nico ari alain delon

ARCHEO! LA VITA MALEDETTA E LA MORTE TRAGICA DI NICO, ATTRICE TOP MODEL E SUPERSTAR DI ANDY WARHOL, E DI SUO FIGLIO ARI (CHE LEI HA SEMPRE DETTO ESSERE DI ALAIN DELON) - BARBARA COSTA: “DELON FIN DAL CONCEPIMENTO HA NEGATO CODESTA PATERNITÀ. È UNA STORIA FOLLE, DA SOAP-OPERA, UN DRAMMA CHE MANDA FUORI DI TESTA: PERCHÉ ARI HA VISSUTO CON LA NONNA PATERNA, ÉDITH, LA MADRE DI DELON CHE LO HA CRESCIUTO NON COME SUO NIPOTE MA COME FIGLIO, DANDOGLI IL COGNOME DEL SUO SECONDO MARITO. NONNA DELON NON HA DUBBI: È NIPOTE SUO. AVVERTE ALAIN DELON, CHE SI INCAZZA E PER VIE LEGALI LE IMPONE DI SCEGLIERE TRA LUI E “QUEL BAMBINO”. E LEI DECIDE DI…”

Barbara Costa per Dagospia

 

nico (7)

“Era mia madre. E è stata un’ottima madre. Mi ha amato molto, mi ha dato tutto. Anche la droga. Noi due avevamo una relazione speciale. Unica. Io per lei ero come un uomo con la moglie. Nulla di incestuoso, anche se la gente a volte pensava fossimo sposati”. A dirlo è Ari, 23 anni di differenza con mamma sua, e che questa "unione" non ricalcasse il classico rapporto tra una madre e un figlio, quasi nessuno l’ha sottolineato quando un mese fa Ari è morto. È complicato parlarne. L’incesto non c’è, ma si sfiora. E può una madre essere amatissima se ti mette l’eroina in vena? E qui, la risposta è atroce, può non piacere, fare orrore, ma è un sì.

ari e andy warhol

 

Questo Ari di cui non posso scrivere il legittimo cognome è stato per decenni un viso e un uomo noto alle cronache, perché Ari era il figlio di Nico, “bellezza di classe mondiale”, top model, attrice, Superstar di Andy Warhol, e cantante dei Velvet Underground, poi cantante solista di un rock che puoi definire solo da suicidio. E Ari, questo Ari, era figlio suo e di Alain Delon.

 

Se nel riportare la morte pur inquietante di un tal "figlio di" famose testate come il "Corriere della Sera" si sono in aggettivi sperperate (“trovato morto il presunto figlio illegittimo di Alain Delon”) è perché il signor Delon fin dal concepimento ha negato codesta paternità. Lo fa ancora oggi. È una storia folle, da soap-opera (e che in ogni dettaglio e retroscena Jennifer Otter Bickerdike narra in "Nico", Auditorium ed.) un dramma che manda fuori di testa: perché Ari è stato cresciuto dalla nonna paterna, Édith, la madre di Delon.

nico marc almond 1987 (2)

 

Delon imperterrito ha negato sempre negato che Ari fosse figlio suo. La madre, di Delon, ha cresciuto il figlio del figlio non come suo nipote ma come figlio, suo, apponendogli il cognome del suo secondo marito. La sto facendo troppo contorta? Eppure è andata così!!! E la droga? E l’eroina tra mamma e figlio??? E lo pseudo-quasi-incesto? Vi dico tutto. Nico, celebre e celebrata top model, conosce Alain Delon in Italia, a Ischia, sul set di "Plein Soleil", film dove in un primo momento avrebbe dovuto recitare.

 

nico (6)

Lei è libera, Delon no: è fidanzato con Romy Schneider. A Ischia Nico e Alain non fanno sesso. Fanno sesso una volta sola, pochi mesi dopo, a New York. Concependo Ari. Nico da subito lo dichiara, “è figlio di Delon”, ma mai ha venduto parola ai media, o preteso da Delon soldi, o un matrimonio riparatore. Le sarebbe piaciuto sì, essere riamata come lei ha amato Delon, ma, per Delon, Nico è stata una notte di sesso, e basta. E Nico tiene Ari. Da sola.

 

Nico torna a lavorare, nella moda, e come attrice, poco dopo il parto di Ari. Nico deve mantenere sé stessa, Ari, e sua madre, a cui lascia Ari. E qui iniziano i guai. Perché la madre di Nico è schizzata e paranoide: quando viene internata, Nico, sola, mette l’orgoglio da parte, e chiede aiuto alla madre di Delon. Nonna Delon non ha dubbi: “per istinto e per somiglianza fisica”, è nipote suo. Avverte Alain Delon, che si inca*za e per vie legali le impone di scegliere tra lui e “quel bambino”.

 

nico foto by antoine giacomoni

Nonna Delon tiene il nipote e rompe con Delon che, da ricco, raccontano manco l’aiuti (nonna Delon “fa la commessa per mantenersi”). Nico e la "suocera" si accordano nel crescere tutte e due Ari, alternandosi. Ari vive con nonna Delon, a Parigi, e con mamma Nico, a New York. Dentro la Factory di Warhol. Gli fa da baby-sitter la drag queen Mario. Circondato da drogati, Ari cresce scombinato, “mangia soltanto patatine fritte”, e beve “ogni cosa mi capitasse a tiro, residui di vodka, whisky”, e inghiotte pillole, e ero spalmata su chewin gum.

 

nico anni 70

Con Ari in crisi epatica, Nico ricorre alla "suocera". E però nonna Delon, davanti alla vita bizzarra di Nico, senza il consenso di Nico, adotta Ari, gli cambia identità in "Christian Aaron Boulogne" (nonna Delon è vedova, risposata Boulogne), e non permette a Nico di vederlo più per 10 anni.

 

Sono gli anni in cui Nico cade, peggio, sprofonda nell’eroina, anni in cui Nico diventa ancora più famosa: da diva junkie consuma amanti su amanti, uomini che si chiamano Bob Dylan, Brian Jones (“dava il miglior sesso, quando poteva”), Lou Reed, John Cale, Jackson Browne, Jim Morrison (“il miglior pene che abbia mai avuto dentro di me: ci picchiavamo, ci piaceva la sensazione. Ci siamo scambiati il sangue, porto il suo sangue con me. Jim mi ha dato il peyote”), Iggy Pop (“Nico mi ha insegnato il cunnilingus, e lasciato lo scolo”) e Philippe Garrel, con cui vive in un appartamento a Parigi senza mobili, luce, gas, né acqua, ma pareti tinte nere. Qui Nico vi porta il toy-boy Lutz Graf-Ulbrich, a viverci in ménage-à-trois, e ad iniziarlo all’ero. A quanto pare, Nico solo a Leonard Cohen ha detto no, mandandolo in pezzi. 

nico e ari la cicatrice interiore

 

Nico e Ari si rivedono quando lui ha 19 anni, lei 42. Nico fa dei dischi che quasi nessuno compra, venduti tramite questo slogan: “Perché perdere tempo a suicidarvi quando potete ascoltare lei?”. Nico per campare ruba, e con l’ero, per l’ero, uccide il suo fascino. Veste con tuniche e stracci, neri, ha i capelli, neri, e zero igiene. Puzza. Per scelta sua. E Ari è egli stesso eroinomane. Sebbene ex di Nico ripetano sia stata lei ad iniziarlo all’ero, Ari è chiaro: “Ho iniziato a 17 anni e mia madre non c’entra niente. C’entra la mia attrazione per la siringa, e l’orgoglio per le mie pupille dilatate”.

nico (5)

 

Inizia così una relazione tossica in vena e nei sentimenti tra una madre e un figlio per anni divisi, che ora vivono, insieme, fanno uso di droga, insieme, e dormono, insieme, “a letto, abbracciati, a cullarci”. E Ari è geloso dei fidanzati della madre e contento se la lasciano: “Aveva me al suo fianco. Suo figlio, padre, e compagno”.

 

Nico è morta a 49 anni, cadendo da una bici, a Ibiza, dove viveva con Ari. Stava andando a comprare hashish. Era fuori dall’ero da un po’. Ari s’è venduto le dosi di metadone della madre, per l’ero. Dilapidato le royalties ereditate, per l’ero. Passato anni e anni in cura psichiatrica. Sottoposto a non so quanti elettroshock. Mai una volta Alain Delon si è fatto vivo con lui. Mica era figlio suo. 

nico anni 70 (2)nico anni 60ari drag queen mario montez in warhol filmnico andy warholnico lou reednico factory 1965nico (4)nico ari andy warholnico marc almond 1987nico (2)nico ari philippe garrel 1973niconicoari e andy warhol (2)nico e ari (2)nico e arinico patti smithnico anni 80 (2)nico e ari (3)nico e ari velvet undergroundnico (3)nico (8)nico e ari (4)nico chelsea girlnico anni 80nico warhol screen test 1966

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...