gussago evasione fiscale giuliano rossini silvia fornari

EVASIONE FAMILIARE – DOPO GLI 8 MILIONI DI EURO IN CONTANTI SEPPELLITI IN GIARDINO, LA GUARDIA DI FINANZA HA TROVATO ALTRI 1,6 MILIONI NASCOSTI NEL SOTTOTETTO DELLA VILLETTA DELLA COPPIA DI GUSSAGO, IN PROVINCIA DI BRESCIA, ORA AGLI ARRESTI – I SOLDI ERANO IN BANCONOTE DA 20, 50 E 100 EURO, DIVISI IN MAZZETTE E IMBUSTATI – DURANTE IL PRIMO INTERROGATORIO GIULIANO ROSSINI E SILVIA FORNARI, ACCUSATI DI UNA MAXI EVASIONE FISCALE INSIEME AL FIGLIO E ALLA ZIA, HANNO COMINCIATO A COLLABORARE…

Da https://milano.repubblica.it/

 

Giuliano Rossini Silvia Fornari

Gli 8 milioni seppelliti in giardino in buste con chiusura ermetica a loro volta sistemate in scatole a tenuta stagna sono solo la prima - e per ora più consistente parte - del tesoro illecito di Giuliano Rossini, 47 anni, e della moglie Silvia Fornari, 40enne, la coppia di Gussago, nel Bresciano, che si è costituita due giorni fa e che adesso si trova in carcere accusata di una maxi evasione fiscale.

 

"Vi faremo trovare altri soldi", hanno detto ieri durante il primo interrogatorio. E la guardia di finanza ha già trovato altri soldi nascosti in un sottotetto della loro casa: 1,6 milioni in tagli da 20, 50 e 100 euro divisi in mazzette e protetti da sacchetti di plastica. Si arriva così a quasi 10 milioni: e non è detto che la contabilità in nero si fermi qui.

 

Rossini, titolare di una azienda che si occupa di materiali ferrosi, è accusato con la moglie di essere al vertice di un gruppo capace di generare fatture false per oltre mezzo miliardo di euro ed evadere il Fisco per 93 milioni di euro. Otto milioni sono stati appunto trovati in secchi, dentro a pozzetti, sotto metri di terra del giardino -oltre a 180mila euro in una legnaia - della coppia, che vive in una casa e con uno stile di vita che non ha mai dato nell'occhio.

 

soldi recuperati dal giardino a gussago

Dopo pochi giorni di latitanza all'estero - in seguito all'ordinanza di custodia cautelare emessa una settimana fa dal gip per loro e altre 20 persone sulle 77 indagate -  hanno deciso di costituirsi presentandosi direttamente in carcere. Lei a Verziano, penitenziario femminile bresciano, e lui a Cremona, molto meglio rispetto al sovraffollato Canton Mombello di Brescia.

 

E ieri, come già avevano anticipato al loro legale Lorenzo Cinquepalmi, hanno iniziato a confessare durante l'interrogatorio di convalida dell'arresto. "Hanno ammesso le contestazioni della Procura, ma vista la complessità dell'indagine si sono riservati di parlare con il pubblico ministero non appena avrà intenzione di ascoltarli", ha confermato il loro difensore. Entrambi sono stati sentiti dal gip in video conferenza, mentre il figlio 22enne della coppia e la zia materna - ai domiciliari da una settimana - si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

 

Giuliano Rossini Silvia Fornari

La Guardia di Finanza, nel frattempo, sta continuando le indagini per capire a chi effettivamente sono riconducibili quei soldi. Di certo il gruppo gestito dalla coppia bresciana ha movimentato una quantità incredibile di denaro. Basti pensare che l'inchiesta della pm Claudia Passalacqua nasce dopo l'accertamento di movimenti bancari per oltre 34milioni di euro in nove mesi, su un conto corrente postale intestato a una società bresciana, aperta il 30 luglio 2018 e dichiarata cessata il 27 febbraio successivo.

 

"Una cartiera che nello stesso giorno dei pagamenti delle fatture per operazioni inesistenti, riceve bonifici per 28 milioni di euro su conti correnti accesi presso istituti di credito di Hong Kong", ricostruisce il gip Matteo Grimaldi nell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 22 persone arrestate. Giuliano Rossini e Silvia Fornari sapevano che era ormai una questione di tempo e che sarebbero finiti nelle maglie della giustizia.

 

soldi sotterrati a gussago

"Sono i veri e propri dominus dell'associazione" scrive il gip. Il 14 luglio 2020 infatti a uno degli arrestati nell'ambito di questa inchiesta, Marco Pesenti, la Finanza sequestra 153mila euro che l'uomo teneva in uno scatolone in auto. "Una cospicua somma di denaro ricevuta all'interno dell'azienda di Giuliano Rossini" scrivono i militari nell'informativa agli atti.

 

Il gruppo si trovava, stampava le fatture false, apriva conti correnti online con una connessione schermata, in quello che viene definito "l'ufficio occulto" a Gussago, sempre in Franciacorta. Con Rossini "si rapportano tutti i soggetti coinvolti nel meccanismo fraudolento, dai fornitori ai clienti finali che utilizzano le false fatture, dai gestori e amministratori di fatto delle cartiere", mentre la moglie avrebbe anche avuto il compito di "gestire i trasferimenti dei bonifici ricevuti su conti esteri".

 

CANE GUARDIA DI FINANZA

E poi ci sono Emanuele Rossini, figlio della coppia, e la zia Marta Fornari, entrambi ai domiciliari, "spesso protagonisti - scrive il gip in ordinanza - delle consegne del denaro ai clienti". Quel denaro in parte finito sotto terra e recuperato dai cash dog della Finanza, che hanno fiutato le banconote e messo con le spalle al muro la coppia bresciana. Che ha ancora tanto da spiegare a chi indaga.

banconote

GUARDIA DI FINANZA - CONTANTI truffa guardia di finanza 2CANE GUARDIA DI FINANZA 2

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...