IL CHIAGNI E FOTTI DEI DATORI DI LAVORO COL BRACCINO CORTO - ENNESIMO BAGNO DI LACRIME DI UN IMPRENDITORE CHE NON TROVA DIPENDENTI PER "COLPA" DEL REDDITO DI CITTADINANZA - A NAPOLI IL TITOLARE DI UN BAR SI LAMENTA (E I GIORNALI GLI DANNO PURE SPAZIO) PERCHÈ NON TROVA LAVORATORI A 800 EURO AL MESE PER TURNI DA 7 FINO A 10 ORE - PROVASSE AD AUMENTARE LA PAGA DA FAME... - AVVISO AI NAVIGATI: FACILE FARE L'IMPRENDITORE CON DIPENDENTI SCHIAVIZZATI A QUATTRO SPICCIOLI...

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Da https://www.ilgazzettino.it

 

DANILO VOLPE DANILO VOLPE

A Napoli, città con il 24,2% di disoccupati (dati Istat 2018) trovare un barista può rappresentare un'impresa. Danilo Volpe, titolare di un locale in città, ne sa qualcosa. La sua storia, raccontata sul quotidiano Il Mattino, parte da un annuncio scritto sul profilo Facebook: "AAA barista cercasi". Nessuna risposta. «Negli ultimi cinque mesi si sono licenziate tre persone, due solo nell'ultima settimana - commenta al Mattino il signor Volpe - «Cambiare posto di lavoro è possibile, ma tanti licenziamenti in un'azienda che è sul mercato da trenta anni, non erano mai capitati». Il motivo? Una risposta ufficiale non c'è, ma il titolare del bar sospetta che il reddito di cittadinanza c'entri qualcosa.

 

Dopo che nessuno ha risposto al sup annuncio sui social, Volpe ha utilizzato anche dei siti specializzati. «Ho mandato molte mail, ho ricevuto poche risposte. Molti hanno rinviato, qualcuno è venuto. Contemporaneamente ho fatto correre la voce tra le mie conoscenze». Risultato? «Sono riuscito a svolgere sette colloqui, non ho assunto nessuno. Molti hanno detto che non vale la pena di lavorare per 800 euro al mese». Nessuno gli ha parlato esplicitamente del sussidio di disoccupazione ma il fatto che l'anno scorso di questi tempi trovare un rimpiazzo era una questione di pochi giorni lo fa sospettare.

DANILO VOLPE DANILO VOLPE

 

Il compenso previsto è di 800 euro per lavorare dalle 6,30 alle 16,30 o dalle 14,30 alle 20,30. «Nel nostro mestiere, si sa, contano molto le mance. Calcolando anche quelle si arriva anche a 1200 euro al mese. Più o meno la stessa cifra che guadagno io come titolare. Ma forse, se c'è la possibilità di intascare un po' di meno senza lavorare, qualcuno ha la tentazione di lasciar perdere». Di alzare il salario non se ne parla, Volpe sottolinea che questo significherebbe aumentare i prezzi e far perdere a Napoli la fama di città dove la vita costa di meno.  Soluzione? Per adesso i titolari e l'unico barista rimasto fanno i doppi turni ogni giorno.

 

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