mascherine italia coronavirus

DAI BUS AI NEGOZI, LA MASCHERINA DIVENTA OBBLIGATORIA - PRENDENDO ATTO DELLA REALTÀ, CON UN PAESE IN AFFANNO NELLA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEI DISPOSITIVI, SI LIBERALIZZANO LE MASCHERINE: POTRANNO ESSERE INDOSSATE NON SOLO QUELLE CHIRURGICHE MA ANCHE QUELLE IN STOFFA, LAVABILI E AUTOPRODOTTE - PER QUELLE CHIRURGICHE CI SARÀ UN PREZZO MASSIMO CALMIERATO PER LEGGE, DI 50 CENTESIMI…

Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera”

vittorio sgarbi alla camera con la mascherina 2

 

A distanza di sicurezza e, quasi sempre, con la mascherina. La seconda fase, a partire dal 4 maggio, porterà a un lievissimo allentamento dell' isolamento domiciliare nel quale siamo finiti tutti ormai da settimane, ma comporterà la necessità di seguire con attenzione alcune misure di sicurezza, condizione necessaria per poter riprendere le attività lavorative (non tutte) e quelle sociali (poche) senza rischiare di precipitare nell' incubo di questi ultimi mesi.

 

È la misura principe che, insieme al distanziamento, dovrebbe minimizzare i rischi di contagio. Il presidente dell' Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, nel corso della cabina di regia tra governo, Regioni, Comuni e Province, aveva chiesto che fosse sancita l' obbligatorietà della mascherina in ogni circostanza, sia sui mezzi di trasporto che per strada.

 

GIUSEPPE CONTE CON MASCHERINA

Nel governo da giorni si sono confrontate due linee, una più aperturista e una più rigorista, che fa capo ai ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza. Alla fine, secondo il Dpcm annunciato dalla conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è passata la linea mediana: si sancisce in generale l' obbligo di indossarla nei luoghi chiusi e tutte le volte che non si riesce a rispettare almeno un metro di distanza. Inoltre, prendendo atto della realtà, con un Paese in affanno nella produzione e distribuzione dei dispositivi, si liberalizzano le mascherine: potranno essere indossate non solo quelle chirurgiche ma anche quelle in stoffa, lavabili e autoprodotte.

mascherine

 

L' uso delle mascherine dunque è fortemente consigliato in ogni circostanza. Ci saranno però alcuni casi nei quali non si potrà fare a meno delle mascherine, salvo incorrere nella violazione dell' articolo 650 del codice penale, ovvero inosservanza dei provvedimenti dell' autorità. Sui mezzi pubblici, per esempio: metropolitane, autobus, tram, treni, traghetti e aerei. In quei casi, l' ambiente chiuso e stretto rende più facile il contagio e quindi non se ne potrà fare a meno.

 

barbiere con mascherina

Dal parrucchiere e dal barbiere la mascherina dovrà essere indossata da entrambi i soggetti, il negoziante e il cliente. Mentre negli esercizi commerciali l' obbligo sarà del commesso, e del cliente soltanto nel caso che non sia possibile, a causa delle ridotte dimensioni del locale, mantenere la distanza minima necessaria: è il criterio che impone l' uso della mascherina come regola generale. Mascherine obbligatorie anche ai funerali, che saranno ripristinati ma con un numero massimo di 15 persone.

 

migranti con la mascherina

Le Regioni potranno adottare regole più stringenti di quelle nazionali. È il caso della Campania, dove la mascherina è obbligatoria per chi fa jogging, nonostante le proteste di chi pensa sia impraticabile. Il commissario Domenico Arcuri ha annunciato un accordo con due aziende che consentiranno, a regime, di produrre 25 milioni di mascherine al giorno. Quando accadrà, però, non è chiaro, e non è detto che la produzione riuscirà a stare al passo della richiesta, che sarà ingente, soprattutto nei posti di lavoro dove potrebbero esserne necessarie due al giorno.

mascherine contraffatte 5

 

Per questo si è liberalizzato l' uso di mascherine non chirurgiche. Per quelle chirurgiche ci sarà un prezzo massimo calmierato per legge, di 50 centesimi. Il premier ha anche spiegato che sarà eliminata l' Iva, battaglia vinta e rivendicata dal capogruppo di Leu alla Camera, Federico Fornaro. Dal 4 maggio ben poco tornerà come prima. Innanzitutto perché saranno ancora molte le attività bloccate, a partire da bar, ristoranti, cinema, teatri. E poi perché resterà in vigore il divieto di assembramento.

UTILIZZO DELLA MASCHERINA

 

Ma anche la necessità di mantenere le distanze. Regole diverse a seconda delle circostanze. Chi cammina all' aria aperta dovrà stare a un metro di distanza dal vicino. Stessa distanza sulle spiagge, sui mezzi di trasporto, nelle hall delle stazioni e nei gate degli aeroporti, con previsione di flussi per evitare assembramenti. In alcuni mezzi - metro e bus - si sta provvedendo a segnalare i «marker», le postazioni di sicurezza. Due metri sarà invece la distanza minima per chi fa attività motoria, in sostanza, per chi corre all' aria aperta e fa jogging.

 

MASCHERINA FFP2 E FFP3

Ancora da definire la questione dei ristoranti, dove si pensa di richiedere due metri di distanza tra un tavolo e l' altro, mentre nello stesso tavolo potrebbe essere necessaria una separazione di un metro tra le persone (salvo i familiari). Ma se ne riparlerà in vista del primo giugno, perché a oggi, ancora nulla si sa.

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…