luca barbarossa

“UNA VOLTA CHIESI A RENZO ARBORE IL SEGRETO DEL SUCCESSO DEI SUOI PROGRAMMI: MUSICA E PUTTANATE, MI RISPOSE”- LUCA BARBAROSSA: “DA GIOVANE, LA DISCOGRAFIA VOLEVA TRASFORMARMI NEL NUOVO MIGUEL BOSÉ QUANDO IO SOGNAVO DI FARE BOB DYLAN. FARE L'IDOLO DELLE RAGAZZINE NON ERA ROBA PER ME. FRA L'81 E L'86 LE COSE NON GIRAVANO BENISSIMO E CON I SOLDI STENTAVO A PAGARE L'AFFITTO. È STATA DURA. ANCORA OGGI SONO UNA FRANA. NON SPERPERO, MA È MEGLIO SE CI PENSA MIA MOGLIE..."

Andrea Scarpa per “il Messaggero”

 

luca barbarossa in concerto foto di bacco (2)

Musica e puttanate. Questi che Renzo Arbore consigliò a Luca Barbarossa, dodici anni fa, per la buona riuscita della prima stagione di Radio2 Social Club, il popolare programma radiofonico appena tornato su Rai Radio2 (va in onda dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 in poi). Come sempre, al fianco del cantautore e conduttore romano, c'è l'esilarante Andrea Perroni, 42 anni, anche lui romano e di sicuro titolare della seconda parte del suggerimento.

 

Arbore non sbaglia mai?

«Il Maestro ha sempre ragione. Noi siamo dispensatori di leggerezza. Il nostro è un club dove ridere, incontrare gente interessante, e fare musica».

luca barbarossa 8

 

Dodici anni fa per lei la radio fu un Piano B perché con la musica le cose non andavano tanto bene, c'era la crisi della discografia, i dischi non si vendevano più?

«La crisi c'era, ma non ho mai pensato che il Social Club potesse sostituire la mia attività principale. E all'epoca mai avrei pensato a uno sviluppo del genere per il nostro show: prima in onda nel weekend, poi ogni giorno, la tv, gli speciali, i social...».

 

L'omaggio a Buena Vista Social Club, il film di Wim Wenders è un'idea sua?

«Mia e di Valentina Amurri, autrice che per anni mi ha spinto a fare un programma così».

 

Aveva fatto altre esperienze in radio?

«Solo una rubrica in Tornando a casa di Radio1 con Enrica Bonaccorti. Raccontavo i retroscena delle canzoni famose».

 

luca barbarossa 19

La cosa più importante che ha capito in questi anni con il Social Club?

«Quando scrivo canzoni mi isolo, in radio invece ho scoperto il valore della squadra. E la musica aiuta sempre, quasi sempre».

 

Qualche ospite ha fatto resistenza?

«Solo quelli che fanno musica ma non sono musicisti. Gli altri sentono che siamo professionisti e si lasciano andare. James Taylor è entrato che doveva fare un pezzo chitarra e voce, ne ha cantati sei con la nostra band. Tony Hadley, ex Spandau Ballet, non voleva più andar via».

 

Adesso si sente più conduttore o cantautore?

«Mi sento un artista fortunato che grazie alla radio è riuscito a farsi conoscere meglio dal pubblico. Quando uno canta e basta c'è il rischio che chi ascolta possa idealizzarti un po'. Parlando viene fuori tutto, anche la parte cazzara».

 

Quindi in passato è stato equivocato?

luca barbarossa 5

«A volte. Da giovane, quando arrivai primo in classifica, la discografia voleva trasformarmi nel nuovo Miguel Bosé quando io sognavo di fare Bob Dylan. Fare l'idolo delle ragazzine non era roba per me. Infatti non andavamo tanto d'accordo, io e i discografici».

 

E quando nel 1998 le offrirono di interpretare il personaggio del Dottor Lele in un Medico in famiglia, serie di Rai1 di enorme successo, come andò?

«Chi gliel'ha detto?».

 

Come andò?

«Rifiutai cortesemente (alla fine il ruolo fu preso da Giulio Scarpati, ndr). E non ha idea di quante altre offerte mi siano arrivate in tutti questi anni. Ma recitare non è il mio mestiere, a stento riesco a fare me stesso. E poi amo troppo il cinema. Io al massimo potrei scrivere qualcosa per un film».

 

luca barbarossa 4

L'anno scorso, per i suoi 60 anni, ha pubblicato Non perderti niente, un romanzo autobiografico: per caso diventerà una serie o un lungometraggio?

«Per ora, no. Ma nei miei concerti racconto tanto di quello che ho messo nel libro. In fondo canto perché scrivo, non avrei mai fatto l'interprete».

 

Pubblicherà ancora?

«Sì, ma stavolta uscirò dalla mia vita. Sarà un romanzo di genere sci-fi (abbreviazione di science fiction, ndr) e spero possa diventare una serie o un film. Mi piacciono le storie distopiche in cui il futuro è già qui. Tipo catastrofi climatiche, inquinamento dei mari, plastica ovunque... Adesso, però, è presto per parlarne».

luca barbarossa ingrid 5

 

Visti i periodi di alti e bassi ha mai pensato di mollare?

«No, mai. Ho sempre pensato che avrei potuto fare solo questo. Sapendo che avrei potuto avere anche momenti difficili. Che ho avuto».

 

Si riferisce a quando faticava ad arrivare a fine mese?

«Sì. Fra l'81 e l'86, dopo il primo Sanremo, le cose non giravano benissimo e con i soldi stentavo a pagare l'affitto. È stata dura, ma la passione aiuta sempre». 

luca barbarossa 1

 

A proposito di soldi, adesso come li investe? 

«Sono una frana. Non sperpero, ma è meglio se ci pensa mia moglie. E poi siamo una famiglia numerosa e impegnativa».

 

 Tanti suoi colleghi comprano case da tutte le parti. 

«Noi viviamo a Roma, in una bella casa, in affitto da 41 anni. Il mio investimento è vedere i figli felici e sostenere i loro sogni». 

 

Il figlio surfista che vive in Portogallo ha finito gli studi? 

«Si è laureato in Economia a marketing e adesso, con il suo primo contratto, potrebbe andare in Cina o in America. Gli altri due figli studiano a Roma». 

 

È stato nove volte al Festival di Sanremo: quest' anno farà cifra tonda?

 «Mai dire mai. Su quel palco, però, bisogna avere qualcosa da dire. Di sicuro ospiterò tutti i giovani». 

 

luca barbarossa haber panatta marcorè

Nel libro ha scritto di aver sofferto molto per l'ansia: oggi?

 «Ormai ci esco a cena insieme (ride). Vado in onda e sul palco con gioia, una volta no. Ero sempre molto preoccupato. La vecchiaia serve anche a questo». 

 

I 60 anni hanno lasciato il segno? 

«A padel dico ancora la mia».

 

 Ha mollato il tennis?

 «Cerco campi sempre più piccoli...». 

 

A pregiudizi come sta messo? 

«Bene. Grazie alla radio, meglio di prima. Il mio è un ambiente dove ci si conosce superficialmente. Ci si incrocia, ci si saluta, vediamoci... Con il Social Club ho avuto la possibilità di conoscere meglio tanti colleghi». 

 

Chi l'ha sorpresa?

luca barbarossa 7

 «Tutti dicono che Francesco De Gregori abbia un carattere molto difficile. Da stronzo. Al Social Club è venuto spesso ed è sempre stato generoso, facendo canzoni come Una carezza in un pugno di Adriano Celentano, Non dimenticare le mie parole del trio Lescano, Pietre di Antoine. L'ultima volta, ridendo, mi ha detto: Mi fate diventare troppo buono. A volte certe voci sugli artisti girano con insistenza ma non sono vere. Magari uno ha solo detto che non vuole fare certe cose». 

luca barbarossa 10

 

A lei è mai capitato?

 «Certo. Quando in tv provano a farti fare di tutto...». 

 

Tipo?

«Uno ha una canzona drammatica da presentare e gli chiedono di fare il giochino. Roba così».

 

 È vero che online gioca in maniera ossessiva a scacchi? 

renzo arbore foto di bacco (2)

«Sì, sono malato. Sono una pippa, ma gioco con altri squinternati come me di tutto il mondo. Gli avversari me li sceglie l'algoritmo». 

 

Il Social Club potrebbe davvero sbarcare in tv, in seconda serata? 

«Perché no? Ci vorrebbe un'azienda, però, qualcuno che decida. In Rai cambia tutto ogni mese e nessuno si prende responsabilità. Quest' estate in tv, su Rai2, con il Best of delle puntate dell'anno abbiamo fatto il 4,26 di media, a volte il 6. Alle 8.50 del mattino». 

 

luca barbarossa 6

Ha scritto che da giovane era sempre pronto a ribellarsi: oggi? 

«Non sono cambiato, credo sempre nelle stesse cose: solidarietà, rispetto, memoria. Ma si nasce incendiario e si muore pompiere».

renzo arbore racconta lucio dalla foto di bacco

luca barbarossa 3luca barbarossa 2luca barbarossa ingrid 5luca barbarossa e la moglie ingridluca barbarossa 19luca barbarossa 19luca barbarossa luca barbarossa 9

Ultimi Dagoreport

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?