ornella muti naike rivelli

SAPEVATE CHE ORNELLA MUTI E LA FIGLIA NAIKE HANNO CREATO UN CANNABIS MEDICAL CENTER? “CHIAMIAMOLA ERBA MEDICA, NON C'ENTRA NULLA CON LE SOSTANZE ILLEGALI” – LA CO-CONDUTTRICE DEL PROSSIMO FESTIVAL SI RACCONTA: "L’AMORE A 67 ANNI? MAI DIRE MAI. NON SONO LA DONNA DA UNA NOTTE. ALCUNI UOMINI MI HANNO FERITA, MA IN QUELLE SITUAZIONI MI CI SONO MESSA IO" - LE FOTO NUDE DI MIA FIGLIA? NON SI VERGOGNA DEL SUO CORPO. È UNA DONNA LIBERA, ESUBERANTE, ESAGERATA, PROVOCATORIA. NEL PRIVATO, POI…” - VIDEO

 

 

Laura Rio per "il Giornale"

 

ornella muti naike rivelli

Su quel palco salirà una diva. Una delle poche del cinema italiano. Un mito, un sex symbol. Nella realtà, una donna che è rimasta semplice e disponibile. A lei spetta il compito di inaugurare il primo febbraio il Festival di Sanremo funestato per il secondo anno dalla pandemia, quando tutta Italia si collega per ritrovare un universale punto di aggregazione.

 

Signora Muti, si vede come portabandiera di un'Italia che cerca di uscire da un altro inverno durissimo?

«Ahi, che compito difficile, ne sono onorata e spero di essere all'altezza. Sanremo deve tornare a essere un appuntamento di normalità. Dopo tanti mesi di sconquasso fisico e mentale, la gente deve aprire il televisore e dire "uau, che bello, ora si canta, per cinque giorni pensiamo solo a stare allegri"».

 

Lei vorrebbe anche parlare di temi importanti.

ornella muti

«Se ci sarà spazio e mi daranno la possibilità mi piacerebbe riflettere su questa pandemia. Nel mio piccolo sto portando avanti una campagna per il rispetto dell'ambiente. Non voglio fare la Greta Thunberg, ma sono convinta che il Covid ci dovrebbe riportare a capire come dobbiamo comportarci con il pianeta che ci ospita. E, poi, oltre al virus ci sono tanti problemi che stiamo dimenticando. Il mio Sanremo sarà tutto ecologico».

 

Vestirà abiti, gioielli e borse eco-sostenibili.

«Sì, se ne occupa mia figlia Naike. È lei che porta avanti queste battaglie, è molto creativa e trova mille idee per le sue campagne».

 

Anche postare foto in cui è nuda.

«Per lei è un fatto naturale, un modo per esprimersi, non si vergogna del suo corpo, non ci sono intenti scabrosi. È una donna libera, esuberante, esagerata, provocatoria. Nel privato, poi, fa una vita discreta e serena».

 

ornella muti naike rivelli

Nella prima sera ci sarà lei come co-conduttrice e i Maneskin super ospiti. La bellezza eterea e il rock duro. Due mondi diversi, entrambi messaggeri dell'Italia nel mondo.

«Bello no? È giusto che Sanremo porti un mix di esperienze e temi diversi. I Maneskin mi piacciano molto, anche se la loro musica per le mie orecchie è un po' hard, hanno mostrato un grande coraggio. Vuol dire che i giovani che vogliono guardare loro saranno costretti a vedere anche me e al contrario i più grandi che cercano me ascolteranno loro...».

 

Nelle serate successive, la seguiranno come "presenze femminili" Lorena Cesarini, Drusilla Foer, Maria Chiara Giannetta, Sabrina Ferilli.

«Scelte coraggiose. Che affrontano diversi temi, come quello della discriminazione nel caso di Lorena (di madre senegalese). Drusilla (alter ego di Gianluca Gori il cui invito ha suscitato qualche perplessità, ndr) è una grande artista che porta un mondo meno ligio alle etichette. La gente ha paura di quello che non conosce. Invece siamo tutti diversi e questo è meraviglioso».

 

Pochi giorni dopo il festival, il 9 marzo, lei compirà 67 anni. Per gran parte del pubblico resta la donna sensuale dei film di Monicelli, Ferreri, Risi, Damiani...

ornella muti naike rivelli

«Non temo il tempo che passa. Mi mostro per quella che sono adesso, questa è la vita, si invecchia. Sono felice di essere nella mia pelle, sto attenta, cerco di mantenermi in forma, di fare passeggiate, vivere nella natura, avere tempo per riflettere, tenere giovane soprattutto la testa. E, soprattutto, di godermi la famiglia, che è la mia forza».

 

A breve nascerà il quarto nipotino.

«Sì, primogenito di mio figlio Andrea. Noi siamo una grande famiglia allargata. Oltre ai tre figli e tre nipoti, ci sono anche le due figlie del mio ex marito (Federico Fachinetti). Ancora mi domando perché mi sono lasciata con lui, però sono contenta perché dopo sono nate le sue bambine, Viola e Sofia».

ornella muti

 

Loro stanno a Roma e lei vive insieme a Naike in campagna, in Piemonte.

«Sì, con tre gatti, due cani e anche... due maiali, due femmine di nome Chiara e Federica, che pure stanno in casa con noi. Diventano nervose quando hanno fame, ma basta stare attenti. La mia stampella è Naike, noi ci completiamo, se non ci fosse stata lei non sarei riuscita ad andare via da Roma e vivere da sola».

 

Dopo alcune relazioni, ora non ha un compagno. È ancora aperta all'amore?

«Mai dire mai. Io ho sempre cercato rapporti importanti, non sono la donna da una notte. Sono una romantica, sempre fedele, coerente con me stessa, anche con il me stessa pazzerella. Alcuni uomini mi hanno ferita, ma in quelle situazioni mi ci sono messa io: mi costruivo idee di quelle persone che non erano reali».

 

ornella muti appassionata

Con Naike ha creato un cannabis medical center.

«Sì, chiamiamola erba medica, così non facciamo confusione, non c'entra nulla con le sostanze illegali. L'obiettivo è quello di aiutare i malati a reperire in tempi brevi la cannabis prescritta da medici che può dare loro grande sollievo».

 

Ha lavorato con i più grandi registi e attori. Un ricordo che non ha ancora raccontato.

naike rivelli e ornella muti

«Citto Maselli mi voleva per "Codice privato", dove ero l'unica attrice, io da sola. Ero incinta di Andrea, gli dissi "non posso, nasce tra poco". È stato il primo (dopo i familiari) a venirmi a trovare in ospedale, mi ha amato come i registi veri amano i loro attori: ho portato Andrea sul set appena nato e l'ho allattato per tre anni come tutti i miei figli». Vorrebbe mai tornare a essere chiamata con il nome di battesimo: Francesca Rivelli? «Chi mi conosce mi chiama così. Per il pubblico sono Ornella».

ornella muti adriano celentano innamorato pazzo ornella muti il bisbetico domatoORNELLA MUTIornella muti e naike rivelli 1ornella muti 7ornella muti naike rivelliornella muti e naike rivelli 2ornella muti 1ornella muti 5ornella muti adriano celentanoornella muti 3ornella muti e naike rivelli 1 francesco nuti ornella muti stregati

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”