carlo mosca 2

CHI ERA DAVVERO IL DOTTOR MOSCA? IL PRIMARIO DEL PRONTO SOCCORSO DI MONTICHIARI CHE LOTTAVA PER CERCARE DI SALVARE PIU’ VITE POSSIBILI E’ STATO ARRESTATO CON L’ACCUSA DI AVER UCCISO 2 PAZIENTI MALATI DI COVID PER LIBERARE I LETTI – UN INFERMIERE: “HO AVUTO UNA DISCUSSIONE CON IL DOTTORE PERCHÉ MI HA FATTO CAPIRE CHE VOLEVA ACCOMPAGNARE UN MALATO AL DECESSO” - I PRIMI MESI DI PANDEMIA HANNO SPEZZATO I NERVI DI MOSCA: “IL FISCHIO DELL'OSSIGENO LO SENTO ANCORA ADESSO…”

C.Gu. per "il Messaggero"

 

carlo mosca

Chi era davvero il dottor Carlo Mosca? Dipende dal periodo. Un medico competente e una persona premurosa, si legge nella sezione Opinione dei pazienti dell' ospedale di Montichiari di qualche anno fa. C'è la degente che, ingessata per una frattura, esprime la sua gratitudine: «Un sentito ringraziamento al dott. Carlo Mosca per l' assistenza, la sua gentilezza umana e il suo tatto che mi hanno rincuorata».

 

La vita professionale del dottore procedeva bene. Originario di Cremona, Mosca era approdato agli Spedali di Brescia prima come studente e poi come medico, lavorando da subito in pronto soccorso. Dopo un passaggio a Mantova, nel 2017 è entrato all' ospedale di Montichiari e assunto nel 2018. Ma è arrivato il Covid ed è cambiato tutto.

 

Mosca e i colleghi si sono trovati ad affrontare un' ondata inimmaginabile. La struttura, scrive il gip nell' ordinanza, «era sotto l' assedio della pandemia, tutto scarseggiava, dalle maschere e i caschi per l' ossigeno, ai macchinari più sofisticati per mantenere in vita i pazienti». Il primario e la sua equipe diventano gli angeli della prima ondata, gestiscono quasi 600 pazienti Covid.

 

montichiari pronto soccorso

E lui, in un' intervista al Corriere della sera, raccontava che ogni giorno era una battaglia «per cercare di salvare più vite possibili». Così, tra turni saltati e videochiamate alla figlia di sette anni che gli chiede «papà, quando torni a casa?», si giunge a marzo. Il dottore perde la testa, il primo a rivelare l' abisso è un infermiere che lo denuncia e fa partire l' inchiesta.

 

Riferisce di una telefonata di Mosca che gli ordina di somministrare a un paziente in serie difficoltà respiratorie due fiale di succinilcolina, ma lui si rifiuta e altrettanto fa il medico di turno la notte tra il 18 e il 19 marzo: senza intubazione, il malato sarebbe morto soffocato. A questi episodi ne seguono altri, fino ai quattro letali su cui indaga la procura che ha disposto la riesumazione delle salme: uno il 20 marzo, un altro il giorno successivo, due decessi il 22 marzo.

 

carlo mosca

Per il giudice, «Mosca non poteva non sapere, in forza della sua specializzazione e delle sue competenze, che né il propofol né, a maggior ragione, la succinilcolina erano contemplati dai protocolli di sedazione in materia di terapia del dolore».

 

A questo punto la trasformazione del medico è completa: il compassionevole dottor Mosca entra in aperto conflitto con gli infermieri che si rifiutano di somministrare i farmaci, litigano con lui, «sono in disaccordo con i suoi disinvolti metodi» e lui fa da sé.

 

La mattina del 23 marzo, giorno successivo alla morte di Paletti, un infermiere scatta la foto di due fiale vuote di porpofol e succinilcolina nel cestino dei rifiuti speciali e quella notte nessun paziente è stato intubato: «Deve dedursene che si trattasse proprio dei resti dei preparati iniettati a Paletti, deceduto poche ore prima», rileva il giudice.

 

La situazione in reparto è fuori controllo. Riferisce un altro operatore sanitario: «Ho avuto una discussione con il dottor Mosca perché mi ha fatto capire che voleva accompagnare un malato al decesso». Ormai in ospedale è Mosca contro tutti. Quando scattano le convocazioni degli infermieri da parte dei carabinieri il primario si attiva per scoprire dove puntano le indagini, «avvicina membri del personale per concordare una versione di comodo della vicenda, istigandoli a dichiarare il falso». Una delle motivazioni delle esigenze cautelari è l' inquinamento probatorio, «vi è il concreto pericolo che induca gli infermieri e gli operatori sanitari a lui subordinati a ritrattare o a nascondere ulteriori particolari rilevanti ai fini dell' indagine».

montichiari pronto soccorso

 

E poi c' è concreto il rischio di reiterazione del reato. I primi mesi di pandemia hanno spezzato i nervi di Mosca. «A casa avevo una bambina di sette anni che il distacco l' ha sofferto. Nelle telefonate ha raccontato stanchezza e ansia emergevano, all' inizio c' erano anche degli sfoghi».

 

Il pensiero era sempre «all' ospedale, ai pazienti, al da farsi», tanto che al ritorno a casa a emergenza passata aveva spiegato che gli ronzava ancora nella testa il fischio dell' ossigeno delle tubazioni dei pazienti in terapia intensiva: «Lo sento ancora anche adesso che è tutto spento».

 

Con la seconda ondata in atto, l' equilibrio precario di Mosca era sul punto di spezzarsi di nuovo. Dalle ultime intercettazioni emerge infatti il ritratto del primario «come quello di un soggetto in preda a un forte stress, originato anche dal dover fronteggiare nuovamente il crescente afflusso di casi di Covid».

Ultimi Dagoreport

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?