giampaolo cati

"DA LÌ VI OSSERVO MENTRE MI SCOPO UNA TIPA" - UN TENENTE COLONNELLO DELL’ESERCITO, GIAMPAOLO CATI, È ACCUSATO DI AVER UMILIATO LE ALLIEVE CHE FREQUENTAVANO IL CENTRO IPPICO DELL’ACCADEMIA MILITARE - IL SOLDATO 44ENNE CHIEDEVA LORO DI LAVARE I GENITALI AI CAVALLI - COMMENTAVA I CULI DELLE SOLDATESSE ("VOI PUGLIESI SIETE CALDE?") - MOSTRAVA LE FOTO DI ALCUNE DONNE CHE "NON VEDONO L’ORA DI ESSERE SCOPATE" – A UNA SOLDATESSA TRASFERITA IN CAMERA CON UNA COLLEGA OMOSESSUALE HA DETTO: "ALMENO PUOI PROVARE NUOVE ESPERIENZE" - LE FOTO CHE SCATTAVA ALLE PARTI INTIME DELLE ALLIEVE...

Estratto dell’articolo di Clemente Pistilli per www.repubblica.it

 

GIAMPAOLO CATI

Per umiliare le allieve le avrebbe costrette a lavare “frequentemente” i genitali ai cavalli. Un “atto punitivo” compiuto da chi sarebbe stato solito fare anche una serie di affermazioni a sfondo sessista e body shaming. Tanto che c’è stata chi ha riferito agli investigatori di aver scelto di congedarsi e chi è stata vista in un angolo in lacrime.

 

Con queste e altre accuse, ipotizzando i reati di molestie persecutorie, violenza private e abuso d’autorità, la Procura di Modena ha indagato il tenente colonnello Giampaolo Cati, a capo del Centro ippico dell’Accademia militare [...]

PACCA SUL SEDERE

 

Magistrati e carabinieri si sono trovati alle prese con le denunce pesantissime di undici militari e con un ufficiale che, secondo gli investigatori, per ben undici anni avrebbe spadroneggiato e seminato il terrore in una delle Accademie più antiche e prestigiose del mondo.

 

Vicende diventate oggetto di indagini quando al comandante del corpo, il tenente colonnello Giuseppe Manzi, sono arrivate le prime indiscrezioni, a cui hanno fatto seguito sedici relazioni di servizio sottoscritte da tredici militari, e l'attuale comandante dell’Accademia, il generale Davide Scalabrin, ha presentato una dettagliata informativa alla magistratura.

 

GIAMPAOLO CATI

Il tenente colonnello Cati, 44 anni, romano d’origine e residente a Roccantica, paesino della provincia di Rieti, è accusato di aver molestato e minacciato undici sottoposti, con rimproveri continui e all’apparenza immotivati, scatti d’ira, chiamate fuori dall’orario servizio, l’imposizione di orari di lavoro ulteriori rispetto al previsto, mancati permessi anche quando riguardavano visite mediche, mancata concessione di riposi, dispetti e ripicche, minacciando chi non ubbidiva di stroncargli la carriera.

 

L’ufficiale è inoltre accusato di aver molestato “continuamente” il personale femminile con battute a sfondo sessuale, commenti sull’aspetto fisico o racconti su sue esperienze con altre donne, ordinando appunto alle militari anche di lavare frequentemente i genitali dei cavalli.

 

molestie sul lavoro 3

Qualche esempio? A una soldatessa di origini pugliesi avrebbe detto: “Mi so sentendo con una delle tue parti, ma voi giù siete calde vero? Mamma mia come siete calde”. Ma c’è di più. Una militare sarebbe stata spesso indicata dall’indagato come ragazza immagine e ai colleghi avrebbe detto: “Guarda lì …, ce l’abbiamo solo noi tutto ciò”. Mentre la soldatessa si trovava piegata a pulire gli zoccoli dei cavalli. “Si riferiva al mio sedere – ha sostenuto quest’ultima davanti agli investigatori – e mi ha messo in forte imbarazzo”. E mentre puliva le avrebbe detto: “Che sc…, come sc… bene, me le scelgo tutte belle”.

 

soldatesse italiane - 2

A una sottoposta avrebbe scattato una fotografia mentre era di spalle, per immortalare il posteriore della donna, e alla stessa avrebbe inoltre mostrato messaggi e foto sul suo telefonino, facendole vedere immagini di donne in abbigliamento intimo, seminude, raccontandole che erano quelle che commentavano le sue foto sui social e non vedevano “l’ora di essere tr…”.

 

La soldatessa ha anche riferito che il tenente colonnello le ha mostrato una foto in cui c’era lui insieme a un bambino disabile, dicendole: “Guarda, grazie a questa foto questa donna mi ha scritto. Le faccio addolcire con queste foto”.

MOLESTIE SESSUALI

 

Un’altra soldatessa ha sostenuto che, in occasione del trasferimento nella sua stanza di una collega omosessuale, l’ufficiale le avrebbe detto: “Almeno puoi provare nuove esperienze”. Parole confermate dai colleghi delle militari: “L’ho visto più volte osservare e fare commenti sulle loro parti intime”. Ancora: “Ho una foto di una conversazione privata tra me e Cati in cui lui mi invia un’immagine delle parti intime di una nostra collega, la quale si trovava in abiti civili ad assistere a una gara”.

 

soldatesse italiane - 3

A un militare, che ha specificato di aver visto piangere anche l’addetta alle pulizie per quello che le aveva detto il tenente colonnello, sarebbe stato riferito, indicando la finestra di un’abitazione vicina alla caserma: “Da lì vi osservo tutti e osservo quello che fate mentre mi sc… la tipa che ci abita”.

 

Senza contare che avrebbe anche affermato: “Io se voglio una persona la faccio impazzire fino al congedo, se voglio far male ad una persona io la distruggo attaccandomi al collo senza dargli respiro. Sarei capace di inventarmi qualsiasi cosa sul suo conto personale pur di distruggere lui e la sua famiglia”. […] Infine, sempre a una militare avrebbe detto: “Devi dimagrire, ti faccio dimagrire io”. Le indagini ora sono concluse e l’ufficiale rischia il rinvio a giudizio.  […]

soldatesse italiane - 1

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...