I DATI DI GERMANIA E AUSTRIA LO CONFERMANO: SENZA I NO-VAX IN GIRO A INFETTARE I CONTAGI SI RIDUCONO. A BERLINO IL LOCKDOWN PER I NON VACCINATI FUNZIONA: I CASI DI COVID SONO IN DRASTICO CALO E L’INCIDENZA È CROLLATA - STESSA MUSICA IN AUSTRIA, DOVE I NUOVI POSITIVI SONO APPENA 1700 CONTRO I 15MILA DI UN MESE FA. ORA BISOGNA VEDERE COSA SUCCEDERÀ CON OMICRON, MA ANCHE CONTRO LA VARIANTE L’UNICA ARMA RIMANE IL VACCINO…

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1 - GERMANIA, CROLLANO I CONTAGI «È LA STRETTA CONTRO I NO VAX»

Flaminia Bussotti per “il Messaggero”

 

covid germania covid germania

La stretta decisa in Germania, con drastiche restrizioni per i non vaccinati, sta dando i suoi frutti: calano i contagi e i decessi, ma ora si teme l'ondata Omicron e si spinge l'acceleratore sui vaccini. Stessa musica in Austria dove ieri, anche se i dati vanno presi con le molle a causa delle festività natalizie, i nuovi contagiati sono stati appena 1.700 (contro i 15.000 di un mese fa) e la media dei casi settimanali è scesa a 172 su 100.000 abitanti. In entrambi i paesi i non vaccinati sono stati esclusi praticamente da tutte le attività sociali.

olaf scholz mario draghi olaf scholz mario draghi

 

E' stata applicata in modo drastico la regola del 2G geimpft e genesen, vaccinati e guariti): senza il certificato 2G precluso l'accesso a eventi culturali, teatri, concerti, cinema, discoteche, negozi, ristoranti, palestre. In alcuni casi vale la regola 2G+: in aggiunta, anche un tampone negativo. Restrizioni anche per i contatti privati.

negazionisti del coronavirus a berlino 10 negazionisti del coronavirus a berlino 10

 

I DATI

Ieri, secondo il Robert Koch Institut (Rki), il numero dei contagi in Germania era sceso a 10.100 e l'incidenza settimanale ogni 100.000 persone a 220,7 contro 242,9 il giorno prima e 315,4 un mese prima. I decessi sono stati 88 (180 la settimana prima).

 

Dati in controtendenza rispetto alle settimane in cui la curva era in continua salita, con oltre 500 morti al giorno. Nei giorni festivi, con dati già ampiamente in calo, sono stati registrati 35.431 contagi e 370 decessi (24 dicembre) e 22.214 contagi e 157 morti (25 dicembre). Va tenuto però conto che nei giorni di festa i dati sono in genere incompleti, ma un'inversione di tendenza è evidente.

 

COALIZONE SEMAFORO GERMANIA COALIZONE SEMAFORO GERMANIA

Dall'inizio della pandemia i contagi sono stati 6.991.381. I guariti sono 6.113.500. I decessi 110.364. Dall'inizio della campagna vaccinale il 27 dicembre 2020, sono stati somministrati circa 147 milioni di vaccini. Le misure adottate danno i primi risultati ma l'allarme resta e il ministro della salute Karl Lauterbach ha messo in guardia contro l'ondata Omicron appellandosi alla massima prudenza.

 

La curva dei contagi salirà molto con Omicron: «Fate attenzione durante le feste, anche chi è vaccinato faccia il tampone», dice.

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I TARGET

Procede intanto a grandi passi la campagna di immunizzazione e l'obbiettivo di somministrare 30 milioni di dosi entro la fine dell'anno è stato raggiunto ieri: prossima tappa, l'80% di vaccinati con almeno una dose entro gennaio.

 

«Adesso ha detto Lauterbach comincia la seconda fase con la campagna dei booster nelle prossime settimane con la massima velocità». Anche i Länder, dove la situazione varia molto da regione a regione, intendono rafforzare le restrizioni entro la fine dell'anno per contrastare l'ondata Omicron: alcuni (Brandeburgo, Bassa Sassonia, Baden-Württemberg, Meclemburgo) le hanno già adottate e scattano da oggi con una ulteriore stretta nei contatti sociali.

 

2 - L'ESEMPIO TEDESCO CONFORTA IL GOVERNO IL LOCKDOWN NO VAX ABBATTE I CONTAGI

Francesca Angeli per “il Giornale”

coronavirus terapia intensiva in germania coronavirus terapia intensiva in germania

 

Dosi di richiamo a intervalli di tempo sempre più ravvicinati. Dispositivi di protezione da indossare sempre al chiuso e all'aperto se non è possibile ricambio dell'aria e distanziamento. E soprattutto lockdown, ma selettivo soltanto per chi non è vaccinato. I governi alzano le barriere di fronte al dilagare di Omicron che ha di nuovo fatto saltare tutte le previsioni e preoccupa l'Europa.

 

Record di contagi in Francia, che ha sforato i 100mila in 24 ore. Londra ridotta a una città fantasma con un cittadino su 10 in isolamento. L'ultimo report dell'Istituto Superiore di Sanità conferma quello che era già emerso dagli studi preliminari. I vaccini sono efficaci ma la protezione dall'infezione cala rapidamente, Più rapidamente di quello che si pensava.

olaf scholz. olaf scholz.

 

Dunque tra le ipotesi sul tavolo resta quella non soltanto di accorciare ulteriormente i tempi del booster ma di considerare una campagna vaccinale permanente come quella che si attiva ogni anno per l'influenza stagionale. Circa 150 giorni dopo la seconda dose, ovvero dal completamento del ciclo vaccinale, «l'efficacia del vaccino nel prevenire la malattia, sia nella forma sintomatica sia asintomatica, scende dal 71,5% al 30,1%». Insomma la protezione si dimezza.

 

Olaf Scholz - Olaf Scholz -

Resta elevata la protezione rispetto all'aggravamento della malattia. Nei vaccinati con ciclo completo da meno di 5 mesi è al 92,7%, mentre cala all'82,2% nei vaccinati che hanno completato il ciclo da oltre 150 giorni.

 

Qui entra in gioco il richiamo, la terza dose che riporta in alto le percentuali per la diagnosi e i casi di malattia severa rispettivamente al 71% e al 94%. Dunque il rischio di finire in terapia intensiva per i non vaccinati rispetto a chi ha la terza dose «è 85 volte maggiore per gli over 80; 12,8 volte maggiore per la fascia 60-79 anni; 6,1 volte maggiore per quella tra 40-59».

coronavirus terapia intensiva in germania 4 coronavirus terapia intensiva in germania 4

 

La stretta decisa dal governo di Mario Draghi e varata a ridosso del Natale dovrebbe servire a evitare una pressione insostenibile sulle strutture sanitarie. E anche se non è stato varato ufficialmente un vero e proprio lockdown per i non vaccinati, le misure messe in atto rappresentano l'esclusione quasi totale dei non vaccinati da qualsiasi attività che implichi più contatti sociali.

negazionisti del coronavirus a berlino 11 negazionisti del coronavirus a berlino 11

 

Ma molti pensano che non basti (anche in vista delle previsioni per la prima metà di gennaio che pronosticano 100mila casi al giorno) e chiedono ulteriori strette sul modello dia quelle prese in Germania dove sembra stiano decisamente funzionando.

 

Dopo settimane durante le quali si è assistito a un'esplosione dei contagi con un picco di oltre 70mila nuovi positivi in 24 ore con le strutture sanitarie in tilt, da un paio di giorni i contagi sono in progressivo calo dai 45.659 del 22 dicembre con 510 morti ai 10.100 casi di due giorni fa con 88 decessi. Un calo attribuito soprattutto alla stretta imposta ai No Vax che in sostanza non possono fare più nulla.

coronavirus terapia intensiva in germania 1 coronavirus terapia intensiva in germania 1

 

Era stata proprio la ex cancelliera Angela Merkel a varare il giro di vite come ultimo atto del suo mandato con la cosiddetta regola 2G. Soltanto vaccinati o guariti possono avere accesso a cinema e teatro, ristoranti, negozi ed eventi culturali. Il neo premier Olaf Scholz resta però molto cauto sopratutto alla luce della capacità infettiva di Omicron.

 

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L'allarme è stato lanciato un paio di giorni fa dal ministro della Salute tedesco Karl Lauterbach che ha avvisato la popolazione sull'atteso boom di contagi da Omicron chiedendo di «fare attenzione durante i festeggiamenti di Natale: anche i vaccinati facciano il tampone» perché «non abbiamo ancora visto l'ondata di Omicron, la situazione cambierà entro la prima settimana di gennaio».

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