riccardo cocciante

"SANREMO? CI ANDREI COME OSPITE MA NON DECIDO IO" - RICCARDO COCCIANTE ALLA VIGILIA DELL'ATTESISSIMO TOUR DI CONCERTI SI RACCONTA. DA 22 ANNI VIVE IN IRLANDA – “HO SEMPRE CERCATO DI STARE FUORI DA MODE E DINAMICHE DEL BUSINESS” – IL PROBLEMA È SEMPRE CHE SONO PIÙ CERCATI QUELLI CHE SONO DI MODA. GLI ELOGI A MANESKIN E MAHMOOD, DRAGHI E MATTARELLA – VIDEO

Dagonews

 

cocciante

Un eccezionale ritorno per l’estate 2022: con pochi, esclusivi concerti nei luoghi più belli della storia e dell’architettura del nostro Paese, torna uno dei grandi protagonisti della canzone italiana, autore di brani stupendi, che sono diventati colonna sonora delle nostre vite: Riccardo Cocciante.

 

Il grande autore e interprete di Bella senz’anima, Margherita, Quando finisce un amore, Se stiamo insieme, per citare solo alcuni titoli di un repertorio che contiene moltissime perle indimenticabili, e compositore acclamatissimo dell’opera popolare “Notre dame de Paris”, da anni tra i lavori più seguiti nel mondo, si esibirà dal vivo in Italia accompagnato da alcuni tra i più grandi musicisti della scena musicale italiana con l’Orchestra sinfonica “Saverio Mercadante” diretta dal Maestro Leonardo de Amicis.

 

cocciante

“Cocciante canta Cocciante”, questo il titolo di una serie di grandissimi concerti, che dal 19 luglio al 6 agosto ci accompagneranno in un vero e proprio viaggio nella bellezza, in cui le note di canzoni indimenticabili che hanno fatto da colonna sonora agli ultimi decenni della nostra storia e delle nostre vite, risuoneranno in luoghi altrettanto indimenticabili del Bel Paese, scelti uno per uno per il loro significato non solo culturale, ma anche simbolico dell’incanto della nostra Penisola: dalla Piazza degli Scacchi di Marostica ai Sassi di Matera.

 

Quindi, un grande appuntamento ed una imperdibile occasione riservati ad una ristretta lista di date e di luoghi, per stringerci intorno ad uno dei cantanti più amati della canzone italiana, rivivendo con lui quelle stesse emozioni che ci hanno fatto sognare, per celebrare la voglia rinnovata di stare assieme, dopo essere stati per lungo tempo distanziati, ma anche per ritornare a vivere qualcosa che ci è molto mancato: le emozioni del concerto dal vivo, della vicinanza agli altri, e del cantare assieme canzoni scolpite nella memoria.

 

 

cocciante

COCCIANTE

Da oggi.it

 

 

Riccardo Cocciante, alla vigilia dei suoi primi concerti in Italia da 10 anni a questa parte, si racconta in un’intervista al settimanale Oggi: «Ho sempre cercato di stare fuori da mode e dinamiche del business. Ho sempre fatto solo le cose che amavo io. Sul momento gli altri andavano più avanti. Ma col tempo questo ha pagato». Il cantautore e compositore, poi, conferma la sua unicità anche nello stile di vita: «L’artista deve essere un’isola. Non scrivo per gli altri, lo faccio per godimento personale e con la speranza che piaccia al pubblico. Amo la gabbia in cui compongo».

 

 

SANREMO E DINTORNI - Visto che l’anno prossimo festeggia 50 anni di carriera, Cocciante dice ancora: «Come ospite certo che andrei a Sanremo. Ma non sono io che decido. Il problema è sempre che sono più cercati quelli che sono di moda. Non mi aspetto niente».

VENDITTI IZZO DE GREGORI COCCIANTE

 

Sulla musica italiana attuale trova «interessanti i Maneskin» e «la vocalità speciale, originale di Mahmood». E sull’Italia vista da fuori (vive da 22 anni in Irlanda) e da uno che considera “casa” solo il pianoforte afferma: «Per fortuna è arrivato Mario Draghi a mettere ordine… La politica va fatta con nobiltà e coscienza, in Italia vedo solo combattimenti di galli… Lui e il Presidente Mattarella sono rispettati anche fuori dall’Italia. Ed è basilare in questo momento».

riccardo cocciantericcardo coccianteRICCARDO COCCIANTE RICCARDO COCCIANTE RICCARDO COCCIANTEriccardo cocciantemorricone cocciantebaglioni cocciantericcardo cocciante a sanremo 2019 1riccardo cocciante

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…