bergoglio papa francesco stenosi diverticolare colon

COS’È LA STENOSI DIVERTICOLARE PER CUI È STATO OPERATO BERGOGLIO? – LO SPIEGA IL PROFESSOR GIOVANNI MILITO: “L' INFIAMMAZIONE PROVOCA UN ISPESSIMENTO DELLA PARETE DEL COLON. È COME SE UN' AUTOSTRADA DA TRE CORSIE DIVENTA UNA CARREGGIATA UNICA. E SI CREA QUELLA CHE È LA STENOSI, OSSIA QUASI UN QUADRO DI SUB-OCCLUSIONE O DI OCCLUSIONE INTESTINALE” - IL CHIRURGO UBERTO FUMAGALLI: SE SI TRATTA DI UN INTERVENTO PROGRAMMATO DOPO TRE GIORNI SI VALUTANO LE CONDIZIONI DEL PAZIENTE ED ENTRO UNA SETTIMANA SI VIENE DIMESSI, MA…”

stenosi diverticolare

1 - LA STENOSI DIVERTICOLARE COLPISCE UN ANZIANO SU 5 «E SPESSO NON DÀ SINTOMI»

Graziella Melina per "il Messaggero"

 

Prima arrivano i dolori addominali, acuti o cronici. Poi si prova a rimediare con una terapia a base di antibiotici. E infine, se i sintomi non passano, si deve ricorrere ad una operazione chirurgica in laparoscopia.

 

L' intervento di Papa Francesco ricoverato ieri al policlinico Gemelli di Roma per una stenosi, è la soluzione che si sceglie quando l' infiammazione dei diverticoli non si risolve con la terapia farmacologica. Ma se l' intervento è stato programmato, significa che il paziente è già sotto cura e quindi non è costretto all' improvviso a farsi operare con urgenza.

 

BERGOGLIO ALL ANGELUS

«La stenosi è una complicanza della malattia diverticolare, che è dovuta a piccole formazioni sacciformi a carico della parete del colon - spiega Giovanni Milito, professore di Chirurgia dell' apparato digerente ed endoscopia digestiva dell' Università Tor Vergata di Roma - Finché non si infettano si vive tranquillamente. Quando poi queste formazioni diverticolari, che possono essere o congenite o acquisite, si infiammano, determinano un ispessimento della parete del colon».

 

L' INFIAMMAZIONE

In genere, i diverticoli possono colpire tutto il colon, però sono maggiormente frequenti nel tratto sigma discendente, che è la parte a sinistra. Quando si manifesta una restrizione del lume, quindi un' infiammazione di questi diverticoli, si passa da malattia diverticolare a diverticolite, ossia un' infezione. «L' infiammazione provoca un ispessimento della parete del colon. È come se - esemplifica Milito - un' autostrada da tre corsie diventa una carreggiata unica. E si crea quella che è la stenosi, ossia quasi un quadro di sub-occlusione o di occlusione intestinale».

GIOVANNI MILITO

 

LA DIAGNOSI

Se non viene diagnosticata in tempo, si rischia di dover intervenire con urgenza. «Quando i diverticoli si infiammano - precisa Milito - si possono perforare e avviene la famosa peritonite». Nel caso di diverticolite, l' intervento chirurgico non è però la prima opzione. «In genere aspettiamo un secondo, un terzo attacco. Si prova prima con una terapia antibiotica.

 

Quindi, si mette a riposo l' intestino, si segue un' alimentazione che permetta di mantenere un alvo più morbido, eliminando dalla dieta tra l' altro gli acini di uva e la frutta secca. Ma se c' è un secondo attacco, per evitare che si possa creare un' occlusione, si interviene e si asporta il tratto del colon compreso tra il sigma e il colon discendente. Si uniscono i due capi del colon e la persona guarisce».

 

L' intervento si svolge in laparoscopia. Dopo tre giorni si viene dimessi. «Poi, per la ripresa delle attività, come nel caso del Papa, bisogna tenere conto anche delle complicanze post operatorie. Non dimentichiamo che è necessaria l' anestesia, stiamo parlando di un trattamento anche invasivo, e poi bisogna considerare che sono sempre circa due ore di intervento. Dopo le dimissioni, serve comunque qualche giorno di riposo».

 

COLON

LA DIETA

Di malattie diverticolari, nelle persone anziane, ne soffre circa un 15-20 per cento. «Superati i 50 anni - raccomanda Milito - a scopo preventivo tutti devono fare una colonscopia ogni cinque anni. Per evitare la stitichezza, tra le cause della formazione dei diverticoli, è opportuna poi una dieta ricca di fibre, serve bere moltissima acqua, e non includere nei pasti le spezie piccanti. Bisogna, inoltre, cercare di mantenere sempre una certa attività fisica. Non dimentichiamo che i diverticoli sono asintomatici e spesso possiamo averli senza saperlo».

 

2 - "Infiammazione o altro, lo dirà l'istologico Un mese per tornare in forma alla sua età"

Francesco Rigatelli per "La Stampa"

 

«Oh, poverino». Uberto Fumagalli, responsabile di Chirurgia dell' apparato digerente dello Ieo di Milano, sa cosa prova chi come il Papa ha la stenosi diverticolare sintomatica del colon.

papa francesco

 

Di che si tratta esattamente?

«La parte terminale dell' intestino si restringe, ha appunto una stenosi, e questa patologia può essere di diversa natura: neoplastica o infiammatoria».

 

Un tumore?

«La diagnosi dice stenosi diverticolare, quindi bisogna credere che si tratti di natura infiammatoria, ma non è semplice capirlo prima dell' operazione. Se il Papa avesse sofferto in precedenza di diverticolite sarebbe un segnale positivo per esempio. O se avesse fatto una colonscopia per stabilire la natura della stenosi. Altrimenti si scopre durante l' intervento e poi con un esame istologico del tratto di colon asportato».

 

Se fosse di natura diverticolare cosa vorrebbe dire?

uberto fumagalli

«Che nel colon si sono creati dei diverticoli, cioè delle estroflessioni della mucosa interna, come delle piccole bolle, che possono andare incontro a dei processi infiammatori, alla fibrosi e alla stenosi. Le cicatrici di queste infiammazioni poi ostruiscono la parte finale dell' intestino, che va asportata».

 

È un intervento difficile?

«Dipende dal motivo per cui viene fatto e dalla condizione del paziente. Se si tratta, come pare, di un intervento programmato può essere semplice. Se avviene in emergenza a seguito di un' occlusione intestinale è più complesso».

 

Cos' altro può succedere?

«Molto dipende dalla posizione della stenosi. Se è nel tratto che si chiama sigma l' intervento si chiama emicolectomia sinistra e serve a togliere metà del colon».

 

Con quali conseguenze?

«È un intervento sopportabile per il paziente, perché quel tratto assorbe il liquido del contenuto fecale, che nel corso del suo transito viene solidificato. Inizialmente si hanno disturbi ad andare in bagno, ma nel tempo ci si adatta. Se invece la stenosi fosse di natura neoplastica bisognerebbe saperne lo stadio, se ci sono rischi di diffusione del tumore, ma confidiamo che non sia così».

COLON

 

Quanto tempo dura l' intervento?

«Un emicolectomia sinistra laparoscopica può durare tre ore, ma dipende dalla velocità del chirurgo. La laparoscopia consiste in quattro buchini all' addome per fare entrare telecamera, forbici, pinze e dissettori, eventualmente aggiungendo il robot. Una suturatrice meccanica seziona il giunto retto-sigma, incide come per il cesareo, al che si estrae la parte finale del colon, la si taglia e poi si rimette dentro cucendo colon discendente e retto».

 

E il robot a che serve?

«In laparoscopia un chirurgo tiene la telecamera e una pinza da presa, mentre un altro opera con forbice, dissettore e un' altra pinza. Il robot può fare da interfaccia tra questi strumenti e il chirurgo che sta seduto al computer».

 

E cos' è meglio?

«Il robot non è più preciso, ma si muove meglio in certi punti piccoli e complessi. In questo caso non serve molto».

papa bergoglio in visita al parlamento europeo 2

 

Che equipe occorre per l' operazione?

«Due o tre chirurghi, anestesista, strumentista e due infermieri».

 

Tra quanto tempo il Papa tornerà a Santa Marta?

«Se si tratta di un intervento programmato dopo tre giorni si valutano le condizioni del paziente ed entro una settimana si viene dimessi»

 

E poi?

«Una persona anziana torna in forma dopo un mese di convalescenza. Si tratta comunque della perdita di un pezzo di intestino e ci possono essere conseguenze. In alcuni casi può anche essere necessario un sacchettino per una deviazione temporanea dell' intestino».

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…