I CALL CENTER VI ROMPONO I COGLIONI CON TELEFONATE INDESIDERATE? C’E’ UNA BUONA NOTIZIA: DA LUGLIO SCATTANO I NUOVI VINCOLI CON LO STOP AL TELEMARKETING SELVAGGIO SUI CELLULARI (MA CONTINUERETE A RICEVERE  CHIAMATE MOLESTE DALL'ESTERO) - SE I CALL CENTER IN ALBANIA SARANNO “NEUTRALIZZATI”, QUELLI CHE INTERAGISCONO CON LE UTENZE ITALIANE DA REGNO UNITO, MALTA E PAESI DELL'EST CONTINUERANNO A SFRACASSARCI I CABASISI - AI FURBETTI DEL TELEMARKETING SONO STATE INFLITTE SANZIONI PER 100 MILIONI DI EURO MA, ESSENDOCI 1400 AZIENDE CHE FATTURANO 2,8 MILIARDI L’ANNO, È COME SVUOTARE IL MARE CON UN CUCCHIAINO…

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Francesco Bisozzi per “il Messaggero”

 

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Stop al telemarketing selvaggio anche sui cellulari. Ma non alle chiamate moleste dall'estero. A luglio entrerà in funzione il nuovo Registro delle opposizioni: una versione potenziata rispetto a quella calata a terra nel 2011 e che era stata pensata per tutelare solo i numeri fissi, ma forse non sufficiente ad arginare il fenomeno degli squilli indesiderati per vendere prodotti e servizi.

 

I PALETTI

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Si è conclusa venerdì scorso la consultazione pubblica avviata dal ministero dello Sviluppo economico con gli operatori del settore, utile a stabilire tra le altre cose le modalità con cui i gestori telefonici forniranno al Registro delle opposizioni i numeri di cui dispongono: in arrivo entro luglio i decreti attuativi del Mise che renderanno operativo a tutti gli effetti lo scudo contro le telefonate pubblicitarie illecite. A meno di ritardi, si partirà il 27 luglio.

 

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Le chiamate moleste sui numeri mobili, insomma, hanno i giorni contati. Attenzione però perché la stretta non fa effetto sui call center collocati fuori dall'Italia, a eccezione di quelli albanesi.Il Garante per la privacy italiano e il suo omologo di Tirana, dove negli ultimi anni molte aziende italiane hanno spostato i centri di assistenza ai clienti, hanno siglato nel 2015 un accordo di cooperazione che prevede un'attività ispettiva congiunta per arrestare il telemarketing indesiderato. Il problema è che ci sono call center che interloquiscono con le utenze italiane anche nel Regno Unito, a Malta e nei paesi dell'Est, dove non sono attivi accordi di collaborazione e che continueranno ad operare.

 

LA PLATEA

Oggi secondo il Codacons riceviamo in media ogni settimana cinque telefonate per scopi pubblicitari non richieste. Troppe. E sono tutte molto simili tra loro.

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Squilla il telefono, numero sconosciuto. «Buongiorno, vorremmo proporle un nuovo fornitore di energia, le garantiamo sconti pazzeschi». Risposta: «No, grazie, è l'ennesima volta che mi chiamate». Clic. In Italia si contano circa 1.400 aziende di call center in outsourcing: per Assocontact fatturano 2,8 miliardi di euro l'anno. Le nuove norme arrivano al termine di un lungo percorso.

 

Risale al 2018 la legge sul nuovo Registro delle opposizioni, ma il decreto del presidente della Repubblica sul telemarketing è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale solo a fine marzo scorso. Più nel dettaglio, si stima che l'industria del telemarketing valga in totale 4 miliardi di euro annui e dia lavoro a 120mila persone. La vendita telefonica di beni e servizi smuove 40 miliardi di euro, sottolinea il Codacons.

 

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«L'imminente entrata in vigore del Registro pubblico delle opposizioni, esteso ai cellulari, ha portato a un incremento del 20% delle telefonate commerciali verso gli utenti rispetto al periodo pre-Covid», afferma l'associazione. Per il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori, Simone Baldelli, occorre sperimentare al più presto il nuovo registro e verificare i risultati che il modello scelto produrrà sul campo.

 

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Ma per intervenire sulle articolazioni estere o sui vari partner delle imprese responsabili, ha ricordato più volte il Garante per la privacy, sarà determinante la cooperazione con le Autorità europee di protezione dei dati dei Paesi interessati.

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IL TEMA Per questo il Garante per la privacy sta lavorando anche su strumenti aggiuntivi: giovedì scorso si è tenuta la prima riunione con le aziende che promuovono i propri prodotti mediante campagne di telemarketing, per arrivare alla stesura di un codice di condotta condiviso che regoli le attività di telemarketing e contrasti il fenomeno delle chiamate promozionali indesiderate.

 

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Sempre dall'Autorità di protezione dei dati fanno sapere che sono state comminate finora sanzioni per 100 milioni di euro contro i furbetti del telemarketing, grazie all'attività ispettiva e alle segnalazioni degli utenti. Le sanzioni, tuttavia, hanno ridotto solo in parte il volume delle segnalazioni all'Autorità, che rimane ancora significativo.Con il nuovo registro ci si potrà opporre al trattamento dei propri dati, per chiamate e invio di materiale pubblicitario per posta, non solo per i numeri fissi ma anche per quelli mobili. L'iscrizione all'elenco anti-spam sarà gratuito e a tempo indeterminato. Gli utenti potranno procedere quando lo vorranno alla revoca alla opposizione nei riguardi di uno o più operatori.

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