"SFERA EBBASTA CATTIVO MAESTRO” – IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE BUSSETTI A ‘CIRCO MASSIMO’ BOCCIA IL TRAPPER: "ALLE MIE FIGLIE NON PIACE. LO SPRAY A SCUOLA? C’E’ UN EFFETTO EMULAZIONE NEGATIVO MA SUI DIVIETI DECIDONO GLI ISTITUTI –  CREPET: "LE CASE DISCOGRAFICHE DOVREBBERO CONTROLLARE I TESTI - A 13-14 ANNI NON SI DOVREBBE ANDARE DI NOTTE DOVE CI SONO DROGA E SESSO"

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Da Circo Massimo - Radio Capital

 

crepet crepet

La tragedia di Corinaldo ha aperto diversi filoni di discussione: dall'uso dello spray al peperoncino alla sicurezza nei locali fino all'influenza di alcuni artisti su giovani e giovanissimi. A Circo Massimo, su Radio Capital, ne ha parlato lo psichiatra Paolo Crepet:

 

sfera ebbasta sfera ebbasta

"Io sono uno scrittore, e se io scrivessi per i ragazzi ciò che i trapper scrivono nelle loro canzoni, riceverei come minimo una telefonata dall'avvocatura della mia casa editrice che mi dice che queste cose non si possono scrivere. Dovrebbero farlo anche le case discografiche. Perché loro no e io sì? Perché io non posso citare il nome commerciale di nulla e loro tutti i nomi commerciali di tutto l'alcool del mondo?". Le case discografiche, quindi, dovrebbero fare una sorta di "censura": "Ma ci sarebbe un mondo radical chic che direbbe che è una visione ottocentesca", risponde Crepet, "e che io sono impazzito".

 

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Altro tema è la presenza nei locali, a tarda notte, di ragazzi giovanissimi: "Mi pare elementare che un bambino a 13-14 anni non debba andare alle 3 di notte in un luogo dove ci sono alcool, droga e sesso. Non mi pare un atteggiamento moralistico ma di buonsenso", dice lo psichiatra, in libreria con "Passione" (Mondadori), "Non parlo di Corinaldo nello specifico. Giro continuamente, ho fatto più di 3mila conferenze, conosco il paese e vedo cosa succede. Basta andare a Campo de Fiori il venerdì o il sabato alle 2 di notte: è pieno di ragazzini, non di 25enni. Mi chiedo: perché? Cosa pensa un genitore? È del tutto evidente che se fai fare tutto a un ragazzino, allora quel ragazzino non desidererà più nulla nella sua vita".

 

Crepet poi racconta di quando andò a parlare di sesso in una scuola media romana: "Quelli che io chiamo bambini mi fecero domande scritte, e ad alcune io, che pensavo di essere anche un po' preparato, non riuscivo a dare una risposta. Poi guardai l'uditorio e vidi una massa di lolite di fronte a me, e mi chiedevo: ma chi è che le trucca così, chi le fa uscire così? È il giusto sviluppo della personalità, la giusta gradualità, o è un cedere al mercato?

 

PAOLO CREPET SONNECCHIA PAOLO CREPET SONNECCHIA

Perché è il mercato che vuole questo: il mercato dei rossetti, delle calze a rete, dei dischi dei rapper, delle droghe e dell'alcool. Tutti mercati che godono ad aver ampliato la propria platea. E noi, come fessi, che non riusciamo a dire un no". Si è anche discusso sui temi delle canzoni, visto che di droga hanno parlato in tanti, dagli anni sessanta ad oggi: "Vorrei ricordare a tutti noi che abbiamo una certa età che all'Isola di Wight non andavano i 13enni", specifica Crepet, "E 'Cocaine' la sentivano i 18enni, non i dodicenni. Andando avanti così, fra cinque anni parleremo dei bambini di 8 anni che discutono sul rum".

 

2. BUSSETTI A CIRCO MASSIMO

Da Circo Massimo - Radio Capital

 

marco bussetti marco bussetti

Il MIUR boccia Sfera Ebbasta. Dopo la tragedia di Corinaldo, si discute sull'influenza che alcuni artisti possono avere su giovani e giovanissimi. Visto che nei loro testi si parla anche di droga, sono cattivi maestri? Il ministro dell'istruzione Marco Bussetti non ha dubbi: "Si è già risposto con la domanda", dice a Circo Massimo, su Radio Capital, "Le sembra giusto parlare in positivo di certe cose mentre dall'altra parte si lotta quotidianamente per far fronte a un'emergenza sociale?". Bussetti ha due figlie che, dice, "sono contrarie a questo genere di musica, a loro non piacciono quei testi. Io non sapevo nemmeno chi fosse Sfera Ebbasta, mi sono confrontato con loro e le ho trovate in linea con il mio pensiero".

 

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A scatenare il fuggi fuggi della Lanterna Azzurra, e la morte di sei persone, sarebbe stato lo spray al peperoncino. E, nonostante quanto successo nella discoteca in provincia di Ancona, ieri è stato spruzzato in due scuole superiori: "C'è una mancanza di rispetto alla base, bisogna rendersi conto degli effetti che può provocare un gesto del genere", commenta Bussetti, "c'è un effetto emulazione, e questo è negativo. Ho avviato un'istruttoria nella scuola di Pavia per comprendere fatti e dinamiche, appena avrò i risultati se verrà individuato il responsabile una sanzione sarà il minimo, ma non risolve il problema. Andrà fatta una riflessione nazionale". Sull'eventuale divieto degli spray a scuola, Bussetti però lascia la decisione ai singoli istituti: "Sono attento e rispettoso dei regolamenti e dell'autonomia scolastica, e la scuola ha un'autonomia per gestire il proprio regolamento e decidere certe cose".

 

BUSSETTI BUSSETTI

Bussetti ha annunciato una circolare per chiedere di diminuire i compiti per i ragazzi durante le vacanze di Natale: "Nasce da buonsenso. Ho voluto invitare il corpo docenti a riflettere sul carico di lavoro per permettere anche durante le vacanze ai nostri studenti di passare più tempo a fare altre cose, passeggiare, leggere, stare con gli amici e con i genitori. Ma il mio è solo un invito, poi è sacra la libertà del docente", spiega Bussetti. Ma senza compiti non c'è il rischio che i ragazzi passino le vacanze di Natale alla PlayStation o allo smartphone? "È anche quello un loro modo di essere e di fare, che va imparato a gestire ed educato", risponde Bussetti.

MARCO BUSSETTI MARCO BUSSETTI

 

Che poi frena sull'eventualità di diminuire il carico di lavoro a casa anche per le vacanze estive: "È diverso perché il periodo è più lungo, tenere sveglia la mente sul percorso e l'attività curricolare svolta durante l'anno può essere importante per l'approccio al successivo". Tre mesi di vacanza che, per Bussetti, "non è un periodo troppo lungo. Rispetto al resto d'Europa, siamo uno dei paesi che svolge più ore di insegnamento". Ma, specifica, rimodulare l'orario non è all'ordine del giorno:

 

"È un tema che si potrà affrontare ma in un altro momento, non è la priorità". Priorità del governo, invece, è la manovra, che prevede dei tagli anche alla scuola. Tagli che, però, non preoccupano il ministro: "Prima di determinare un bilancio definitivo, aspettiamo che tutto venga approvato. Misurare solo le risorse tagliate rispetto a quelle date è molto riduttivo. Secondo me verrà dato anche qualcosa in più dei tagli".

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