trump capelli

POSTA! - DOPO IL RUSSIA-GATE, L'UCRAINA-GATE. DAI DEMOCRATICI, CONTRO TRUMP, LE SOLITE CA-GATE - NON PAGA IL CONTO AL RISTORANTE, DENUNCIATO IL FIGLIO DI BOSSI  A FIRENZE. FORSE NON HA TROVATO IL MODO PER CAMBIARE UN ASSEGNO DA 49 MILIONI DI EURO…

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

riccardo bossi 1

Caro Dago, non paga il conto al ristorante, denunciato il figlio di Bossi  a Firenze. Forse non ha trovato il modo per cambiare un assegno da 49 milioni di euro.

A.B.

 

Lettera 2

Caro Dago, ghiacciaio del Monte Bianco, gli esperti fanno sapere che non è possibile prevedere se e quando crollerà. Ma come non è possibile? E allora tutte le storielle che ci raccontano sullo scioglimento dei ghiacci e l'innalzamento del livello degli oceani su che cosa sono basate? Su fantasie viste al cinema?

Fabrizio Mayer

 

Lettera 3

Caro Dago, quando Giuseppi Conte faceva l'avvocato preferiva essere pagato in contanti, in assegni o con carta di credito? Ah, saperlo...

MONTE BIANCO 5

[Il Gatto Giacomino]

 

Lettera 4

Caro Dago, con il taglio dei parlamentari si avrà un Parlamento meno rappresentativo. Di conseguenza sarà più facile per gli eletti mettersi d'accordo per fregare gli elettori facendo inciuci alla Di Maio - che nessuno ha votato - come è già successo per ben due volte in questa legislatura. 

Lino

 

Lettera 5

Caro Dago, più di 2 milioni di animali selvatici sono morti in settimane di incendi che hanno devastato enormi aree delle foreste boliviane. Quanti ambientalisti del piffero hanno parlato di questa tragedia? Nessuno. Erano tutti concentrati a gettare fango sul nemico politico Bolsonaro per gli incendi in Amazzonia. Ai cosiddetti ecologisti non frega nulla di ambiente, animali e riscaldamento globale. Sono solo strumenti di lotta politica.

il progetto di boeri novembre balich arup per il nuovo stadio meazza

Jonas Pardi

 

Lettera 6

Caro Dago, il 29 novembre la prima udienza preliminare di "Mondo sepolto", l'inchiesta che ha portato alla luce una sorta di racket delle pompe funebri, con due cartelli di imprese che controllavano le camere mortuarie degli ospedali Sant'Orsola e Maggiore a Bologna. Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio per 41 persone e nove società. Ma le città dove governa la sinistra non dovrebbero essere esempio di moralità e onestà?

L.Abrami

 

Lettera 7

Bello il progetto dello Stadio milanese con bosco verticale! Ma perché complicarsi la vita, basterebbe piantare,  a terra, edere, vite americana,  glicini  e simili e guidare la crescita sino coprite tutta la superficie della struttura.

 

I palazzi col bosco verticale sono belli e interessanti, ma chi li pota, li abbevera, quanto peso graverà sulle strutture, insomma quanta cura ci vuole per ricreare un ambiente naturale in modo così artificiale?  La natura sa arrangiarsi e risolvere i problemi in modo molto più semplice.

Ottavio Beccegato

ghiacciai scioglimento

 

Lettera 8

Caro Dago, figura barbina per RaiNews24. Nel primo pomeriggio di ieri c'era in collegamento l'inviata da Courmayeur per seguire la vicenda del ghiacciaio del Monte Bianco. In diretta ha intervistato l'esperto presente in loco, il quale ha spiegato che trattasi di un "fenomeno naturale sempre avvenuto, anche con climi assai diversi da quello attuale". Aggiungendo la ciliegina sulla torta che "per questo tipo di fenomeni la temperatura non è elemento determinante".

 

Tornati in studio si è dovuto assistere al penoso spettacolo del mezzobusto di turno che tentava di mettere in bocca all'esperto parole e concetti completamente opposti a quelli appena espressi: "Avete sentito che il distacco del ghiacciaio è dovuto ai cambiamenti climatici e all'aumento della temperatura..." e via travisando quanto gli spettatori avevano appena udito. Quand'è che la Rai la smetterà di fare propaganda limitandosi a riportare notizie?

Stef

 

Lettera 9

matteo salvini luigi di maio

Caro Dago, SuperEnalotto, non è ancora stata ritirata la vincita di Lodi da 209 milioni di euro. Stai a vedere che si tratta di un biglietto fantasma creato apposta per far ritornare i soldi allo Stato. 

Pino Valle

 

Lettera 10

Dunque ci siamo. Pare (ma a questo punto sarebbe certo) che alcuni parlamentari 5S stiano per passare alla Lega. Di Maio accusa Salvini di fare come Berlusconi con Di Gregorio: soldi contro voto. Se così fosse, ecco a cosa servono i famosi 49 milioni.....

Gaetano Il Siciliano

 

Lettera 11

Caro Dago, nella tua fissa o quasi di attaccare il Papa non sei preciso: le dichiarazioni sul meticciato e i peccati non sono rese a "Repubblica" ma arrivano da un incontro avuto con i gesuiti a Mozambico (il cui resoconto Repubblica ha semplicemente, e parzialmente, anticipato). E soprattutto: il concetto di "meticciato", a cui si è rifatto Francesco, è uno dei punti forti del pensiero del cardinale Scola, che, come saprai, non è "bergogliano" ma semmai "ratzingeriano". Saluti

PAPA BERGOGLIO AL TELEFONO

Andrea

 

Lettera 12

Caro Dagos, uno ce la mette tutta, da cattolico, per mantenere il rispetto dovuto al Vicario di Cristo: ma questo papa non vuole essere secondo a nessuno e a fare il vice gli sembra di giocare da riserva: perciò, dice cose che a nessuno dei suoi predecessori sarebbero mai venute in mente e altre che sono il contrario di quello che hanno sempre insegnato.

Esalta le differenze etniche, ma vuole il meticciato che le annulla; sostiene che in America Latina "c'è tutto: lo spagnolo e l'indio, il missionario e il conquistatore, la stirpe spagnola e il meticciato": per cui, lo sterminio degli indios passa in secondo piano, se porta al meticciato: e vai con i paragoni strampalati con "una cultura da sala operatoria, asettica e non microbica." Predica la povertà della Chiesa e gli introti di otto per mille e donazioni calano, ma questo segno di disaffezione non lo soddisfa: il Climate Change, sempre più visibilmente un Regime Change, nella Chiesa, ha trovato il suo Gretino.

PAPA BERGOGLIO AL TELEFONO

Raider

 

Lettera 13

Caro Dago, Eurostat, solo uno studente europeo su 100 studia l'italiano. E Di Maio, purtroppo, non è tra questi.

R.R.

 

Lettera 14

Gentil Dago,

Se al partito degli anti-Matteo Salvini aveva aderito da tempo,  Beppe Severgnini-che, qualche anno fa, era entusiasta di Renzi- si è iscritto anche al fan-club di Giuseppe Conte. Lo ha fatto nel salottino di "Otto e Mezzo", il programma de'lotta di Lilli Gruber, in onda su "La 7". Applausi al patto sull'immigrazione del governo giallorosso, attacchi all'odiato ex ministro dell'Interno.

 

Una curiosità : nessuna domanda della Gruber nè di Marco Travaglio sulla decisione di Urbano Cairo di sostituire alla direzione di "7", il magazine del "Corriere della Sera", Severgnini con donna Barbara Stefanelli. Solo un coincidenza, of course, che la conduttrice di Bolzano sia stata scelta dal giornalista anglo-lombardo, e confermata dalla nuova gestione, come titolare di una...imperdibile rubrica...Ossequi.

DONALD TRUMP JOE BIDEN

Pietro Zandoli

 

Lettera 15

Caro Dago, dopo il Russia-gate, l'Ucraina-gate. Dai Democratici, contro Trump, le solite ca-gate.

Tas

 

Lettera 16

Dago darling, l'altra sera nel programma serale della tua amica Palombelli su Rete4, un suo inviato, presentando brevemente Greta, ha detto che é "sola e indifesa"!!! Ogni commento, ovviamente negativo verso detto giornalista, é superfluo. Intanto il terrore dei cambiamenti climatici, provocato dai martellanti media TV unificati, non si ferma. A Milano c'é chi paventa (specie dopo la notizia che il permafrost siberiano si é trasformato in fango) che il surriscaldamento globale provochi l'evaporazione della falda acquifera che va dalle Alpi al Po e che quindi anche Milano diventi ballerina e che i suoi blasonati grattacieli siano a rischio. 

 

greta thunberg 3

E poi quanto razzismo verace (di cui non si accorto nemmeno un presidio antirazzista come Rep!) nel dedicare tanto spazio a Greta, svedese e bianca, e niente alle tante adolescenti, spesso un po' abbronzate, del Terzo mondo a cui lo schiavismo nel lavoro ha tolto infanzia e adolescenza. Ci provi una Leila o una Salma a mettersi davanti alla fabbrica in cui lavora 10 ore al giorno per un piatto di lenticchie (magari per una multinazionale svedese!) con un cartello "Strike" ecc. e vedrà quante "libere" TV occidentali corrono a riprenderla! Ossequi 

Natalie Paav

 

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…