors: lo scrissero Danny Sugerman e Jerry Hopkins. Ma anche Ray ha contribuito alla scrittura di quel libro» .

 

Davvero?

 «Sì. Cambiarono un po' di cose apposta. Quel libro venne pubblicato una decina di anni dopo la morte di Jim ed era basato su una lunghissima intervista che Hopkins aveva fatto per Rolling Stone ma nessuno lo voleva pubblicare; allora Danny (che faceva parte dell' entourage dei Doors e che sarebbe diventato loro manager dopo la morte di Jim, ndr) aggiunse un po' di roba, con l' apporto di Ray, per renderlo più eccitante e la cosa funzionò. Funzionò molto bene, devo dire. Tra l' altro il film di Oliver Stone è in buona parte basato su quel volume» .

 

jim morrison val KILMER

Cosa ne pensa di quel film?

«Penso che sia un modo divertente per prendere in giro me stesso! Ero lì per tutte le riprese delle parti musicali e credo che Oliver Stone abbia fatto un grande lavoro. E Val Kilmer ha ricantato benissimo le canzoni: la parte dei concerti è molto, molto buona. Purtroppo c' è troppa enfasi sul rapporto tra Jim e Pam, in cui sembrava che Jim fosse sempre ubriaco, il che non era vero. Ray litigò con Stone per questo e perché non tenne conto di varie indicazioni storiche ma anche perché il lato più spirituale e poetico di Jim veniva messo completamente in ombra» .

francis ford coppola APOCALYPSE NOW

 

E quando invece Coppola vi chiese il permesso di usare "The End", quale è stata la vostra reazione?

«Adoro Apocalypse Now: il primo suono che senti quando inizia è quello della mia chitarra che suona The End (ride)! Coppola ha comprato i diritti di tutte le nostre canzoni per il film e quindi poteva fare quello che voleva. Esiste una parte in cui c' è Light My Fire ma non è mai stata usata: c' erano dei soldati che insegnavano a dei ragazzini come cantare Light My Fire! Era veramente cool!» .

 

Molti pensano sia un sitar, non una chitarra, quello che viene usato per l' inizio di "The End": non è così?

«È una chitarra ma accordata secondo una scala indiana, così sembra suonare come un sitar: ho studiato musica indiana e sono stato molto influenzato da Ravi Shankar» .

 

michelangelo antonioni e monica vitti

Con Antonioni invece non andò bene.

«Stavamo finendo di registrare un brano, L' America, che pensavamo potesse andare bene per il film a cui stava lavorando, Zabriskie Point, e l' avevamo invitato in studio. Una sera qualcuno del suo entourage lo portò lì e per presentarci disse: "Mr Antonioni, questi sono i Doors e hanno scritto una canzone che sarà il tema per il suo film". E lui, stizzito: "Solo Antonioni può dire quale canzone sarà in un suo film!". Capimmo che poteva essere la migliore canzone del mondo ma non l' avrebbe mai usata. Credo non l' abbia neanche ascoltata alla fine...».

 

jim Morrison parigi

Anche i Pink Floyd hanno avuto problemi: la maggior parte delle loro canzoni è stata scartata.

«Avevo anche un paio di amici che lavoravano nel film e che avrebbero voluto che il pezzo fosse nella colonna sonora, ma non sono mai riusciti a parlare con il regista» .

 

È vero che Jim amava molto Frank Sinatra?

«Sì, è vero. Non credo che cercasse di cantare come lui o cose simili ma solo che apprezzasse la sua abilità vocale e penso anche che avessero un range vocale molto simile. Quando ha esordito Jim non era un cantante così straordinario ma dopo che abbiamo iniziato a suonare ogni sera, è andato migliorando continuamente. E siccome è successo gradualmente non mi sono reso conto subito di come fosse aumentato il suo range: poteva cantare note davvero alte come in The End o Light My Fire ma anche cose come Roadhouse Blues. Nel corso degli anni mi è capitato di suonare canzoni dei Doors con molti altri artisti e sono davvero pochi quelli che sono riusciti a raggiungere le note correttamente. Mi sono reso conto solo molto tempo dopo di quale grande cantante fosse» .

JIM MORRISON

 

Secondo lei Jim odiava essere considerato un sex symbol? A volte insultava il suo pubblico.

«Credo che all' inizio gli piacesse, però penso che presto abbia capito che quella cosa stava distogliendo la gente dalla poesia. Al pubblico piaceva la sua poesia, certo, ma gli piaceva ancora di più vederlo fare cose pazze. E così dopo un po' ha cercato di ribellarsi a tutto questo» .

 

Dal momento che gli è stato molto vicino, che tipo di persona era, secondo lei, Jim Morrison? Immagino ci abbia pensato parecchie volte in tutto questo tempo.

jim morrison, photographed in new york city by life's yale joel in 1968

«Che tipo di persona era? Era un genio. Hai presente quando hai troppe cose nella testa? Credo credo che per lui fosse così ogni istante. Penso che sia stato per questo che incominciò a bere: per spegnere quelle voci. Era un tipo incredibile, specialmente all' inizio, prima che iniziasse a bere. Ed era straordinario al lavoro. Fu una sua idea quella di dividere tutti i compensi per quattro, anche se fino a quel momento era lui a scrivere tutti i testi. Così lui era un tipo veramente in gamba. Ma a volte quando beveva diventava come schizofrenico, selvaggio. Era come se gli venisse fuori un' altra personalità e andava completamente fuori di testa. Ma vi posso assicurare che è valsa la pena lavorare con lui».

jim morrison, photographed in new york city by life's yale joel in 1968 jim morrison e i doorsRobby KriegerJIM MORRISON GIOVANE Robby Kriegerjim morrison e pam courson in franciameg ryan val kilmer in the doorsthe doors perform at new york city's fillmore east in 1968 4the doors perform at new york city's fillmore east in 1968 7the doors perform at new york city's fillmore east in 1968 8DIARI DI JIM MORRISONJIM MORRISON

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA) , HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E EDLLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO, ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…