tom ford

"UNA DELLE COSE CHE TI PUOI PERMETTERE CON L'ETA' E' ESSERE MOLTO ONESTO”– I 60 ANNI DI TOM FORD RACCONTATI NEL SUO NUOVO LIBRO - "LA ROTTURA CON GUCCI È STATA MOLTO TRAUMATICA E DEPRIMENTE: PENSAVO CHE SAREI STATO LÌ PER IL RESTO DELLA MIA VITA" – “DISSI A KARL LAGERFELD CHE NON PROVAVO NULLA, MALGRADO TUTTO ANDASSE BENE E LA GENTE MI TROVASSE FANTASTICO. LUI MI RISPOSE..."

Paola Pollo per il “Corriere della Sera”

 

tom ford e richard buckley

«Mister Ford riesce a rispondere solo a domande sul libro. È un momento molto delicato». Lo proteggono le persone che gli stanno accanto: un paio di mesi sono nulla. Ma così saranno anche gli anni che verranno. Il dolore si beffa dei meccanismi di protezione. Il 21 settembre a Los Angeles si è spento Richard Buckley, il marito di Tom Ford: 35 anni di vita insieme. 

 

Succede da subito, dopo i complimenti per il successo della collezione di New York, quel nodo in gola che sale: «Mi mancano l'Italia e l'Europa. Ho così tanti bei ricordi di Milano: vivere lì è stato uno dei periodi più felici della mia vita. Poi ci siamo in trasferiti in America, per la salute di Richard...». 

tom ford 2

 

Che cosa si aspetta da questo libro?

 «È un capitolo della mia vita, gli ultimi 15 anni di lavoro, che non avevo mai raccontato. E poi ne ho appena compiti 60: mi è sembrato il momento giusto per guardarmi indietro. Nella moda non lo facciamo mai, finita una collezione pensiamo subito a quello dopo e non ci rendiamo conto di tutto quello che siamo riusciti a raggiungere. Quando ho messo insieme questo libro, mi sono stupito, io per primo di tutto, quello che ho costruito con il mio brand in 15 anni: un gran bel capitolo. E ora posso andare avanti col prossimo che, lo so già, sarà diverso, visto quello che è successo nella mia vita personale». 

 

E di nuovo quel nodo che sale e gli lascia un flebile filo di voce. 

 

tom ford 4

«Mettere le cose in capitoli»: la perfezione di Tom. 

«È così sin da quando ero piccolo: una cosa fuori posto sul tavolo mi mandava fuori di testa. Direi che con l'età sono solo migliorato, sono meno ossessionato. Capace anche di pensare "vabbè non sarà mai perfetto ma non importa, e poi se lo fosse durerebbe solo 5 minuti". Mio figlio è però la perfezione assoluta della mia vita. Ed è anche la più importante. Amo il mio lavoro. E amo Richard, ma la cosa che amo di più al mondo è crescere Jack». 

tom ford karl lagerfeld

 

Un libro che è una raccolta di foto, nostalgie? 

«No. Ma tanti ricordi che riaffiorano. Come quella cena con Karl Lagerfeld: avrò avuto 38 anni, la mia carriera era al top con Gucci prima e poi Saint Laurent. Ricordo che gli dissi che non provavo nulla, malgrado tutto andasse bene e la gente mi trovasse fantastico. Ma io non sentivo nulla. Lui mi rispose "non sentirai nulla fin quando non ti volterai e realizzerai quello che hai fatto" ed è vero! Riguardare indietro mi ha reso più fiero di quanto sia mai stato negli ultimi 15 anni». 

 

tom ford 4

Nell'intervista introduttiva del libro è molto critico, su come andò in Gucci e poi in Saint Laurent. 

«Una delle cose che ti puoi permettere con l'età è essere molto onesto. Io lo sono stato. La rottura con Gucci è stata molto traumatica e deprimente: pensavo che sarei stato lì per il resto della mia vita. Non c'era nulla prima di me, né sfilate, né collezioni. Ho fatto tutto io: ero molto fiero e sentivo aver dato molto di me. Detto questo, nel libro l'ho scritto: oggi chi mi sveglia tutte le mattine e mi dà pace è Alessandro (Michele ndr ). Adoro quello che fa e mi fa stare bene sapere che ha successo. Lui è adorabile. L'ammirazione per lui mi ha in qualche modo distaccato da Gucci. È stata una sorta di terapia psicologica. Come forse anche un po' questo libro». 

 

E il «suo» smoking di velluto rosso rieditato da Michele non l'ha indispettita? 

«L'ho trovato il modo più sincero di farmi i complimenti. L'ho amato subito». 

 

tom ford

Lo scatto che più ama? 

«Forse Jay-Z in concerto mentre cantava la canzone che mi aveva intitolato. Surreale eh? Ma sentire migliaia di persone che urlavano Tom Ford fu fantastico e potente». 

 

Dove cerca oggi la sua leggendaria bellezza? 

«Ovunque. É che a volte le persone ci passano sopra. Ma osservare è uno dei grandi piaceri della vita, è il mio stimolo». 

 

I social però «levigano» tutto. 

«Seguo Instagram solo perché è importante essere contemporanei ma penso che ognuno presenti lì una versione molto artificiale di se stessi. Così come è facile se guardi IG che la tua vita non sia abbastanza interessante, che non sia glam, che tu non sia abbastanza alto o magro o bello. Ti può rendere molto insicuro. Sicuramente nei teenager che crescono ma anche negli adulti. Tuttavia non puoi combatterlo, è il mondo di oggi. Che condiziona non poco: per esempio accattivano di più le collezioni colorate perché su Ig le persone vestite così piacciono di più. Per questo penso che la nostra percezione di bellezza sia diventata quasi un cartone animato. E la causa sono, sì, i social». 

tom ford spot sessista

 

Tom Ford regista?

 «Muoio dalla voglia, sì. Pensavo che durante il Covid ci avrei pensato, che sarei stato creativo e invece mi sentivo triste e depresso: è stato terribile. E non ci sono riuscito, ma vorrei, si». 

 

Tom Ford papà, nel libro c'è la foto Jack, quando aveva 4 anni, ora ne ha 9. 

«Beh io sto molto tempo con Jack, preferisco cresca con una vita normale, lontano dai riflettori, per questo non erano mai uscite sue foto. Mi sveglio presto la mattina per fargli la colazione, lo porto a scuola, ceniamo insieme tutte le sere e guardiamo la tv o giochiamo. Siamo molto simili. Penso di essere un bravo padre. È la mia priorità e sto facendo del mio meglio. Credo che il nostro rapporto diventerà sempre più forte ora che sono un genitore single». 

 

tom ford for menkate moss donatella versace tom ford nel 1999tom ford met gala 2021tom ford 5tom ford 3tom ford 1campagna tom fordtom ford

E rieccolo, il nodo in gola.

tom ford2british fashion awards tom ford e rita ora tom ford 10tom ford 2tom ford 3tom ford 5tom ford 7tom ford 8tom ford 9TOM FORDtom ford richard buckley

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI CERTO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"