frecce tricolori torino incidente aereo

COSA HA FATTO PRECIPITARE IL JET DELLE FRECCE TRICOLORI CHE UCCISO UNA BAMBINA A TORINO? – LO SCONTRO CON GLI UCCELLI È LA SPIEGAZIONE PIÙ PLAUSIBILE: POCHI SECONDI DOPO IL DECOLLO IL PILOTA AVREBBE LANCIATO L’ALLARME AL CAPO SQUADRA PARLANDO DI “BIRD STRIKE” E DI UN "PROBLEMA AL MOTORE" – I MILITARI PRESENTI ALL'AEROPORTO "CASELLE" AVEVANO AVVERTITO I COLLEGHI CHE IN QUEL MOMENTO STAVA PASSANDO UNO STORMO DI UCCELLI SOPRA LA PISTA – E SCOPPIA LA POLEMICA, LUANA ZANELLA, CAPOGRUPPO DI ALLEANZA VERDI E SINISTRA ALLA CAMERA: “LE FRECCE SONO DA ABOLIRE”

 

 

1-LO STORMO DI UCCELLI O UN GUASTO LE IPOTESI SULLE CAUSE DELLA TRAGEDIA

Estratto dell’articolo di Leonard Berberi per il “Corriere della Sera”

 

incidente frecce tricolori a torino 1

Impatto con gli uccelli o guasto meccanico. È su queste due ipotesi che si indaga negli ambienti dell’Aeronautica Militare per capire cosa sia successo all’Aermacchi MB-339 delle Frecce Tricolori precipitato all’aeroporto di Torino Caselle. Fino a ieri sera lo scontro con i volatili risultava la spiegazione più plausibile. Anche perché sei secondi dopo il decollo il pilota avrebbe lanciato l’allarme al capo squadra parlando di «problema al motore» e «bird strike», scontro con gli uccelli.

 

Alle 16.30 i velivoli della pattuglia acrobatica nazionale hanno lasciato le piazzole della divisione velivoli Caselle Sud delle strutture di Leonardo. Alle 16.52 — dopo il via libera della torre di controllo — sono decollati, in rapida successione, dalla pista 36.

incidente frecce tricolori a torino 3

 

Subito dopo il motore di uno degli aerei — denominato «Pony 4» perché è il secondo gregario sinistro della formazione — si ferma. Alcuni comandanti e primi ufficiali presenti in aeroporto — chi in attesa di decollare e chi appena atterrato — segnalano ai colleghi che in quel momento ci sono diversi uccelli tanto da ritenere il rischio di «bird strike» elevato: è un fenomeno pericoloso perché i volatili tendono a finire nei motori fino a metterli fuori uso. Con un Aermacchi MB-339 anche uccelli piccoli possono mandare in tilt l’unico propulsore.

 

incidente frecce tricolori a torino 2

Chi ha avuto modo di parlare con gli altri piloti della formazione riporta che tutto è avvenuto molto in fretta. Il biposto dopo essersi staccato perde quota in «modalità controllata», seguendo quanto previsto dai protocolli delle Frecce Tricolori per ridurre al minimo le conseguenze negative. Il pilota resta fino all’ultimo momento utile a bordo prima di azionare il seggiolino eiettabile.

 

Il velivolo precipita all’interno del sedime aeroportuale, prende fuoco e lascia sul prato — alla sinistra della pista — un grosso segno di bruciatura. I pezzi più grossi, ancora in fiamme, sfondano il reticolato che delimita lo scalo: qualcuno finisce sul canale d’acqua, qualcun altro prosegue e uno di questi prende in pieno l’auto con la famiglia. Il resto della pattuglia prova due volte ad atterrare a Torino, poi deve dirigersi a Milano Linate […]

 

2-GLI SCIACALLI DELLA SINISTRA SULLA TRAGEDIA DELLE FRECCE

Estratto dell’articolo di Simona Pletto per “Libero Quotidiano”

 

incidente frecce tricolori a torino 6

[…] La sinistra non ha perso occasione per strumentalizzare in chiave antimilitarista la tragedia, con il solito, stanco ritornello dell’abolizione delle Frecce. «Nell’esprimere il nostro cordoglio per il tragico incidente», ha dichiarato Maurizio Acerbo, segretario nazionale Prc, con il segretario torinese Fausto Cristofari, «sentiamo il dovere di riaffermare che riteniamo le Frecce Tricolore uno spreco di soldi e uno strumento di propaganda guerrafondaia dannoso, diseducativo, e purtroppo anche pericoloso».

 

incidente frecce tricolori a torino 7

Si accoda alla polemica Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera. «Le manifestazioni delle Frecce», sottolinea, «devono essere oggetto di valutazione alla luce dei loro costi, soprattutto a livello ambientale, oltre che per la loro pericolosità. Crediamo siano da abolire». Non poteva mancare il solito Tomaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena: «La tragedia ci apra gli occhi». Forse, in momenti così, sarebbe meglio tacere.

incidente frecce tricolori a torino 4frecce tricolori al gran premio di monza incidente frecce tricolori a torino 5

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”