IL CODICE D'ONORE DEI TASSISTI: TACI O FINISCI MALE – PARLA ROBERTO MANTOVANI, NOTO COME “RED SOX”, IL TASSISTA DI BOLOGNA MINACCIATO PER AVER DENUNCIATO I COLLEGHI “NO POS”, CHE PRETENDONO IL CONTANTE PER EVADERE IL FISCO: “MI HANNO SPUTATO IN FACCIA. DOPO IL TAGLIO DELLE GOMME LA POLIZIA MI HA AVVERTITO: LA PROSSIMA VOLTA SARANNO BOTTE” – “SONO DISTANTE DALLE POLITICHE DI DIFESA DELLA CATEGORIA ANCORATE AL SECOLO SCORSO. I SINDACATI DEI TASSISTI NON VOGLIONO TRATTARE SU NULLA...”

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Gabriele Romagnoli per “la Repubblica”

 

IL TASSISTA RED SOX - ROBERTO MANTOVANI IL TASSISTA RED SOX - ROBERTO MANTOVANI

Incappare in un tassista di notte con la tendenza ad andare contromano può essere rischioso. Di certo lo è per lui. Roberto Mantovani è ormai noto non solo a Bologna, dove lavora, ma in tutta Italia. Più come Red Sox, soprannome derivante dalla squadra di baseball per cui tifa.

 

Ha cominciato denunciando su Twitter le malefatte dei colleghi “no pos”, che pretendono il contante per evadere il fisco, poi pubblicando i propri incassi, svelando segreti di categoria e ricevendo per questo minacce, sputi, tagli alle gomme e l’isolamento, fino all’esclusione dalla cooperativa. Per risposta, ora pubblica Tassista di notte (Garzanti) il libro che contiene le sue avventure, ma soprattutto le sue accuse.

 

roberto mantovani alias red sox tassista minacciato a bologna 4 roberto mantovani alias red sox tassista minacciato a bologna 4

Prima domanda, retorica: ha aderito allo sciopero nazionale di martedì scorso?

«Certo che no, perché sono distante dalle loro politiche di difesa della categoria ancorate al secolo scorso: un puro sistema di protezione».

 

 

Di che cosa?

«Dello status quo».

 

Quindi è favorevole a concedere nuove licenze?

«Il punto è come farlo senza azzerare il valore delle licenze esistenti, che sono state pagate. Da me, ad esempio: 240mila euro. Occorre stabilire il prezzo a cui restituirle. Bisognerebbe trovare un accordo, ma non lo vogliono».

 

roberto mantovani alias red sox tassista minacciato a bologna 5 roberto mantovani alias red sox tassista minacciato a bologna 5

Chi?

«Le sigle sindacali».

 

Che sono molte, almeno una dozzina nella manifestazione romana, per quanti tassisti?

«La cifra esatta non si sa: diciamo trentamila».

 

Non tanti, per l’influenza che esercitano…

«Poi ci sono i familiari, gli amici. E il potere psicologico: siamo sulla strada, a contatto. Diffondiamo opinioni. Se ogni giorno diamo venti passaggi e raccontiamo la stessa storia o la stessa visione delle cose, moltiplicato trentamila è una bella propaganda». […]

 

roberto mantovani alias red sox tassista minacciato a bologna 2 roberto mantovani alias red sox tassista minacciato a bologna 2

«[…] comunque il tassista ha potere».

 

Sarà per questo che il ministro Salvini, di solito duro con gli scioperi si è limitato a “sperare” che questo non arrecasse disguidi?

«Ma li ha arrecati, e tanti. Sa quanti turisti hanno perso il treno o l’aereo? Ma il ministro non voleva altre critiche dopo quelle ricevute per aver allargato del dieci per cento le licenze».

 

Lei fa il tassista da otto anni e ha capito quello che non hanno sistemato in trenta?

«Non è così difficile. Bisognerebbe smetterla di dire no a qualsiasi intervento, ma evitare l’estremismo del “liberi tutti”. Trattare, anche con Uber, alla luce del sole, senza appelli populisti. Se abbiamo causato odio è colpa nostra».

 

Lo sa di essere diviso, di passare dal “noi tassisti” a “loro”?

«Sì. Amo il lavoro, meno come viene fatto».

 

sciopero dei tassisti a roma sciopero dei tassisti a roma

Tutte le magagne che denuncia, quando sul taxi saliva da passeggero non le aveva intuite?

«Molte le ho capite dopo, soprattutto questo egoismo da pazzi».

 

Perché non rivende la licenza e fa altro?

«Me lo dicono in molti. E mi danno un motivo in più per continuare. È un mestiere magnifico. C’è l’emozione del primo cliente, la notte, che è come la prima pagina di un romanzo e determina le successive».

 

IL TASSISTA RED SOX - ROBERTO MANTOVANI IL TASSISTA RED SOX - ROBERTO MANTOVANI

Poi però c’è da stare al posteggio: stessa allegria?

«Mi aspettavo chiacchierate tra colleghi e invece mi tocca stare chiuso in macchina. Nessun rapporto. Adesso però si sono passati parola e almeno mi lasciano stare».

 

L’uscita del libro non aiuterà…

«A Bologna, peggio di così. Nelle altre città vorrà dire che se prendo il taxi mi camufferò».

 

Visto che è trasparente sugli incassi, quanto ha ricevuto di anticipo?

«Un euro per copia, presumendone diecimila. Lordi».

 

sciopero dei tassisti a roma sciopero dei tassisti a roma

Ha anticipato anche la risalita delle ostilità? Fatte le debite proporzioni, ha mai visto Serpico?

«Ho messo tutto in conto. Mi sveglio come voglio essere. Sono un miracolato, sopravvissuto a un cancro. So incassare senza reagire. Mi hanno sputato in faccia, mi sono asciugato. Dopo il taglio delle gomme in questura mi hanno avvertito: la prossima volta saranno botte. Ma se prendo un pugno, ho vinto io».

 

Quindi, provoca?

«No, dico la verità, non so trattenermi».

 

sciopero dei tassisti a roma sciopero dei tassisti a roma

La sua campagna contro i No Pos ha avuto effetti?

«A Bologna sì. E mi dicono che in tutta Italia le carte di credito sono più accettate».

 

Però la sua cooperativa, la Cotabo, l’ha espulsa…

«Me l’aspettavo. Già c’era stata una raccolta di firme contro di me, ma occorreva un provvedimento dall’alto ed è arrivato. Mi hanno accusato di diffamare, non essere consociativo, non remare dalla stessa parte».

 

Contromano si dichiara anche nel sottotitolo del libro. Quanto le costa fare l’indipendente?

«Più di metà degli incassi. Dopo ogni corsa devo tornare al posteggio e aspettare».

 

[…]

 

IL TASSISTA RED SOX - ROBERTO MANTOVANI IL TASSISTA RED SOX - ROBERTO MANTOVANI

A casa tutti bene? Tutti sereni per questa sua esposizione?

«I miei figli erano preoccupati, trovare escrementi nella cassetta della posta non è piacevole. Ora vivo solo, con due gatte. Essere solo mi rende più libero».

 

Il cliente ha sempre ragione?

«Non sempre, ma bisogna cercare di evitare le controversie».

 

Anche quando chiede ricevute in bianco o blocchetti intonsi?

«Io non li dò mai, ma li chiedono: dipendenti in trasferta, politici. Categorie in nota spese, insomma. Pagare in contanti e avere la ricevuta in bianco è un do ut des». […]

roberto mantovani alias red sox tassista minacciato a bologna 1 roberto mantovani alias red sox tassista minacciato a bologna 1 il segretario dei Radicali Italiani Matteo Hallissey aggredito dai tassisti il segretario dei Radicali Italiani Matteo Hallissey aggredito dai tassisti

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FEDEZ E FABIO MARIA DAMATO OUT: MISSIONE COMPIUTA PER MARINA DI GUARDO! LA MAMMA DI CHIARA FERRAGNI IN QUESTI MESI HA RIPETUTO A CHIUNQUE CHE IL PANDORO-GATE E LE SUE CONSEGUENZE ERANO TUTTA COLPA DI FABIO MARIA D’AMATO E DI FEDEZ. LA SIGNORA AGGIUNGEVA SOVENTE, CON IMBARAZZO DEGLI ASTANTI, CHE CHIARA AVREBBE DOVUTO SUBITO DIVORZIARE. E COSÌ SARÀ – D’ALTRONDE, CHIARA HA DATO DA VIVERE A TUTTA LA FAMIGLIA MATRIARCALE: DALL’IMPROVVISATA SCRITTRICE MARINA ALLE SORELLE INFLUENCER DI SECONDA FASCIA. DI COSA VIVREBBERO SE LA STELLA DI FAMIGLIA SMETTESSE DI BRILLARE?

DOVE ABBIAMO GIÀ VISTO LA VERSIONE SPECIALE DELLA FIAT 500 CON CUI GIORGIA MELONI È ARRIVATA SUL PRATO DI BORGO EGNAZIA? È UN MODELLO SPECIALE REALIZZATO DA LAPO ELKANN E BRANDIZZATO “GARAGE ITALIA”. LA PREMIER L’HA USATA MA HA RIMOSSO IL MARCHIO FIAT – A BORDO, INSIEME ALLA DUCETTA, L’INSEPARABILE PATRIZIA SCURTI E IL DI LEI MARITO, NONCHÉ CAPOSCORTA DELLA PREMIER – IL POST DI LAPO: “È UN PIACERE VEDERE IL NOSTRO PRIMO MINISTRO SULLA FIAT 500 SPIAGGINA GARAGE ITALIA DA ME CREATA...”

SCURTI, LA SCORTA DI GIORGIA - SEMPRE "A PROTEZIONE" DELLA MELONI, PATRIZIA SCURTI GIGANTEGGIA PERSINO AL G7 DOVE È...ADDETTA AL PENNARELLO - LA SEGRETARIA PERSONALE DELLA DUCETTA (LE DUE SI ASSOMIGLIANO SEMPRE DI PIU' NEI LINEAMENTI E NEL LOOK) ERA L’UNICA VICINA AL PALCO: AVEVA L'INGRATO COMPITO DI FAR FIRMARE A BIDEN & FRIENDS IL LOGO DEL SUMMIT - IL SOLO CHE LE HA RIVOLTO UN SALUTO, E NON L'HA SCAMBIATA PER UNA HOSTESS, È STATO QUEL GAGA'-COCCODE' DI EMMANUEL MACRON, E LEI HA RICAMBIATO GONGOLANDO – IL SELFIE DELLA DUCETTA CON I FOTOGRAFI: “VI TAGGO TUTTI E FAMO IL POST PIU'…” - VIDEO

LA SORA GIORGIA DOVRÀ FARE PIPPA: SULL'ABORTO MACRON E BIDEN NON HANNO INTENZIONE DI FARE PASSI INDIETRO. IL TOYBOY DELL'ELISEO HA INSERITO IL DIRITTO ALL'INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA IN COSTITUZIONE, E "SLEEPY JOE" SI GIOCA LA RIELEZIONE CON IL VOTO DELLE DONNE - IL PASTROCCHIO DELLA SHERPA BELLONI, CHE HA FATTO SCOMPARIRE DALLA BOZZA DELLA DICHIARAZIONE FINALE DEL G7 LA PAROLA "ABORTO", FACENDO UN PASSO INDIETRO RISPETTO AL SUMMIT DEL 2023 IN GIAPPONE, È DIVENTATO UN CASO DIPLOMATICO - FONTI ITALIANE PARLANO DI “UN DISPETTO COSTRUITO AD ARTE DA PARIGI ”