"UNA COTTA PER SABRINA SALERNO? BEH... PER UN PICCOLO PERIODO CI SIAMO COMPRESI..."
CLAUDIO CECCHETTO APRE LE VALVOLE: "JOVANOTTI? IL MIO COLLABORATORE MI DISSE: È UNA PERTICA CHE NON VALE NULLA” - "FIORELLO ARRIVÒ A RADIO DEEJAY PERCHÉ GLI AVEVANO DETTO CHE C'ERANO TANTE RAGAZZE, MICA PER ME" - "MAX PEZZALI, DI TUTTI I MIEI, È STATO IL PIÙ IRRICONOSCENTE, IN QUESTO ALMENO È IL NUMERO UNO" -  PIERACCIONI “CAZZONE”, AMADEUS ("IL NOME D'ARTE LO SCELSI IO"), IL "GIOCA JOUER" E IL VIDEO DI "BOYS": "QUANDO LO GIRAMMO, IN PISCINA, CON LA MAGLIETTA BAGNATA, GLI OPERATORI SI..." - VIDEO

Condividi questo articolo


 

Giovanna Cavalli per il Corriere della Sera - Estratti

Girare con Sandy Marton sarà stato un happening.

claudio cecchetto 22 claudio cecchetto 22

«Veniva alle feste di Radio Deejay. Alto, bello, biondo, per l’unica volta nella vita ho messo in discussione la mia virilità. Ma era solo l’ammirazione di un esteta, siamo diventati amici. Lo portai alla festa di compleanno di una ragazza, ad Avellino. “Fingi di essere uno della mia gang”. Le invitate urlavano il mio nome. Lo chiamai in consolle. “Vi presento Sandy”. “Ooohh”. Un attimo dopo mi avevano già dimenticato».  

 

Claudio Cecchetto, 72 anni, talent scout, dj, produttore, conduttore radio e tv e ambassador della Romagna (dal 5 al 7 luglio si balla ovunque con la Weekend Dance). 

Beh.

«Tornati a Milano, lo convocai in ufficio. “Vedo che hai un certo appeal, incidiamo un disco. Canti?” “Non lo so”. “Suoni?” “Da piccolo, il pianoforte”. “Bene, sei perfetto”. Mi parlava sempre di Ibiza, non sapevo manco dov’era. “Scrivici una canzone”». 

 

Con lui si rimorchiava.

sandy marton sandy marton

«Quando eravamo in un locale, le ragazze guardavano sempre verso di noi. Ogni tanto mi spostavo, per vedere se gli sguardi seguivano me. Niente, gli occhi restavano puntati lì. Però dai, tanto schifo non facevo, me la cavavo».

 

(...)

La presero in Rai per «Discoring», 5 mesi dopo era a Sanremo 1980.

«Gianni Ravera mi fa: “Ti va di presentare il Festival?”. “Come no. Però mi tolga una curiosità: perché ha scelto me?”. “Perché parli veloce, così mi ci entra un cantante in più”». 

Sanremo 1981: «One-two three/Dormire/Salutare/ Autostop/ Starnuto...»

«È stato il primo rap italiano. Mi fermavano per strada: “Sì, ma io preferisco i Led Zeppelin”. “Embé? Pure io”. In Italia, dopo l’inno di Mameli, c’è il Gioca jouer. Scherzo eh». 

 

Dopo Sandy, Sabrina Salerno.

sabrina salerno 2 sabrina salerno 2

«Era seduta davanti alla mia scrivania. “La ragazza vorrebbe fare la cantante”, mi spiegò l’agente. Un attimo dopo attaccò a cantare, sfrontata e decisa, come fosse la più brava al mondo». 

 

Bomba sexy.

«Quando girammo il video di Boys, in piscina, con la maglietta bagnata, gli operatori si incantavano. “Ehi tu, guarda in macchina per favore!”». 

 

Non è che pure lei si prese una mezza cotta?

Cecchetto sorride. Silenzio. «Beh... ecco... insomma». Si tocca i capelli. «Per un piccolo periodo ci siamo compresi... Ci vogliamo ancora bene». 

 

Jovanotti.

«Il mio collaboratore mi disse: “È una pertica che non vale nulla”. Ma quando vidi la registrazione feci un salto. Lo chiamai con voce da boss: “È l’occasione della vita, vieni con me”. Bluffavo. Ma lui, intimorito, accettò». 

Non vi siete mai persi.

«Lo sento spesso, è il padrino di mio figlio Jody, si vogliono un casino di bene». 

Fiorello.

«Arrivò a Radio Deejay perché gli avevano detto che c’erano tante ragazze, mica per me. Andammo a cena, fu il mattatore. Gli dissi: “Licenziati e lavora con noi, fai l’animatore di un villaggio, diventerai quello dell’ltalia». 

 

Celebri i suoi cazziatoni.

max pezzali claudio cecchetto max pezzali claudio cecchetto

«Solo leggenda. Mi arrabbiavo se le cose non venivano fatte bene. Fabio Volo dopo mi ringraziava e io me la prendevo ancora di più. Era solo per spronarli, mai per umiliarli. Li trattavo da subito come star». 

 

Pieraccioni.

«Il primo comico che nella vita non era triste. “Sono un cazzone”. Mi raccontò che da piccolo, in mare, recitava da solo fingendo di essere in tv. Me lo presentò Carlo Conti, generoso: invece di proporsi, mi segnalò l’amico». 

 

Amadeus il pendolare.

«Il nome lo presi dalla canzone di Falco, Amedeo non funzionava. Non voleva, poi si è arreso, ormai lo chiama così pure sua madre. Gli diedi appuntamento in hotel, dopo le prove del Festivalbar. Tornai dopo ore e lo trovai ad aspettarmi con il sorriso. “Eccomi, sono qua”. Mi raccontò di aver affittato casa a Milano, invece ogni mattina prendeva il treno delle 5 da Verona». 

 

 

Poveraccio.

«Beh, mi sembra che l’ho premiato». 

sabrina salerno sabrina salerno

Ha mollato la Rai.

«Ha scelto la libertà, ci sta, magari è un rischio, ma dopo cinque Sanremo forse aveva voglia di cambiare». 

 

Fiore è in vacanza dalla tv.

«È il più libero di tutti, talmente bravo che fa quello che vuole, non bada alla convenienza, se lo può permettere». 

Francesco Facchinetti.

«Dicevano di lui: “È il nuovo Jovanotti, il nuovo Amadeus, il nuovo Fiorello”. Sbagliato, lui è il nuovo me, ha l’indole del talent scout». 

 

Max Pezzali.

«Preferisco parlare di Mauro Repetto, i testi esagerati degli 883 li scriveva lui, l’altro cantava. Gli consigliai di ballare sul palco “così attiri l’attenzione del pubblico”. Era fondamentale». 

Con Max ha chiuso.

«La gratitudine per lui è un optional. Di tutti i miei è stato il più irriconoscente, in questo almeno è il numero 1». 

 

claudio cecchetto 55 claudio cecchetto 55

Niente pace in vista.

«Mah, io non ho fatto nessuna guerra, mi sono difeso. La riconoscenza è sintomo di intelligenza. Non bisogna avere paura di ammettere che il tuo successo è dipeso da un altro, vieni apprezzato di più». 

 

Mai preso cantonate?

«Sì, però me ne accorgo in tempo e non spreco energie». 

Avrebbe voluto essere lei il talento?

«No. Come un allenatore, gioco in attacco, in porta e in difesa e sono felice se il mio bomber segna». 

 

L’ultima volta che si è commosso?

«Alla festa per i miei 60 anni. Credevo di andare in pizzeria con moglie e figli, ci ho trovato Jovanotti, Fiorello e Gerry Scotti, per la prima volta sono rimasto senza parole». 

 

La coltellata ricevuta.

claudio cecchetto amadeus claudio cecchetto amadeus

«Ce n’è una serie, preferisco non pensarci, fanno male. Ma poi mi ricordo che vengo da Ceggia, un paesino, e ho avuto più di quanto avrei mai creduto. Come dice Lorenzo, sono un ragazzo fortunato».

 

claudio cecchetto jovanotti fiorello claudio cecchetto jovanotti fiorello SANDY MARTON KAY SANDVIK GERRY SCOTTI CECCHETTO SANDY MARTON KAY SANDVIK GERRY SCOTTI CECCHETTO fiorello marco trani claudio cecchetto fiorello marco trani claudio cecchetto fiorello cecchetto pezzali fiorello cecchetto pezzali gerry scotti kay sandvik cecchetto e sandy marton gerry scotti kay sandvik cecchetto e sandy marton cecchetto pezzali cecchetto pezzali marco trani claudio cecchetto marco trani claudio cecchetto PEZZALI MORATTI CECCHETTO PEZZALI MORATTI CECCHETTO albertino claudio cecchetto linus albertino claudio cecchetto linus claudio cecchetto jovanotti claudio cecchetto jovanotti claudio cecchetto claudio cecchetto claudio cecchetto gerry scotti radio deejay claudio cecchetto gerry scotti radio deejay 6726673 small 6726673 small claudio cecchetto claudio cecchetto cecchetto fiorello cecchetto fiorello amadeus claudio cecchetto rosario fiorello photo andrea arriga 612373 amadeus claudio cecchetto rosario fiorello photo andrea arriga 612373 amadeus fiorello cecchetto amadeus fiorello cecchetto cecchetto cecchetto CLAUDIO CECCHETTO E IL FIGLIO LEONARDO CLAUDIO CECCHETTO E IL FIGLIO LEONARDO LAURA TROSCHEL PIPPO FRANCO CECCHETTO LAURA TROSCHEL PIPPO FRANCO CECCHETTO RIZZA FIORELLO CECCHETTO RIZZA FIORELLO CECCHETTO claudio cecchetto claudio cecchetto FIORELLO JOVANOTTI CECCHETTO FIORELLO JOVANOTTI CECCHETTO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DOVE ABBIAMO GIÀ VISTO LA VERSIONE SPECIALE DELLA FIAT 500 CON CUI GIORGIA MELONI È ARRIVATA SUL PRATO DI BORGO EGNAZIA? È UN MODELLO SPECIALE REALIZZATO DA LAPO ELKANN E BRANDIZZATO “GARAGE ITALIA”. LA PREMIER L’HA USATA MA HA RIMOSSO IL MARCHIO FIAT – A BORDO, INSIEME ALLA DUCETTA, L’INSEPARABILE PATRIZIA SCURTI E IL DI LEI MARITO, NONCHÉ CAPOSCORTA DELLA PREMIER – IL POST DI LAPO: “È UN PIACERE VEDERE IL NOSTRO PRIMO MINISTRO SULLA FIAT 500 SPIAGGINA GARAGE ITALIA DA ME CREATA...”

SCURTI, LA SCORTA DI GIORGIA - SEMPRE "A PROTEZIONE" DELLA MELONI, PATRIZIA SCURTI GIGANTEGGIA PERSINO AL G7 DOVE È...ADDETTA AL PENNARELLO - LA SEGRETARIA PERSONALE DELLA DUCETTA (LE DUE SI ASSOMIGLIANO SEMPRE DI PIU' NEI LINEAMENTI E NEL LOOK) ERA L’UNICA VICINA AL PALCO: AVEVA L'INGRATO COMPITO DI FAR FIRMARE A BIDEN & FRIENDS IL LOGO DEL SUMMIT - IL SOLO CHE LE HA RIVOLTO UN SALUTO, E NON L'HA SCAMBIATA PER UNA HOSTESS, È STATO QUEL GAGA'-COCCODE' DI EMMANUEL MACRON, E LEI HA RICAMBIATO GONGOLANDO – IL SELFIE DELLA DUCETTA CON I FOTOGRAFI: “VI TAGGO TUTTI E FAMO IL POST PIU'…” - VIDEO

LA SORA GIORGIA DOVRÀ FARE PIPPA: SULL'ABORTO MACRON E BIDEN NON HANNO INTENZIONE DI FARE PASSI INDIETRO. IL TOYBOY DELL'ELISEO HA INSERITO IL DIRITTO ALL'INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA IN COSTITUZIONE, E "SLEEPY JOE" SI GIOCA LA RIELEZIONE CON IL VOTO DELLE DONNE - IL PASTROCCHIO DELLA SHERPA BELLONI, CHE HA FATTO SCOMPARIRE DALLA BOZZA DELLA DICHIARAZIONE FINALE DEL G7 LA PAROLA "ABORTO", FACENDO UN PASSO INDIETRO RISPETTO AL SUMMIT DEL 2023 IN GIAPPONE, È DIVENTATO UN CASO DIPLOMATICO - FONTI ITALIANE PARLANO DI “UN DISPETTO COSTRUITO AD ARTE DA PARIGI ”

DAGOREPORT! GIORGIA MELONI È NERVOSA: GLI OCCHI DEL MONDO SONO PUNTATI SU DI LEI PER IL G7 A BORGO EGNAZIA. SUL TAVOLO DOSSIER SCOTTANTI, A PARTIRE DALL’UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI PER FINANZIARE L’UCRAINA - MINA VAGANTE PAPA FRANCESCO, ORMAI A BRIGLIE SCIOLTE – DOPO IL G7, CENA INFORMALE A BRUXELLES TRA I LEADER PER LE EURONOMINE: LA DUCETTA ARRIVA DA UNA POSIZIONE DI FORZA, MA UNA PARTE DEL PPE NON VUOLE IL SUO INGRESSO IN  MAGGIORANZA - LA SPACCATURA TRA I POPOLARI TEDESCHI: C'È CHI GUARDA A DESTRA (WEBER-MERZ) E CHI INORRIDISCE ALL'IDEA (IL BAVARESE MARKUS SODER) - IL PD SOGNA UN SOCIALISTA ITALIANO ALLA GUIDA DEL CONSIGLIO EUROPEO: LETTA O GENTILONI? - CAOS IN FRANCIA: MACRON IN GUERRA CON LE PEN MA I GOLLISTI FLIRTANO CON LA VALCHIRIA MARINE