adolf hitler uunona

CHIAMAMI COL TUO NOME – IL TRISTE DESTINO DI CHI, PER UN'OMONIMIA CON UN PERSONAGGIO FAMOSO, SI RITROVA UN NOME CHE E' UN MACIGNO – SU FACEBOOK C’È L’AVVOCATO MARK ZUCKERBERG, CACCIATO DAL SOCIAL PER FURTO DI IDENTITÀ. PER NON PARLARE DELL’INGEGNERE SADDAM HUSSEIN, CHE NON RIESCE A TROVARE UN LAVORO. A NEW YORK HA FATTO SCALPORE L'OMICIDIO DI UNA ARETHA FRANKLYN, ASSASSINATA DAL FIGLIO DENZEL WASHINGTON. E C’ERA UN GIULIO ANDREOTTI CHE CAMBIÒ NOME PER…

Massimo M. Veronese per “il Giornale”

 

William Shakespeare vaccinato a Coventry contro il Covid-19

L'importante, si diceva una volta, è farsi un nome. Importante, conosciuto, altisonante. Ma se il «nome», complice l' anagrafe e mamma e papà con un discutibile senso dell' umorismo, te lo ritrovi appiccicato addosso appena nato non sempre devi considerarlo una scorciatoia per il successo. Più spesso è una montagna da scalare specie se il tuo omonimo, come il marchese del Grillo, è «io so' io e voi non siete un cappio». Se hai talenti di tuo è peggio: difficile diventare qualcuno se lo sei già per interposta persona, essere te stesso se sei per sempre un altro.

 

ADOLF HITLER UUNONA

L'ultimo caso è quello di Adolf Hitler, o meglio Adolf Hitler Uunona, 54 anni, paladino dei diritti civili e della lotta contro l' apartheid, eletto a furor di popolo nel collegio di Ompundjsa nel nord della Namibia. La colpa di quel nome, dice, è di papà «che non aveva capito bene chi fosse il Führer». Giura: «Tranquilli, io non voglio sottomettere il mondo». Meglio è andata all' ultrasettantenne sindaco giapponese di Yamato diventato popolarissimo perché si chiama Joe Biden. O meglio lui si chiamerebbe Yukawa Umema ma, spiegano i linguisti, il suo nome in caratteri kanij giapponesi si pronuncia «Jo Baiden», ed è per questo che centinaia di telegrammi ironici di congratulazioni per aver battuto Trump sono arrivati anche lui.

 

saddam hussein

Sui giornali è finito anche William Shakespeare detto Bill, 81enne di Coventry, ospite di un ospizio e primo vaccinato contro il Covid del Regno Unito. Ma ha fatto un certo scalpore a New York l' omicidio di Aretha Franklyn. L' assassino, subito catturato, si chiama Denzel Washington ed è suo figlio.

 

Basta scorrere la cronaca per scoprire come avere il nome di un altro sia spesso una condanna. Mark Zuckerberg, avvocato, omonimo del fondatore di Facebook è stato espulso da Facebook medesima per furto di identità. Inutile far presente che lui è veramente Mark Zuckerberg. Niente in confronto a Saddam Hussein, ingegnere indiano, che non trova lavoro, giura, per colpa più del suo nome che del suo curriculum. Un lavoro di prestigio invece l' hanno meritato Ficarra e Picone che non sono solo una coppia comica ma anche il questore e il vicequestore di Salerno.

MARK ZUCKERBERG BY OSHO

Il nome gioca brutti scherzi.

Bruno Conti, bagarino e truffatore, vendeva tessere della Roma fasulle da tribuna vip; Edmondo De Amicis, ladruncolo milanese, fu beccato a rubare libri a una biblioteca di Porta Venezia e la mente di una clamorosa rapina da un miliardo ai tempi della lira alle Poste di Palermo era un impiegato delle stesse poste ma con un nome che avrebbe dovuto mettere in allarme: Salvatore Giuliano.

 

Giulio Andreotti, «vetturiere» dell' hotel Bristol Bernini di Roma per anni ha ricevuto telefonate piene di insulti e richieste di favori da chi era convinto fosse l' onorevole. La cosa buona è che tutte le volte che cercava posto in treno o in albergo glielo rimediavano subito. Decise comunque di cambiare nome sull' elenco telefonico in Andreotti Giulio Cesare. Da imperatore non lo cercò più nessuno. A chiamarsi Salvatore Riina erano una marea: impiegati, geometri, ragionieri, pensionati, tutti incensurati. Uno, bancario, pure lui di Corleone, raccontava che in viaggio di nozze ai Caraibi il portiere dell' albergo strabuzzò gli occhi al nome.

riina

 

«He' s the Godfather of Corleone» sussurrò ai colleghi. E tutti si misero a disposizione.

Quando Edson Arantes do Nascimento, il vero nome di Pelé, venne annunciato qualche anno fa in arrivo all' aeroporto di Ginevra per partecipare a una conferenza sul calcio andarono ad accoglierlo giornalisti, fotografi e tifosi.

andreotti

 

Peccato fosse solo un anonimo funzionario del ministero dello Sport brasiliano. Il più divertente resta comunque Paolo Rossi, il cabarettista omonimo del Pablito del calcio. Quando esibiva i documenti ai controlli di polizia lo guardavano attenti e gli chiedevano: «Paolo Rossi fratello?».

riina con carlo alberto dalla chiesapaolo rossi foto di baccoPAOLO ROSSIpaolo rossi 1paolo rossitoto riina con carlo alberto dalla chiesa

camera ardente di aretha franklin 2denzel washington 4ARETHA FRANKLIN IN TUTAARETHA FRANKLIN MANGIA

bruno conti

Ultimi Dagoreport

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?