vladimir putin fsb servizi segreti russia

CHE VI ASPETTAVATE DA UN EX SPIA DEL KGB? - PUTIN HA FATTO DEI SERVIZI SEGRETI UNO DEI PILASTRI DEL SUO POTERE: FANNO CAPO AL CREMLINO E AL POTENTE NIKOLAI PATRUSHEV, EX NUMERO UNO DEL FSB E DAL 2008 SEGRETARIO DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELLA FEDERAZIONE. SOTTO LA SUA GUIDA CI SONO CINQUE APPARATI PER UN TOTALE DI ALMENO UN MILIONE DI UOMINI: OLTRE ALLE TRE AGENZIE DI SICUREZZA PIÙ NOTE (SVR, FSB E GRU), CI SONO L’FSO, SERVIZIO DI PROTEZIONE FEDERALE E…

Angelo Allegri per "il Giornale"

 

putin kgb

Mosca, fine 1999: Vladimir Putin, da qualche mese premier, è ospite di un ricevimento alla Lubyanka, storica sede dei servizi segreti russi. Si festeggia la fondazione della Cheka, la polizia bolscevica. L' uomo destinato di lì a pochi giorni a sostituire Eltsin alla presidenza e a rimanere per decenni alla guida del Cremlino, è perfettamente a suo agio tra gli ex colleghi e prende la parola per il brindisi ufficiale: «Cari compagni, voglio subito riferirvi che il gruppo di agenti infiltrati nel governo ha svolto con successo la prima parte della sua missione».

 

vladimir putin 2

Una risata generale accoglie la boutade. È uno scherzo, ma non troppo, dice Mark Galeotti, professore e ricercatore britannico, massimo esperto di servizi di sicurezza russi. Al di là (...) (...) del suo passato di agente (e «non esistono ex agenti» è una frase che gli viene, forse a torto, attribuita) Putin ha fatto dei servizi uno dei pilastri del suo potere. Calibrando poteri e rivalità, competenze e attribuzioni, ha dato loro perfino più potere che in epoca sovietica.

 

PCUS ADDIO In quel periodo a tenere sotto controllo i servizi erano le varie articolazioni del partito comunista e ogni reparto aveva il suo commissario politico, la cui rete disegnava una linea di comando alternativa. Oggi il comando è uno solo e fa capo direttamente al Cremlino, a Putin e al potente Nikolai Patrushev, pietroburghese, ex numero uno del Fsb (ex Kgb) e dal 2008 segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione.

 

vladimir putin nikolai patrushev

Del potere e del ruolo degli uomini della sicurezza Patrushev è il teorizzatore. In un discorso di qualche anno fa diventato poi famoso descrisse gli agenti come la «nuova nobiltà» destinata a guidare la Russia (l' espressione è poi diventata anche il titolo di un libro di Andrei Soldatov, uno dei maggiori esperti del tema). Sotto la sua guida il mondo dei «siloviki» (letteralmente: uomini della forza) ha assunto la struttura attuale: cinque apparati principali, per un totale di almeno un milione di uomini.

 

vladimir putin 5

Tra queste strutture l' ultima nata è stata di recente anche tra le più impegnate: è la Guardia nazionale, conosciuta come Rosgvardia. Putin l' ha creata e disegnata di suo pugno nel 2016, riunendo in una sola istituzione le truppe del ministero dell' Interno nonché reparti speciali e anti-sommossa come Omon e Sobr: poco meno di 400mila uomini (quattro volte gli effettivi dei Carabinieri italiani) che hanno guidato la repressione delle recenti proteste legate al ritorno in patria di Alexei Navalny.

Ma l' attività di questo servizio di sicurezza è più ampia: al corpo appartengono anche un' unità per le attività cibernetiche e reparti, come la Divisione Dzerzinskij, che schierano in campo perfino cannoni e carri armati.

 

putin fsb

Rosgvardia è considerata la vera e propria guardia pretoriana di Putin, che a comandarla ha voluto un «duro» che è anche un fedelissimo, Viktor Zolotov, sua guardia del corpo personale sin dai tempi in cui era vice sindaco di San Pietroburgo. Zolotov, che evidentemente ama i simboli, ha acquisito dallo Stato scegliendola come residenza di famiglia, la grandiosa dacia-palazzo nei dintorni di Mosca in cui hanno vissuto Felix Dzerzinskij, il già citato fondatore della Cheka, e Anastas Mikoyan, politico tra i protagonisti dell' era staliniana.

 

vladimir putin 4

L' altra agenzia di sicurezza poco conosciuta in Occidente è il cosiddetto Fso, Servizio di protezione federale: gestisce, come il nono direttorato del Kgb ai tempi dell' Unione Sovietica, comunicazioni e sicurezza delle residenze ufficiali e degli uomini dell' élite di potere. Proprio questa caratteristica ne fa un formidabile centro di informazioni e pettegolezzi su abitudini e vizi dell' establishment. Non è un caso che Putin inizi la sua giornata lavorativa leggendo il rapporto quotidiano scritto dal Fso (è contenuto in una valigetta di cuoio insieme a quelli di Fsb e Gru).

Secondo alcune indiscrezioni, l' inquilino del Cremlino, sempre attento a utilizzare le ambizioni dei diversi apparati della sicurezza come uno strumento di controllo incrociato, ha di recente ampliato i suoi compiti nel campo dell' intelligence, che si aggiungono a un altro incarico delicato da sempre affidato al Fso, la custodia della valigetta con i codici nucleari.

 

kgb

TUTTI FANNO TUTTO Le altre tre agenzie di sicurezza sono più note: Svr, Fsb e Gru. L' Svr (Sluzba vnesnej razvedki, «Servizio di intelligence internazionale») è il classico servizio di spionaggio estero simile alla Cia o al MI6 britannico. Qualche anno fa fece rumore la scoperta da parte degli americani di una rete di spie inserite dallo Svr ad alto livello nell' establishment Usa.

 

La più nota tra loro, Anna Chapman, venne scambiata con Serghey Skripal, doppio agente al servizio dell' Occidente, scoperto e condannato in Russia e poi oggetto di un tentativo di avvelenamento al novichok quando era esule in Inghilterra.

 

vladimir putin 7

Con un esempio di quelle duplicazioni su cui si regge il sistema russo, i compiti dell' Svr si sovrappongono almeno in parte con quelli del Gru (servizi di sicurezza delle Forze armate): l' Svr si occupa per esempio anche di spionaggio scientifico, tecnologico e industriale, materia contigua a quella coperta dallo spionaggio militare. Del Svr fa parte anche una delle unità più segrete, la cosiddetta Zaslon, la cui esistenza è stata più volte smentita (salvo poi essere incongruamente confermata in altre occasioni).

vladimir putin 6

Si tratta di un reparto speciale di 300/400 uomini super addestrati e super armati: come i loro colleghi delle più famose unità Alpha e Vympel, gestite dal Fsb, sono in grado di affrontare le missioni più pericolose e delicate. Secondo una serie di indiscrezioni convergenti agli uomini della Zaslon è stata affidata la sicurezza della famiglia Assad nei giorni in cui la continuità del loro dominio autocratico sulla Siria sembrava messa in discussione.

 

«HACKERARE» È IL MIO MESTIERE Il cuore del potere repressivo del Cremlino resta però come ovvio l' Fsb, erede, sia come dimensioni (circa 400mila effettivi) sia come ampiezza di compiti, del vecchio Kgb.

vladimir putin 1

Spazia dalla repressione interna (sono suoi uomini quelli che hanno tentato di avvelenare l' oppositore Alexei Navalny), all' intervento sul campo nella guerra in Ucraina, fino alla disinformazione e ai tentativi di hackeraggio di governi e istituzioni internazionali. Se si eccettua la repressione dell' opposizione interna molte di queste cose le fa anche il Gru (Glavnoe razvedyvatel' noe upravlenie, direttorato principale per l' informazione), che ufficialmente dipende dallo Stato Maggiore delle Forze armate, ma che poi, per le operazioni più a rischio prende direttamente ordini dal Cremlino.

 

rosgvardia

Erano ufficiali del Gru gli uomini che hanno assoldato l' ufficiale della Marina arrestato poche settimane fa a Roma. Network ancora più estesi gestiti sempre dal Gru sono stati scoperti di recente in Repubblica Ceca e Bulgaria.

 

Condotto (in maniera più che malaccorta) da ufficiali del Gru è stato il già citato avvelenamento dell' ex agente del servizio Serghey Skripal.

Le glorie più recenti per gli agenti segreti che fanno capo alle Forze armate vengono però dalla tecnologia.

 

fsb 1

Da anni gli uomini del Gru e i confratelli del Fsb si sono lanciati nel campo della guerra cibernetica, stringendo accordi con le migliori università e i migliori licei del Paese specializzati in campo matematico e informatico. Nel 2017 il ministro della Difesa Serghey Shoigu si vantava di fronte alla Duma di poter schierare «truppe informative molto più efficaci e potenti di quelle della vecchia contro-propaganda». Gli attacchi cyber di gruppi come Apt28 Fancy Bear e Apt28 Cozy Bear (il primo fa capo al Gru, il secondo al Fsb) hanno seminato il panico in mezzo mondo.

vladimir putin 1

 

Poi, certo, a volte anche nelle unità più sofisticate si respira un' aria di trascuratezza da vecchia Unione Sovietica. Dopo l' avvelenamento del «traditore» Skripal i giornalisti internazionali che indagavano sulla vicenda furono aiutati da una scoperta imprevista: ben 305 ufficiali del Gru sospettati di attività illegali all' estero utilizzavano altrettante vetture registrate a un unico indirizzo: la sede dell' unità per la guerra cibernetica del servizio segreto. Un' ingenuità quasi da dilettanti.

vladimir putin 3servizi segreti russi gru 1vladimir putin gru 1servizi segreti russi gru 2vladimir putin gru 2vladimir putin gru 2ruslan tabarov e nicolaj popa 1vladimir putin al concerto per i servizi segreti russivladimir putin donald trump

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."