COME SI RICICLANO GLI EX POLITICI - GIANCARLO PITTELLI, EX SENATORE DI FORZA ITALIA, È STATO ARRESTATO PER CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA NELL’INCHIESTA SULLA ‘NDRANGHETA E I RIFIUTI SPECIALI: È CONSIDERATO IL “FACCENDIERE DI RIFERIMENTO” DELLA COSCA PIROMALLI DI GIOIA TAURO - L’INTERCETTAZIONE NEL CASO DAVID ROSSI: SECONDO “LE IENE” QUANDO FU ARRESTATO LA PRIMA VOLTA NEL SUO STUDIO C’ERA L’EX CAPO DI MPS GIUSEPPE MUSSARI…

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1 - L’INTERCETTAZIONE AMBIENTALE DELL’EX PARLAMENTARE DI "FORZA ITALIA" GIANCARLO PITTELLI SUL CASO DAVID ROSSI: “SE RIAPRONO LE INDAGINI SUCCEDERÀ UN CASINO GROSSO. SE SI SA CHI L’HA AMMAZZATO...” - PITTELLI È STATO RINVIATO A GIUDIZIO IN UN PROCESSO PER ‘NDRANGHETA. SECONDO "LE IENE" IL GIORNO DEL SUO ARRESTO NEL SUO STUDIO C’ERA ANCHE L’AVVOCATO GIUSEPPE MUSSARI, EX CAPO DI ROSSI - DOMANI LA COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA ASCOLTERÀ I DUE GIORNALISTI… - VIDEO

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-david-rossi-non-si-suicidato-rossi-stato-285989.htm

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2 - 'NDRANGHETA E RIFIUTI, ARRESTATO L'EX SENATORE AZZURRO PITTELLI

Carlo Macrì per il "Corriere della Sera"

 

Da ex senatore di Forza Italia a «postino» delle cosche. Giancarlo Pittelli, avvocato, è ritornato in carcere - era stato già arrestato nell'ambito dell'inchiesta «Rinascita Scott» - con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa perché considerato «faccendiere di riferimento» della cosca Piromalli di Gioia Tauro.

 

GIANCARLO PITTELLI GIANCARLO PITTELLI

Per i magistrati della direzione antimafia di Reggio Calabria, Pittelli avrebbe «veicolato informazioni dall'interno all'esterno del carcere tra i capi della cosca Piromalli, detenuti al 41 bis. Si sarebbe, inoltre, «messo a disposizione» di uno degli arrestati, Rocco Delfino, legato ai Piromalli, per «aggiustare» alcune sue vicende giudiziarie e societarie e tentare la revisione di un processo, «intercedendo» con l'ex presidente di sezione della Corte d'Appello di Catanzaro Marco Petrini, già condannato a quattro anni e 4 mesi per corruzione in atti giudiziari.

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E ancora, si sarebbe speso per cercare informazioni riservate sull'omicidio del giudice Antonino Scopelliti, su «delega» di Pino «Facciazza» Piromalli, tra gli indagati per l'omicidio eccellente.

 

L'inchiesta «Mala pigna» sviluppata dai carabinieri del Comando di Reggio Calabria, assieme ai colleghi della Forestale e dal Nipaaf (nucleo investigativo ambientale), ha accertato l'esistenza di un'organizzazione che si era specializzata nell'interrare rifiuti speciali.

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I valori nocivi rilevati dalle scorie sotterrate nei terreni erano superiori del 6.000%, rispetto ai valori consentiti. Ettari di terreno, nel cuore fertile della Piana di Gioia Tauro, sono risultati inquinati da materiale ferroso, scorie e fanghi contaminati. L'operazione ha interessato anche Brescia, la Brianza e l'Emilia-Romagna, dove sono state sequestrate 5 aziende. Diciannove le persone arrestate, dieci ai domiciliari accusate a vario titolo di associazione a delinquere, disastro ambientale e traffico illecito di rifiuti.

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Tra questi Salvatore Trovato, di Taurianova, imprenditore nel campo dell'autodemolizione e padre di Sissy, l'agente penitenziaria di 29 anni, in servizio al carcere della Giudecca, morta nel 2019, dopo due anni di agonia,per un proiettile esploso dalla sua pistola d'ordinanza, all'interno dell'ascensore dell'ospedale civile di Venezia.

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I Piromalli sarebbero stati favoriti nella gestione dei traffici di rifiuti speciali, anche da amministratori giudiziari infedeli come Giuseppe Antonio Nucara e Alessio Alberto Gangemi, finiti ai domiciliari. I due nominati dal tribunale per gestire i beni sequestrati, si erano «stabilmente inseriti nell'organizzazione e partecipavano alle attività del gruppo», con avvocati, commercialisti e un sovrintendente della polizia.

 

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