francis ford coppola

LO ZIO D’AMERICA – EMILIA COSTANTINI DEL “CORSERA” RICORDA QUEL VOLO INSIEME A FRANCIS FORD COPPOLA: “INIZIO’ A CANTARE ’O SOLE MIO, SCANSÒ UNO DEI DUE PILOTI E SI MISE ALLA GUIDA DEL JET" - IL GRANDE REGISTA PARLA DI BERNALDA, UN PAESINO VICINO MATERA, DOVE SONO NATI IL NONNO E IL PADRE (“MI PIACEREBBE AIUTARE QUESTA REGIONE, CHE MI PIACE CHIAMARE LUCANIA E NON BASILICATA”) - MEL GIBSON DA QUESTE PARTI HA GIRATO "LA PASSIONE DI CRISTO": “NON HO VISTO IL FILM. IO, RICORDO IL VANGELO SECONDO MATTEO DI PASOLINI”- LA FIGLIA SOFIA E TARANTINO…

francis ford coppola 9

Estratto dell'articolo di Emilia Costantini per il “Corriere della Sera”

 

Tutto inizia con un primo incontro molto riservato nella Cattedrale di Matera. E finisce con un volo molto riservato su di un aereo molto esclusivo e speciale da Bari a Roma, con atterraggio all’Aeroporto di Ciampino.

 

Nel giugno di una quindicina di anni fa, mi venne proposta un’intervista esclusiva al grande regista Francis Ford Coppola. L’appuntamento era proprio nel capoluogo della Basilicata, per raccontare una sua nuova e piuttosto inedita iniziativa. Lo «zio d’America» tornava nella terra degli avi, per riscoprire e rilanciare le sue origini e anche, perché no, creare un po’ di business.

 

Originario di Bernalda, un paesino di circa 13 mila anime, dove sono nati suo nonno Agostino e suo padre Carmine, il grande regista sognava di intraprendere un’attività alberghiera (sogno poi realizzato con la trasformazione del Palazzo Margherita, un palazzo dell’Ottocento, in resort di lusso per clientela internazionale) e soprattutto culturale in Basilicata.

 

(...)

La prima cosa che mi disse, fu: «Mi piacerebbe aiutare questa Regione, che preferisco chiamare Lucania e non Basilicata. Vorrei avviare un nuovo tipo di turismo, che unisca le bellezze dei luoghi alla loro storia, alla cultura e alle prelibatezze alimentari».

 

sofia francis ford coppola 2

(...)

 

«Non mi interessa il turismo di massa — sottolineava determinato Coppola — Voglio creare delle opportunità per i giovani lucani, affinché possano sfruttare al meglio le loro risorse. E proprio a Bernalda intendo ristrutturare un antico palazzo e trasformarlo in un albergo con poche suite. Inoltre, voglio dare impulso a un centro di formazione per nuovi sceneggiatori, scrittori di teatro, musicisti, artisti visivi».

 

Il centro cui si riferiva era già esistente ed era diretto da suo cugino, Michele Salfi Russo, molto più giovane di lui: si trattava del Castello Torremare, vicino a Metaponto, dove venivano realizzate rassegne estive. E lo «zio d’America» disse: «Intendo dare una mano a mio cugino per intensificare questa attività, per renderla duratura e permanente. L’idea è quella di portare qui turisti che siano curiosi di conoscere la Magna Grecia, le origini storiche e artistiche del Mediterraneo».

 

francis ford coppola 9

Non era la prima volta che Coppola tornava nella sua terra e ci sarebbe tornato più volte: anche per il matrimonio della figlia Sofia, che si è sposata proprio a Bernalda.

Mi raccontò nel suo brooklyino delizioso, misto a battute in dialetto: «Nei primi anni Sessanta sono stato il primo della famiglia emigrata negli Stati Uniti a tornare alle origini: da allora ho sempre avuto un’idea fissa. Rivalutare il mio paese d’origine. Sento che è arrivato il momento di avverare questo sogno. Per lanciare il progetto ci vorranno almeno 5 o 6 milioni di euro».

 

Si era fatta l’ora di pranzo e, dagli organizzatori dell’incontro, venimmo condotti in uno dei ristoranti più eleganti nel cuore labirintico dei Sassi: cucina tipica, tra orecchiette, strascinati con le cime di rape, e poi la pignata con la carne di pecora, la cialledda...

per concludere con le strazzate materane.

 

Tra un piatto e l’altro, io prendevo freneticamente appunti, per poi costruire l’articolo. A un certo punto, gli ricordai che, proprio in quei luoghi, Mel Gibson aveva girato La Passione di Cristo .

Coppola mi rispose con malcelato distacco: «Non ho visto il film. Io, piuttosto, ricordo il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini».

 

Arrivati al dolce e poi al caffè, ci eravamo inoltrati nel primo pomeriggio e io, ovviamente, dovevo precipitarmi in hotel, dove mi era stata riservata una camera per trascorrere poi la notte e ripartire il giorno seguente, per scrivere l’articolo e mandarlo alla redazione: doveva essere pubblicato il giorno dopo, davvero cotto e mangiato.

francis ford coppola 67

 

Di materiale ne avevo a iosa, avrei potuto snocciolare un romanzo intero, tante erano state le chiacchiere, i racconti, gli aneddoti regalati dal grande regista, che invece sarebbe partito la sera stessa con il suo aereo privato. Ma prima di congedarmi da Coppola e dal suo ristrettissimo staff, per andare a lavorare, mi lamentai di un fatto: «Che peccato! Mi dispiace rimanere qui stasera, da sola, in hotel... davvero un peccato che lei, Francis, riparta subito». E lui non esitò un attimo: con grande gentilezza e piglio deciso, mi disse che non c’era problema e mi propose di partire con loro.

 

francis ford coppola

Mi raccomandò soltanto di essere celere nello scrivere l’articolo, per rispettare i tempi tecnici aeroportuali. Gioia immensa: corsi in albergo, svolsi ovviamente il mio compito e mi ricongiunsi al ristretto gruppo, per raggiungere l’aeroporto barese. E qui comincia la seconda parte dell’avventura. Innanzitutto resto sbalordita quando mi appare sulla pista il suo jet: era tutto colorato. Fusoliera gialla, ali e timone di coda blu, un motore rosso e l’altro verde: sembrava l’aereo di Topolino, l’aereo più pazzo del mondo. All’interno, elegantissimo: comode poltrone, servizio di accoglienza straordinario, due piloti al comando. Durante il volo, Francis non è stato zitto un attimo.

 

Parlava soprattutto della sua adorata Sofia che si era appena fidanzata con Quentin (Tarantino): lo definiva un giovane genio del futuro cinema americano. Ma non basta. La cosa più sorprendente è che non solo cominciò a cantare a squarciagola canzoni come ’O sole mio , e un accenno alla Traviata con De’ miei bollenti spiriti , assolutamente intonato, ma poi scansò uno dei due piloti e si mise alla guida, esclamando: «Ora piloto io!».

il padrino francis ford coppola

 

Un brivido mi percorse la schiena, tuttavia arrivammo sani e salvi nella capitale con atterraggio perfetto: per me era l’approdo definitivo a casa, per Coppola si trattava semplicemente di una fermata obbligatoria per fare rifornimento di carburante e ripartire subito dopo per Parigi, dove avrebbe raggiunto la figlia. Nell’aerostazione di Ciampino, il regista, nel suo completo giacca e pantaloni di lino beige, decise di non attendere la ripartenza in una sala riservata: era una bella giornata estiva e ci sedemmo tutti insieme sugli scalini esterni, per continuare a chiacchierare, godendoci gli ultimi raggi di sole nell’imminente tramonto. Allora chiamai al telefono mio marito, dicendogli: «Se ti sbrighi a venirmi a prendere, ti presento Francis Ford Coppola».

EMILIA COSTANTINI 2

 

Francis Ford Coppola a bernaldafrancis ford coppola FRANCIS FORD COPPOLASofia e Francis Ford Coppola nel 2018ELEANOR E FRANCIS FORD COPPOLASteven Spielberg - Martin Scorsese - Brian De Palma - George Lucas - Francis Ford CoppolaELEANOR E FRANCIS FORD COPPOLA Francis Ford Coppola fotografato agli Hollywood Film Awards lo scorso anno a Beverly Hillsfrancis ford coppola APOCALYPSE NOWFRANCIS FORD COPPOLA

(...)

Francis Ford Coppola con la moglie Eleanor i genitori Italia e Carmine e i figli Roman e Gian Carloarticle 16 francis ford coppola con i genitori a trinita dei monti ph barillari

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…