coronavirus africa

IL CONTINENTE VIRUS – LA VERA BOMBA A OROLOGERIA DEL PIANETA È L’AFRICA: CI SONO 300 CASI AL GIORNO E I CONTAGI ACCERTATI SAREBBERO PIÙ DI 10MILA – LE CONDIZIONI IGIENICHE SONO QUELLE CHE SONO E MANCANO I TAMPONI. LE ZONE RURALI SONO ALLO SBANDO E LA DIMENSIONE COMUNITARIA IMPEDISCE QUALSIASI IPOTESI DI DISTANZIAMENTO…

 

 

Luigi Guelpa per “il Giornale”

 

coronavirus controlli in africa

Neppure l' Oms riesce a stare dietro ai numeri di contagiati da Covid-19 in Africa. La direttrice regionale dell' Oms per il continente nero, la ricercatrice del Botswana Matshidiso Rebecca Moeti, aveva lanciato giovedì l' allarme parlando di «situazione molto preoccupante. C' è un' evoluzione drammatica, con un aumento geografico del numero dei Paesi e anche del numero dei contagiati. Ci sono 39 Paesi con circa 300 casi al giorno, per un totale di 2.234 che accusano i sintomi del virus».

 

l'invasione cinese in africa

Da giovedì a domenica il quadro è diventato molto più complesso: secondo quanto pubblicano i media egiziani, che per primi si sono trovati ad affrontare l' emergenza lo scorso 4 febbraio, i casi accertati sarebbero più di 10mila, i deceduti quasi 300 e i Paesi colpiti 51 su 54. Le misure di isolamento sono difficili da adottare alla luce di una vita comunitaria differente da quella occidentale. Diventa quindi necessario individuare altri metodi per minimizzare la propagazione. I casi registrati in Africa sarebbero tutti importati dall' Europa e dalla Cina. Pechino è un partner talmente privilegiato che nelle settimane di emergenza a Wuhan i voli da e per l' Africa non sono mai stati cancellati.

 

controlli sul coronavirus in africa

Numerose le sfide da affrontare, prima tra tutte quella di convincere la politica (nonostante l' epidemia ieri si è votato in Mali) a impegnarsi nella lotta. In alcune realtà si sta muovendo qualcosa, come in Senegal, Nigeria e in Sudafrica (colpita da oltre 2mila casi), dove il presidente Cyrill Ramaphosa ha annunciato da venerdì, e per tre settimane, misure drastiche per contrastare la diffusione. In Ghana sono state chiuse soltanto le città di Accra e Kumasi, ma tutte le zone rurali sono allo sbando. Ci sono inoltre Paesi dove sono in corso conflitti armati e rifugiati che hanno particolare bisogno.

xi jinping

 

controlli sul coronavirus in africa

In quelle nazioni la richiesta dell' Oms è di aprire corridoi umanitari per permettere il passaggio degli aiuti. Si tratta poi di convincere le persone alla distanza fisica e sociale, «ma questo si scontra con l' elemento culturale e le dimensioni delle famiglie africane», ha spiegato il virologo John Nkengason, direttore del Centro africano per il controllo e la prevenzione delle malattie. Oltre ai laboratori e alle possibilità di test, mancano le protezioni: per ora la Cina si è mossa inviando un cargo di test e mascherine, ma serve un deciso intervento internazionale, mentre si studiano i modi per riorganizzare la produzione di attrezzature sanitarie.

 

la colonizzazione cinese in africa

Senza dimenticare che le infezioni respiratorie, che colpiscono le vie aree e i polmoni, sono la causa principale di morte in Africa. Le malattie più comuni sono la bronchite e la polmonite, che condividono i sintomi con Covid-19, quindi non è facile distinguere i decessi per polmonite da quelli legali al coronavirus.

africani a wuhan

Al momento i governi stanno facendo ben poco per affrontare il problema. Ad oggi solo Kenya, Egitto, Nigeria, Sudafrica e Malawi hanno adottato il «Leap», piattaforma «mobile health» progettata in Africa per l' Africa. Una soluzione efficace che utilizza la tecnologia audio e gli sms per sensibilizzare o formare personale sanitario.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."