AVANTI SAVOIA! LA SVOLTA DOPO MILLE ANNI: “ANCHE LE DONNE A CAPO DEL CASATO” - LA DECISIONE DI VITTORIO EMANUELE: “ADDIO LEGGE SALICA. ERA TEMPO DI AGGIORNARE LE REGOLE DI SUCCESSIONE” - IN MARZO LA PRIMA USCITA PUBBLICA DELLA FIGLIA DI EMANUELE FILIBERTO, VITTORIA, EREDE DESIGNATA – “LA PRIMA COSA CHE MI HA CHIESTO È STATA "PAPÀ, DOVRÒ STUDIARE DI PIÙ? IN REALTÀ CLOTILDE ED IO POTREMMO ANCORA AVERE UN MASCHIO. ANACRONISTICO PENSARE CHE IN CASA SAVOIA SI DISCRIMINASSERO LE DONNE…”

-

Condividi questo articolo


Enrica Roddolo per il Corriere della Sera

 

emanuele filiberto marina doria luisa vittoria clotilde vittorio emanuele emanuele filiberto marina doria luisa vittoria clotilde vittorio emanuele

Casa Savoia apre alle donne. Dopo mille anni di storia, la svolta. Vittorio Emanuele e il figlio Emanuele Filiberto anticipano al Corriere la decisione. «Addio legge Salica.

Oggi sarà comunicato per scritto alle sorelle dopo una telefonata in serata, alla Consulta dei senatori del regno e agli Ordini dinastici, un cambio delle regole di successione che era tempo di aggiornare».

 

Dunque, dopo Emanuele Filiberto, la prima in linea di successione ora è sua figlia, Vittoria, 16 anni. Il principe ha due figlie, qualcuno dirà che la decisione l' avvantaggia. «In realtà Clotilde ed io potremmo ancora avere un maschio... - replica lui -. E di certo era anacronistico, in una società che vuole riconoscere la parità di genere, pensare che in Casa Savoia si discriminassero le donne». Può suonare anacronistico anche parlare di successione al trono, in una Repubblica, ma i Savoia ci sono ancora e vogliono innovarsi.

 

emanuele filiberto family emanuele filiberto family

Vittorio Emanuele, figlio di Umberto II, il «re di maggio» che lasciò l' Italia dopo il referendum Monarchia-Repubblica, spiega che «la decisione è stata meditata e non è frutto di particolari circostanze o urgenze, la società va verso la parità tra i sessi e la stragrande maggioranza delle case reali sono andate in questa direzione».

 

E cosa avrebbe detto nonna Maria Josè, donna di grande intelligenza e autonomia? «A guerra finita si ipotizzò una reggenza in suo favore mentre mio padre era bambino, e lei avrebbe avuto quell' intuito e sensibilità che solo le donne hanno - dice Filiberto -. E poi quante donne forti nel Novecento, da Elisabetta II a Madre Teresa».

 

Chissà se a sua figlia Vittoria piace l' idea del nuovo ruolo nel casato, che invece sta scomodo alla duchessa di Sussex... «La prima cosa che mi ha chiesto è stata "papà, dovrò studiare di più?" Le ho detto che l' aiuterò. Anche se sogna l' arte, la moda, mentre la piccola Luisa vuole fare la Nunziatella, l' Accademia militare: ha una passione per Esercito, Polizia, Nuclei speciali».

 

emanuele filiberto clotilde luisa vittoria emanuele filiberto clotilde luisa vittoria

Ma è realistico immaginare Vittoria con la corona? «Mai dire mai - risponde il principe - e intanto si tratta di guidare verso il futuro un casato con mille anni di storia, gli ordini dinastici, le charities. Poi ci sono i rapporti con gli altri casati: mio padre comunicherà la svolta a case reali regnanti, e non. Il rapporto è stretto con re Felipe di Spagna, l' erede Leonor e Sofia sono quasi coetanee di Vittoria e Luisa, e poi con Belgio, Svezia, Norvegia, Alberto di Monaco e i Windsor. Triste vedere ora qualcuno che vuole allontanarsi dalla famiglia Windsor: reale o no, una famiglia».

 

Per la verità tra Savoia non sono mancate tensioni. «Troppi veleni e io sono sempre stato un pacificatore - dice Filiberto -. Ma noi cugini della nuova generazione andiamo d' accordo e papà ha passato il Natale con Maria Gabriella. Anche se sulla sepoltura dei Savoia la mia idea resta che Vicoforte è una soluzione transitoria: ho scritto al premier Conte per chiedere di portare le salme di re Umberto II e Maria José, i miei nonni, al Pantheon. Ma ora penso a Vittoria, alla sua prima uscita pubblica il 14 marzo ad Altacomba. Anche se per lei la priorità deve restare lo studio.

EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA

 

Meno male che c' è Clotilde che è severa nel gestire orari delle uscite con gli amici,e tempo con il telefonino!».

 

Lui capì di essere l' erede da piccolo. «Avevo 5-6 anni, vennero a Ginevra dei monarchici e quando presero il pulmino per tornare in Italia dissi "salgo anch' io". Mi dissero che no, io non potevo andare in Italia». Il padre Vittorio Emanuele ricorda invece «c' era la guerra, ero in Svizzera con mamma, Hitler aveva un piano per rapirmi. Sentivamo le notizie dalla radio... infine l' esilio durato 57 anni».

emanuele filiberto vittorio emanuele savoia emanuele filiberto vittorio emanuele savoia EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA PUPO E EMANUELE FILIBERTO PUPO E EMANUELE FILIBERTO lapo elkann e emanuele filiberto lapo elkann e emanuele filiberto vittorio emanuele e emanuele filiberto di savoia vittorio emanuele e emanuele filiberto di savoia EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA emanuele filiberto di savoia emanuele filiberto di savoia EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA TRAVESTITO DA DALIDA EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA TRAVESTITO DA DALIDA EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA TRAVESTITO DA DALIDA EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA TRAVESTITO DA DALIDA clotilde courau clotilde courau emanuele filiberto clotilde courau emanuele filiberto clotilde courau emanuele filiberto vittorio emanuele di savoia emanuele filiberto vittorio emanuele di savoia

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…

DAGOREPORT –  PER SALVARE IL "CAMERATA" ROSSI, PROSSIMO A.D. RAI, UNA MELONI INCAZZATISSIMA VUOLE LA TESTA DEL COLPEVOLE DEL CASO SCURATI PRIMA DEL 25 APRILE: OGGI SI DECIDE IL SILURAMENTO DI PAOLO CORSINI, CAPO DELL'APPROFONDIMENTO (DESTINATO AD ESSERE SOSTITUITO DOPO LE EUROPEE DA ANGELA MARIELLA, IN QUOTA LEGA) – SERENA BORTONE AVEVA PROVATO A CONTATTARE CORSINI, VIA TELEFONO E MAIL, MA SENZA RICEVERE RISPOSTA - ROSSI FREME: PIÙ PASSA IL TEMPO E PIU’ SI LOGORA MA LA DUCETTA VUOLE LE NOMINE RAI DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO SICURA DEL CROLLO DELLA LEGA CON SALVINI IN GINOCCHIO…)