TUTTE LE STRADE PORTANO I ROM - A MILANO SULLE METROPOLITANE I TURISTI DEL SALONE DEL MOBILE SONO LE VITTIME PRIVILEGIATE DELLE BORSEGGIATRICI PARTITE DAI CAMPI NOMADI DI TUTTA ITALIA - MERCOLEDÌ MATTINA LE TELECAMERE INSTALLATE ALLA FERMATA AMENDOLA DEL METRÒ NE HANNO RIPRESE ALMENO 30…

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Federico Berni per corriere.it

 

salone del mobile salone del mobile

«L’assalto» parte al mattino presto. Le «prede» sono i turisti del Salone del Mobile, generalmente stranieri distratti, con lo sguardo immerso nello smartphone, o nelle mappe della città, e soprattutto con i portafogli gonfi di contanti (in prevalenza asiatici, arabi e russi). Vittime privilegiate delle borseggiatrici partite in questi giorni dai campi nomadi di tutta Italia, e arrivate a frotte a Milano, per colpire nel loro territorio di «caccia» preferito: le stazioni della metropolitana, preferibilmente quelle della linea rossa, da e verso il capolinea Rho-Fiera.

 

Mercoledì mattina, le telecamere installate alla fermata Amendola ne hanno riprese almeno una trentina, ferme alla banchina. I poliziotti ne hanno fermate diciassette, successivamente identificate negli uffici di via Fatebenefratelli. Di queste, tredici erano incinte. Una di loro, una ragazzina di 16 anni, era stata notata al binario opposto, dove aveva appena «alleggerito» una visitatrice cinese di 36 anni dei circa mille euro che custodiva nella borsa. Soldi che la ladra aveva già fatto sparire, passandoli nelle mani di qualche complice, nel frattempo dileguatasi chissà dove. E tutto questo quando erano passate da poco le nove del mattino.

rom metro milano rom metro milano

 

 

Soltanto l’inizio di una lunga giornata di «lavoro», tra furti e borseggi, in cerca di soldi, portafogli, telefonini, gioielli. Colpi messi a segno con tecniche non particolarmente raffinate. Anzi, stando a quanto segnalato da molti passeggeri spaventati (racconti confermati dalle forze dell’ordine), le donne, molte delle quali in avanzato stato di gravidanza, si radunano in gruppi numerosi, prima di separarsi eventualmente in «batterie» da cinque, sei persone. Poi puntano decise verso la folla. Agguerrite, si fanno avanti a spintoni, si pigiano sulle banchine della metro, o sui vagoni affollati, e fanno razzia, accerchiando la vittima di turno, facendosi forti della loro superiorità numerica.

 

Salone del Mobile Salone del Mobile

Il bottino, come nel caso della turista orientale borseggiata mercoledì mattina, scompare in fretta, trasferito con mano veloce sotto i vestiti di qualche altra criminale, che si separa veloce dal resto del gruppo. Per quell’episodio, la minorenne è stata condotta dagli agenti al carcere minorile, mentre altre due donne di 31 e 20 anni sono state denunciate a piede libero. In qualche caso le vittime si rivelano più attente, come la ventiseienne malese che, alle 21 di mercoledì, alla fermata della metro della Stazione centrale, si è accorta dei movimenti sospetti di una ragazza che le aveva preso il portafogli, riuscendo a bloccarla.

 

Si trattava di una diciottenne bosniaca, arrestata dai carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il più delle volte, però, le ladre, scaltre, spregiudicate, e abili, raggiungono il loro scopo, a giudicare dagli stranieri che in questi giorni si presentano per fare denuncia. Dai controlli effettuati sulle nomadi fermate ad Amendola, tutte senza documenti, e per questo condotte negli uffici della Questura per gli accertamenti del caso, è emerso comunque che le stesse provenivano dai campi nomadi dell’hinterland (soprattutto Baranzate di Bollate), da un edificio occupato in zona Lorenteggio, ma anche da Torino, e persino da Roma.

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A dimostrazione del fatto che la settimana dedicata al mobile e al design, muove anche un altro tipo di indotto, attirando parecchie delinquenti in trasferta, che vanno ad incrementare il numero di quelle già presenti in pianta stabile attorno a Milano. Quello delle ladre bosniache incinta, infatti, è un fenomeno criminale consolidato, con il quale le forze dell’ordine combattono tutto l’anno.

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