guerra russia ucraina massacri

AVVISATE ORSINI! A MARIUPOL FORNI CREMATORI ITINERANTI PER FAR SPARIRE I CADAVERI, A BUCHA STUPRATE LE 14ENNI, UNA DONNA INCINTA UCCISA DAVANTI AL MARITO E MINE NEI CADAVERI LASCIATE DAI RUSSI. A HOSTOMEL 400 PERSONE SVANITE NEL NULLA, DIVERSI BAMBINI AMMAZZATI A COLPI DI ARMA DA FUOCO. LA RITIRATA DELL'ESERCITO DI PUTIN SVELA UNA LUNGA SCIA DI BRUTALITÀ - PER KIEV “COMMESSI OLTRE 5MILA CRIMINI DI GUERRA” – COSA DICE ZELENSKY DEL TERRIFICANTE VIDEO IN CUI I SOLDATI UCRAINI GIUSTIZIANO I PRIGIONIERI RUSSI?

 

 

Da ansa.it

soldati ucraini uccidono prigionieri russi

Il governo ucraino ha promesso una "inchiesta immediata" su un video in cui soldati ucraini sparano ai prigionieri russi, colpendoli alle ginocchia, durante un'operazione nella regione di Kharkiv: lo riporta la Cnn.

 

Nel video di quasi sei minuti, che l'emittente Usa non pubblica limitandosi a descriverlo, i soldati ucraini affermano di aver catturato un gruppo di ricognizione russo basato a Olkhovka, una cittadina a una trentina di chilometri dal confine russo.

 

"Il governo sta prendendo (questo video, ndr) molto seriamente e ci sarà un'indagine immediata. Siamo un esercito europeo e non prendiamo in giro i nostri prigionieri. Se questo fosse vero, sarebbe un comportamento assolutamente inaccettabile", ha detto un alto consigliere del presidente ucraino, Oleksiy Arestovych.

soldati ucraini uccidono prigionieri russi

 

Sarebbe tutta una montatura però secondo il capo delle forze armate ucraine Valerii Zaluzhnyi: "Al fine di screditare le forze di difesa - afferma -, il nemico filma e distribuisce video di scena che mostrano il trattamento disumano da parte di presunti 'soldati ucraini' nei confronti dei 'prigionieri russi'. Sottolineo che i militari delle forze armate ucraine e di altre legittime formazioni militari aderiscono rigorosamente alle norme del diritto umanitario internazionale".

 

LA SCIA DI ATROCITA’

Mauro Evangelisti per il Messaggero

 

guerra russia ucraina massacri

Alle porte di Kiev, alle porte della barbarie. La ritirata dell'esercito di Putin disvela le violenze e le brutalità commessi in varie cittadine come Bucha, Gostomel, Irpin, Borodyanka. Si è andati ben oltre il triste e prevedibile lascito di una guerra di cui, tra l'altro, si fatica a capire il senso perché l'esercito russo di fatto non ha ottenuto alcun risultato strategico. Anche il tentativo di Putin e del suo entourage di smentire il video con i cadaveri di Bucha - prima dicendo che erano attori, poi affermando che erano stati uccisi dagli ucraini - mostra la goffaggine di chi è abituato a comunicare in un ambiente sterilizzato, la Russia, in cui i media sono di fatto narcotizzati dal Cremlino.

 

guerra russia ucraina forni crematori itineranti

Dal New York Times a El Pais, i media internazionali hanno incrociato i video a disposizione e le immagini satellitari smentendo, oltre ogni ragionevole dubbio, le smentite di Mosca. Da Mariupol, invece, a Est dell'Ucraina, una città distrutta al 90 per cento dove, secondo Kiev, i russi hanno forni crematori per eliminare i cadaveri, si rischia di assistere a un'anticipazione di ciò che potrebbe succedere nelle altre città che stanno resistendo all'avanzata dell'esercito di Putin. Esecuzioni, stupri, fosse comuni. Le autorità ucraine - certo, di parte, ma anche rappresentanti di un Paese aggredito, non aggressore - ora parlano di 5.000 crimini di guerra indagati dal procuratore generale Irina Venediktova. Che ha spiegato: «Anche in questa situazione così crudele, i crimini di guerra sono i primi ad apparire, seguiti dai crimini contro l'umanità e dal genocidio».

 

 

A BUCHA STUPRATE LE 14ENNI

Marco Evangelisti per il Messaggero

 

guerra russia ucraina

(...) Secondo la Denisova, a Bucha, ma non solo a Bucha, lo stupro è stato usato come «una nuova arma» dagli invasori. «È successo per un mese, per tutta la durata dell'occupazione della cittadina. Continueremo a documentare questi crimini. E chi li ha commessi sarà trovato e punito».

 

ARRIVATI DA EST Nella cittadina alle porte di Kiev agiva l'unità militare 51460 arrivata, da una regione della Federazione Russa ai confini con Nord Corea e Cina, da un altro mondo a estremo oriente che dista 8.500 chilometri da Bucha. Lineamenti asiatici, secondo gli ucraini erano comandati dal tenente colonnello Omurbekov Asankebovich, già definito il boia di Bucha. Saranno però le indagini a verificare se davvero abbia dato lui il via libera alle atrocità, visto che in zona operavano anche i ceceni di Kadyrov. E il precedente del conflitto in Cecenia fa riflettere. Ciò che ora si può dire è che Bucha, insieme a Mariupol e a Irpin, è una delle città martiri di questa invasione ordinata da Vladimir Putin. Nel mese di occupazione sono morti almeno in 400. Il sindaco ha denunciato che i russi prima di partire hanno lasciato mine ovunque, perfino nei cadaveri.

bambini torturati e uccisi guerra russia ucraina

 

Alcuni media locali spiegano che chi aveva tra i 50 e i 70 anni è stato ucciso per strada, come mostrano i corpi trovati con un foro di proiettile in testa, i più giovani nei cortili delle loro case, perché i russi cercavano in modo sistematico coloro che avevano l'età per combattere. Un'azione irrazionale, inutilmente feroce, visto che poi i russi hanno abbandonato Bucha. Quei morti sono fonte di dolore e orrore, ma dal punto di vista strategico non spostano nulla. Una violenza cieca fine a se stessa.

 

Anatoliy Fedoruk, sindaco di Bucha, ha raccontato alla Bbc: «Dalle nostre case abbiamo visto le persone brutalmente colpite dai russi anche mentre cercavano di scappare in automobile.

C'era una donna incinta, suo marito urlava, chiedeva di non spararle, ma i soldati russi non hanno avuto pietà e li hanno uccisi.

 

Ho dovuto seppellire la donna sulla strada laterale, invece di una croce ho messo la targa della sua automobile». (...)

bambini torturati e uccisi guerra russia ucraina

 

 

 

MARIUPOL QUEI CREMATORI ITINERANTI PER FAR SPARIRE I CADAVERI

Mauro Evangelisti per il Messaggero

 

«Gli assassini coprono le tracce. Usano crematori mobili per bruciare i cadaveri». Mariupol, città martire, affacciata sul Mar d'Azov, a Sud-Est, non lontano dal confine, è in agonia da un mese, ha visto bombardare il suo teatro, i suoi ospedali, radere al suolo gran parte degli edifici.

 

Nella città in cui fino al 24 febbraio abitavano e conducevano una vita normale 430mila persone, si muore ogni giorno, a causa dei combattimenti violenti, delle esecuzioni, ma anche della fame e della sete perché non è rimasto più nulla. Qui, secondo il consiglio comunale cittadino che ieri ha scritto un post sui social, i russi non vogliono commettere gli stessi errori di Bucha. Non vogliono lasciare i segni del loro passaggio. Non vogliono cadaveri, che siano quelli dei cittadini di Mariupol uccisi o dei soldati di Putin caduti in battaglia. Si legge nel post: «I crematori mobili russi hanno iniziato a funzionare.

guerra russia ucraina

 

Dopo l'ampia pubblicità internazionale del genocidio di Bucha, i vertici della Federazione russa hanno ordinato la distruzione di qualsiasi prova di crimini del suo esercito a Mariupol». Secondo gli amministratori locali filo ucraini, a Mariupol «una settimana fa stime prudenti hanno portato il bilancio delle vittime a 5.000. Ma date le dimensioni della città, la distruzione catastrofica, la durata del blocco e la dura resistenza, decine di migliaia di civili di Mariupol potrebbero essere caduti vittime degli occupanti. Ecco perché la Russia non ha fretta di dare il via libera alla missione umanitaria turca e ad altre iniziative per salvare e completare l'evacuazione di Mariupol. Inoltre, tutti i potenziali testimoni delle atrocità degli occupanti vengono identificati ed eliminati».

 

(...)

 

 

HOSTOMEL SVANITE NEL NULLA 400 PERSONE «RAPITE O UCCISE»

Marco Evangelisti per il Messaggero

GUERRA RUSSIA UCRAINA

 

Li hanno rapiti o uccisi. O molto più probabilmente prima li hanno rapiti, poi li hanno uccisi e hanno fatto sparire i cadaveri. «Conosciamo le persone che sono state uccise, ci sono conferme, foto e registrazioni video. Ma ancora non riusciamo a trovare i cadaveri».

 

Taras Dumenko, capo dell'amministrazione militare nel villaggio di Hostomel, parla alla radio pubblica dell'Ucraina e racconta la storia di 400 dispersi.

 

Tra di loro anche bambini

Quattrocento cittadini spariti nel nulla, in un paese, a Nord di Kiev, con appena 14.000 abitanti. Dopo l'invasione, però, molti erano andati via e si calcola che ci fossero ancora 5.000 residenti a Hostomel.

 

fossa comune a bucha

Di fatto, con 400 spariti, significa che una persona su 12 non si trova, è desaparecida si direbbe in un'altra parte del pianeta. Certo, può essere che una parte sia riuscita a fuggire, ma le testimonianze raccolte, ma anche foto e video, mostrano anche altro: purtroppo l'esercito russo ha ucciso molti cittadini di Hostomel. Si tratta di una ricostruzione opera degli ucraini, vero. Ma il precedente di Bucha, dove le smentite dei russi sono state smontate da tutte le ricostruzioni indipendenti, rendono più credibile la versione di Kiev.

 

Scrive il quotidiano Ukraine Pravda citando il capo dell'amministrazione militare locale: «Sappiamo che i russi hanno rapito un uomo e un figlio e ancora non sono stati trovati. Stiamo anche cercando il corpo del capo dei vigili del fuoco dell'aeroporto di Hostomel. Le truppe russe hanno ucciso il capo del villaggio, Yuri Prilipko, e hanno ucciso Ruslan Karpenko e Ivan Zorya, i cui corpi sono stati trovati».

UCRAINA - RESTI DI UN CIVILE MASSACRATO A BUCHA

 

Come mai, a differenza di Bucha che dista appena quattro chilometri da Hostamel, qui i cadaveri non si trovano? Secondo Dumenko «i russi hanno ripulito le tracce delle loro atrocità. Alcune persone, anche bambini, sono state uccise a colpi di arma da fuoco sulle loro auto, lungo la strada, mentre se ne andavano. Più gli occupanti si sentivano al sicuro, lontani dalla prima linea, più accuratamente coprivano le loro tracce».

soldati ucraini uccidono prigionieri russisoldati ucraini uccidono prigionieri russiLE IMMAGINI SATELLITARI RILEVANO CADAVERI IN STRADA A BUCHA L 11 MARZO

 

UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHAUCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHAUCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHAucraina il massacro dei civili a bucha 12ucraina il massacro dei civili a bucha 13ucraina il massacro dei civili a bucha 8ucraina il massacro dei civili a bucha 11ucraina il massacro dei civili a bucha 14UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA

(...)

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? INNANZITUTTO L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO BLOCCA DI FATTO OGNI POSSIBILE ASSALTO DELL’ARMATA “CALTA-MELONI” AL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI – CERTO, I MANAGER DECADONO SOLO DOPO UNA SENTENZA DEFINITIVA, MA GIÀ DA ADESSO LOVAGLIO E E COMPAGNIA POTREBBERO ESSERE SOSPESI DAL CDA O DALLA VIGILANZA DI BANKITALIA - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DEI PM DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE FAVORITA DA PALAZZO CHIGI DELLA COMBRICCOLA ROMANA, SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO'') - OGGI IN BORSA MONTE PASCHI SIENA HA CHIUSO PERDENDO IL 2,12%, MEDIOBANCA -0,15% MENTRE, ALLONTANANDOSI CALTARICCONE, GENERALI GUADAGNA LO +0,47%...

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?