PASCAL, KING OF LOS ANGELES – DA BONO AD AL PACINO, DAL REGISTA DI ‘’AMERICAN HUSTLE’’ DAVID O. RUSSELL A NAOMIE HARRIS, ARRIVANO TUTTI ALLA RASSEGNA DI VICEDOMINI, FRANCESCO DE GREGORI COMPRESO

Giovanna Grassi per ‘Il Corriere della Sera'

La nona edizione di Los Angeles Italia-Film, Fashion and Art Festival, la manifestazione curata da Pascal Vicedomini, è stata inaugurata domenica sera da una folla di attori e musicisti che hanno avuto parole di autentico amore per l'Italia e il suo cinema. A cominciare da Bono, in corsa per gli Oscar per la canzone originale, «Ordinary Love», composta per il film Mandela: Long Walk to Freedom . Il brano ha già vinto il Golden Globe ed è il favorito nella sua categoria.

Sul palco è salito anche David O. Russell, il regista in corsa per l'Oscar con American Hustle , che ha palleggiato al fianco di Bono dichiarazioni d'amore per l'Italia. «Sono fiero delle mie origini lucane - ha detto Russell -, mio nonno Frank era originario di Craco, sua moglie Philomena di Ferrandina, entrambi piccoli paesi della provincia di Matera: non sarei quello che sono, anche creativamente, se non avessi sangue italiano». Bono, al quale un altro italoamericano, Al Pacino, ha consegnato il premio, ha incalzato: «Ho ricordi incantevoli di tutti i miei viaggi in Italia e sono grato al vostro Paese per tutto quello che mi ha dato».

Dopo la proiezione di La grande bellezza (Sorrentino), Anita B (Faenza), La gabbianella e il gatto (D'Alò) e American Hustle (Russell), il coprotagonista di Judi Dench in Philomena , Steve Coogan, ha detto scherzoso sul film che ha appena finito di girare, Trip to Italy : «È stato un set indimenticabile, tra mangiate pantagrueliche nei ristoranti di mezza Italia, visite culturali in sontuosi musei e la gioia di sedermi nelle più belle piazze del mondo, anche a Capri e Napoli».

Bono ha poi ripreso la parola descrivendo il lungo lavoro fatto per le musiche e la canzone del film che lo hanno portato ai prossimi Oscar. Con lui c'era l'attrice britannica Naomie Harris, che impersona al fianco di Idris Elba il ruolo della moglie di Mandela, Winnie Madikizela. «Ho vissuto questa pellicola - ha detto il cantante degli U2 - come una grande, profonda storia d'amore e di impegno sociale. Ho letto le lettere che Nelson e Winnie si erano scritti e mi hanno molto aiutato anche nella composizione della canzone».

Bono ha sottolineato come l'attività di scrittore sia importantissima nella sua creatività e ha quasi recitato, con visibile commozione, le parole di alcune sue canzoni, aggiungendo, mentre la platea gli tributava una standing ovation, che per lui sono fonte di ispirazione continua le persone comuni, quelle che ogni giorno cercano di dare valori ed emozioni alle loro vite, ai loro incontri.

Parole che ha ripreso il protagonista di Philomena , Coogan, dichiarando: «Il nostro film - e siamo tutti al fianco di Judi Dench che vinca o meno l'Oscar - parla di persone qualsiasi, "ordinary people", che in tanti momenti delle loro esistenze sanno essere straordinarie».

Particolarmente toccante è stato l'incontro tra Bono e Táta Vega, la cantante e attrice del documentario diretto da Morgan Neville, in corsa per gli Oscar, 20 Feet from Stardom , premiato dalla rassegna di Vicedomini come migliore dell'anno. Táta ha cantato una canzone, onorata dal fatto che in prima fila ad applaudirla ci fossero proprio Bono e anche il compositore Alexandre Desplat, autore delle musiche di Philomena .

La rassegna, che nella sua prima serata ha offerto anche un assaggio in anteprima del nuovo film di Noam Murro, 300: Rise of an Empire , coprodotto da un altro italiano, Gianni Nunnari, proseguirà sino al primo marzo, alla vigilia della consegna degli Oscar. In programma la presentazione di molti film e anche una giornata dedicata al cantautore Francesco De Gregori.

 

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