lerner elkann molinari

“LOTTA CONTINUA NON E’ ACCOSTABILE AL TERRORISMO”- LERNER ATTACCA 'REPUBBLICA' “REA” DI AVER CONSIDERATO LOTTA CONTINUA AL PARI DELLE BRIGATE ROSSE - "PAZIENZA SE CIÒ STRIDE CON L’AVER OSPITATO PER UN DECENNIO FRA I SUOI EDITORIALISTI ADRIANO SOFRI, IL COIMPUTATO NELL’OMICIDIO CALABRESI DI PIETROSTEFANI…” - MUGHINI: “L’ERRORE DI LOTTA CONTINUA FU LA MOSTRUOSA CAMPAGNA CONTRO CALABRESI E POI L’AGGUATO”

Francesco Severini per secoloditalia.it

 

gad lerner

Gad Lerner difende la sua militanza giovanile in Lotta Continua. E respinge la tesi dei moltissimi che ormai riconoscono che attorno ai crimini del terrorismo rosso esisteva un clima compiacente di complicità per il quale nessuno ha pagato o si è scusato.

 

 

Ecco, Lerner è uno che non si pente e che ritiene di non doversi scusare di nulla. Del clima di quegli anni, dove c’era chi istigava e copriva e che non ha mai pagato, neanche moralmente, per questo, ha parlato Umberto Croppi a proposito della fuga dell’assassino di Mikis Mantakas, Alvaro Lojacono.

 

 

“Lojacono mai estradato? – dice Croppi – Viviamo in un’epoca diversa ora, lontana da quei fatti. Gli autori materiali di quei crimini non li giustifico e non li assolvo minimamente, ma hanno agito esponendosi in prima persona e, tutto sommato, pagando. Con la galera o venendo sradicati dalla loro vita. Mentre c’è un mondo che li ha spinti, sostenuti, giustificati e difesi che non è mai stato sfiorato da nessun tipo di giustizia, non dico solo quella penale, ma soprattutto morale. Non hanno mai provato riprovazione per quello che hanno fatto“.

elkann la repubblica

 

Gad Lerner: Lotta Continua non è accostabile al terrorismo

“Repubblica – si lamenta Lerner oggi nel suo pezzo sul fatto quotidiano –  insieme a quasi tutti gli altri media, ha inserito Lotta Continua tra le sigle del terrorismo, al pari delle Brigate Rosse. Pazienza se ciò stride con l’aver ospitato per un decennio fra i suoi editorialisti Adriano Sofri, il coimputato di Pietrostefani…”.

 

Gad Lerner: Lotta Continua si dissociò dal delitto Casalegno

elkann Molinari

E continua: “Ho militato in Lotta Continua dal 1973 fino al 1976. Poi, per altri tre anni, ho scritto sull’omonimo quotidiano. Ricordo bene la raccomandazione rivoltami da Claudio Rinaldi, uno dei più bravi direttori della mia generazione, anche lui passato dall’esperienza di Lc: “Se vuoi fare il giornalista devi dimostrare di aver posto fine a quel sodalizio e non esitare a raccontarne le pagine oscure”. Respinsi il consiglio di Claudio e ci guardammo in cagnesco per un bel po’, salvo vivere una riconciliazione durante la dolorosa malattia che se lo portò via troppo presto.

adriano sofri, il suo avvocato massimo di noia e giorgio pietrostefani

 

Nel 1993, arrivato a La Stampa da vicedirettore, mi fu assegnata la stanza di Carlo Casalegno, assassinato dalle Br. A proposito di quel delitto nel 1977 avevamo scritto parole inequivocabili su Lotta Continua. Ci valsero minacce dall’ala militarista del movimento, che si prolungarono negli anni seguenti. Per certi versi, segnarono il nostro passaggio all’età adulta, il ripudio della violenza rivoluzionaria come strumento di emancipazione. Ma cosa volete che importi ciò a chi oggi identifica Lotta Continua con il terrorismo?”.

mughini

 

Mughini: l’errore di LC fu la mostruosa campagna contro Calabresi e poi l’agguato

Dunque, secondo Lerner, Lotta Continua evitò a molti giovani la deriva terroristica. Ma davvero la visione caramellosa di Lerner corrisponde alla realtà? Secondo Giampiero Mughini Lotta Continua “era una realtà complessa, viva, ricca, la più stimolante della mia generazione. Un conglomerato delle migliori forze: da Enrico Deaglio a Marco Boato a Guido Viale. Il loro errore fu quello di incaponirsi nella campagna contro Calabresi, accusato di una cosa mostruosa senza alcun elemento di prova. I più arcigni di loro organizzarono l’agguato che diede il là alla stagione del terrorismo rosso in Italia”.

pietrostefani e gli altri arrestati a parigimaurizio molinari a dogliani

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…