la villa di putin a gelendzhik

86 SOCIETA’ E UN TESORO DI ALMENO 4,5 MILIARDI DI DOLLARI: E’ LA RETE DI VILLE, CASTELLI E YACHT DIETRO CUI SI NASCONDE IL TESORO DI PUTIN - LA DENUNCIA ARRIVA DA UN CONSORZIO DI GIORNALISTI CHE HA SCOPERTO COME UNA SERIE DI BENI, IN USO A PUTIN E AGLI OLIGARCHI, ABBIANO LO STESSO DOMINIO WEB (LLCINVEST.RU) CHE NON È DISPONIBILE SUL MERCATO, QUINDI UTILIZZABILE SOLO DA PARTE DI UNA ORGANIZZAZIONE CHE VI HA ACCESSO – MOLTI DI QUESTI ASSET SONO RICONDUCIBILI A “BANK ROSSIYA-2, LA BANCA CHE IL TESORO AMERICANO DEFINISCE TESTUALMENTE “LA BANCA PERSONALE DI PUTIN”

Jacopo Iacoboni per “la Stampa”

 

IL TESORO DI PUTIN - LA VILLA DA UN MILIARDO SUL MAR NERO

Una serie di società, palazzi, ville, yacht - in tutti questi anni di volta in volta offerti all'uso personale di Vladimir Putin da oligarchi o suoi amici d'infanzia - sono adesso collegati tra loro dall'utilizzo della stessa infrastruttura online, un dominio web (LLCInvest.ru) che non è disponibile sul mercato, quindi utilizzabile solo da parte di una organizzazione che vi ha accesso. Nel network i dirigenti di queste società e questi asset - molti dei quali riconducibili in ultima analisi a Bank Rossiya, la banca che il Tesoro americano definisce testualmente «la banca personale di Putin» - discutono di mosse comuni, coordinano operazioni fiscali e finanziarie, decidono insieme come gestire un mega yacht, in quale rimessaggio andare, o chi deve ristrutturare e come un palazzo.

 

IL TESORO DI PUTIN - VILLA SELLGREN

È una delle nuove scoperte di un consorzio internazionale di numerosi giornalisti, Occrp in Europa e Meduza in lingua russa, che hanno avuto accesso ad alcune mail leakate da un'azienda di servizi internet, Moskomsvyaz, strettamente collegata a Bank Rossiya. L'azienda non opera per privati cittadini, ma lo studio di questa notevole tranche di mail ha connesso (almeno) 86 società e entità no profit che controllano un tesoro di (almeno) 4,5 miliardi di dollari.

 

Questo network è incaricato di gestire, e celare, proprietà rilevantissime. Alcune erano note, per esempio il celebre «Palazzo di Putin» sul Mar Nero, a Gelendzhik, ma non si sapeva che fossero collegate tra loro. Per esempio nel newtork c'è una villa a nord di San Pietroburgo, che sul luogo tutti chiamano «La Dacia di Putin», che era di proprietà di Oleg Rudnov, amico d'infanzia di Putin, ed ereditata dal figlio di lui Sergey, attraverso una società chiamata North. Rudnov utilizza gli indirizzi e-mail di LLCinvest.ru.

 

IL TESORO DI PUTIN - LO YACHT SHELLEST

O come per esempio il resort sciistico Igora, nell'oblast di Leningrado, dove la figlia di Putin Katherina Tikhonova si sposò nel 2013 con Kirilll Shamalov, personaggi che abbiamo già incontrato e intestatari di pezzi del tesoro putiniano. Questo resort - progettato in mattoni da un grande architetto finlandese a inizio novecento - appartiene a una società russa, Ozon, di cui è maggior azionista Yuri Kovalchuk, appunto presidente di Bank Rossiya (e anche di CTC, il colosso dei media che impiega come co-presidente Alina Kabaeva, l'attuale compagna di Putin). La società madre di Ozon usa anch' essa l'account mail LLCInvest.ru. Che, ripetiamolo, non è disponibile sul mercato. La proprietà è ricondotta anche qui a Yuri Kovalchuk e suo figlio Boris.

 

Vladimir Putin al Forum di San Pietroburgo 5

Nel leaks c'è un affascinante edificio rivestito in legno a nord di Pietroburgo, noto come «La Capanna del pescatore»: viene fuori che tre società, collegate nel dominio LLCInvest.ru, possiedono i terreni circostanti, e una quarta ha gestito la costruzione della «Capanna». Questa società - di cui La Stampa vi raccontò in anteprima - si chiama Revival of Maritime Traditions, ed è una delle quattro società che il Tesoro americano ha direttamente collegato a Putin, ordinando il sequestro di alcuni yacht ritenuti riconducibili a lui. La «Revival», che oggi è sotto sanzioni americane, possiede due dei diversi yacht putiniani, lo Shellest e il Nega.

 

Il Dipartimento del Tesoro scrive che Putin utilizza lo yacht Nega per viaggiare nel nord della Russia, e invece lo Shellest si muove ciclicamente davanti a dove? Al «palazzo di Putin». Quello di Gelendzhik. Un terzo yacht, Aldoga, è nel network LLCIinvest ma risulta di una società (Pulse) di proprietà di Svetlana Krivonogikh, ritenuta l'ex amante di Putin, e azionista di minoranza di quale banca? Rossiya, ovviamente.

Bank Rossiya

 

Gli yacht delle società LLCInvest trascorrono spesso l'inverno in un deposito per yacht vicino alla città finlandese di Kotka (la stessa dove è appena stato trovato il presunto yacht di Dmitry Medvedev, «Fotinia»). Il deposito è gestito da un altro amico di Putin, Dmitry Gorelov, che sarebbe connesso alla costruzione del Palazzo sul Mar Nero dall'inchiesta Navalny.

 

Se sono coincidenze, sono strabilianti e miracolose. Se ha ragione il vecchio whistleblower russo Sergey Kolesnikov, una vasta famiglia si trova collegata in un network online in cui tornano sempre gli stessi nomi. Per esempio Ghennady Timchenko e Petr Kolbin, amici di gioventù di Putin, entrambi oggi plurisanzionati, che gestiscono alcune società dotate di un po' di cash (700 milioni di dollari, per le prime necessità, forse). Tra le società che usano il dominio, una delle più pubbliche è Russair, che gestisce alcuni degli aerei Falcon su cui hanno volato persone legate all'entourage presidenziale.

alina kabaeva

 

Tra cui probabilmente Alina Kabaeva, la compagna del presidente russo. Il Cremlino nega e risponde che «il presidente della Federazione Russa non è collegato o affiliato in alcun modo con i beni e le organizzazioni menzionati». Bank Rossiya non risponde. Nessuno dei dirigenti nei leaks risponde alle domande inviate dal Consorzio di giornalisti. Tranne uno. Che spiega tutte queste coincidenze così: «Sono un dipendente umile e mi faccio gli affari miei. Io firmo solo documenti. Se la mia azienda facesse parte di una grande holding, non lo saprei». Parole sagge, visto cosa succede a certi dirigenti russi.

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”