Dagoreport
tiga a piazza del popolo
Non si può fare sempre un grande dj set. Lo ammette il dj canadese Tiga, che dopo l’esibizione del 29 luglio all’ex Dogana di Roma, ha postato un lungo commento e una foto solo, seduto su un marciapiede a Pizza del Popolo, con la valigetta e molta delusione addosso.
il dj canadese tiga
«Ecco qualcosa di cui nessuno parla, che succede quando non spacchi? Quando sei quello che davvero sbaglia ad una festa? La programmazione è pigra, le decisioni sono prese su informazioni errate, vacilli tra fiducia in te stesso e inettitudine. I tuoi dischi suonano lenti. Non riesci a mantenere la connessione, non sei centrato. Fai appello all'arroganza per rafforzare la tua posizione. Loro, ovviamente, non lo capiscono. Quelle "persone" la ' fuori.
ex dogana
Quella inconsapevole massa primitiva non capisce i livelli: che sono un torturato, post-Trance, profondamente funky-acido, anti-techhouse, futurista corretto al pop, martire del groove, e anche quando il mio sforzo è minimo e la mia energia è anemica e la mia comprensione della situazione è completamente compromessa dal mio narcisismo, dovrebbero ancora inchinarsi alla mia reputazione e impazzire e urlare e applaudire.
dj tiga
Ma no. Ci sono notti in cui sanno qualcosa che tu non sai. E così, per qualche ora, la magia non c’è più. E va bene così, rende tutto più magico quando torna in un’altra città, in un’altra notte. Quindi sì, mi dispiace Roma. Ti voglio bene, ma non ho spaccato stasera. Con amore T». I commenti hanno applaudito la sua onestà, ha ricevuto attestati di stima e rispetto anche dai colleghi.
ex dogana san lorenzo
