riconoscimento facciale in aeroporto

ALLA FACCIA DEI CONTROLLI! - PREPARATEVI A STRACCIARE LE CARTE D’IMBARCO: PER PASSARE I GATE NEGLI AEROPORTI BASTERÀ IL VISO! - PENSERÀ A TUTTO LA BIOMETRIA, CHE RICONOSCERÀ IL NOSTRO VOLTO GRAZIE ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, CONFRONTANDOLO CON LA FOTO DEL PASSAPORTO - LA TECNOLOGIA GIÀ ESISTE NEGLI E-GATES DI ROMA, NAPOLI E BOLOGNA, MA IN FUTURO…

 

 

Mauro Evangelisti per “il Messaggero”

 

check in con la faccia

Lo slogan è accattivante e descrive un futuro prossimo, in parte già presente: il tuo viso è la tua carta d'imbarco. Non sarà più necessario mostrare passaporto al gate, il biglietto cartaceo e neppure la boarding pass virtuale dallo smartphone. In altri termini: per volare ci metteremo la faccia, lasceremo fare tutto alla biometria, con strumenti che misurano le proporzioni del nostro volto, uniche e irripetibili, e ci riconoscono.

 

riconoscimento facciale 1

Succede già oggi negli e-gates - a Roma come a Napoli o Bologna - dove prima avviciniamo al lettore il passaporto elettronico, poi ci lasciamo inquadrare da una telecamera che verifica la corrispondenza con i dati registrati nel documento. Il futuro andrà oltre. Lo hanno raccontato a Lisbona, in occasione dell'Euro Air Transport It, gli esperti di Sita, multinazionale posseduta da 400 tra compagnie aeree e aeroporti di tutto il mondo, leader nella fornitura di tecnologie all'avanguardia per rendere il nostro viaggio più veloce e rilassante.

riconoscimento facciale in aeroporto

 

Sarà basato su self service, robotica e automoazione, non solo perché così si ottengono risparmi, ma perché ognuno di noi vuole meno passaggi possibili, addio lunghe code vintage per check-in e controllo passaporti.

 

riconoscimento facciale in aeroporto 3

Mandiamo avanti il nastro e seguiamo il futuro descritto dai ricercatori di Sita. Partono da uno smartphone e da una soluzione tecnologica, Smart Path, percorso intelligente. Quando a casa faremo il check-in on line, avvicineremo il chip del nostro passaporto allo smartphone. E scatteremo un selfie. Ben prima di entrare in aeroporto, il sistema ci avrà riconosciuto e assegnato un token. In alternativa si potrà effettuare il check-in in aeroporto ai desk self-service, che abbineranno scansione del passaporto e foto del viso scattata al momento. I successivi passaggi - dal robot a cui lasceremo il bagaglio al gate - avverranno semplicemente mostrando il volto alla telecamera.

 

riconoscimento facciale in aeroporto 7riapertura dell'aeroporto di linate a milano 47

Avremo una scelta, ma qui si entra in territorio minato: limitarci alla registrazione per quell'unico viaggio; rendere, al contrario, eterna la nostra identità digitale che per ogni volo ci consentirà di affidarci al viso e alla biometria. Non sarà semplice fare dialogare tutti gli aeroporti con questo sistema e tutti i governi; ancora più complicato andare oltre, modificando le regole delle polizie di frontiera perché il riconoscimento facciale renda superfluo mostrare il passaporto.

 

riconoscimento facciale in aeroporto 5riapertura dell'aeroporto di linate a milano 50

Ma questo è solo un tassello del cambiamento degli aeroporti, tra intelligenza artificiale, blockchain, gestione e previsione dei flussi di aerei e passeggeri negli scali, tracking con rfid (Radio-frequency identification) dei bagagli. Attualmente la percentuale di utilizzo di biometria e identificazione digitale è al 12 per cento, ma nel 2022 si avvicinerà al 60 per cento. Dice Sergio Colella, presidente per l'Europa di Sita, ricordando gli investimenti per 50 miliardi di dollari nel 2018 in nuove tecnologie di compagnie e società aeroportuali (61 nel 2019): «I viaggiatori sono pronti a condividere i propri dati se serve a velocizzare le operazioni in aeroporto e non ripetere gli stessi processi».

 

riconoscimento facciale

Nel 2018 hanno volato 4,6 miliardi di passeggeri nel mondo, cifra destinata a raddoppiare in 20 anni. «Si punta a gestire in modo proattivo ogni cosa: dai flussi di bagagli e passeggeri alle inversioni dei velivoli e l'allocazione degli asset, come i parcheggi e i gate». E per gli aeroporti è importante fare perdere poco tempo al passeggero: ne avrà di più per acquisti nel duty free.

 

TEMPI

riconoscimento facciale in aeroporto 6

Secondo uno schema di Sita, un passaggio come il check-in con il telefonino, pratica ormai comune, si esaurisce in 25 secondi; l'imbarco bagagli self service (il bag drop) in 5. Come sarà l'aeroporto di prossimi dieci anni? Nel 2030 tutto sarà connesso con il 5G, la biometria sarà routine, ci sarà condivisione dei dati tra aeroporti e compagnie. E a Lisbona Sita ha annunciato l'acquisizione di una società napoletana considerata all'avanguardia, che fornisce soluzione e servizi tecnologici di molti aeroporti, Software Design.

il riconoscimento facciale di emirates

 

riconoscimento facciale 1

In Italia gli aeroporti principali, a partire da Fiumicino ma anche Napoli, Bologna e Linate, sono molto avanti sul fronte dell'innovazione. A Lisbona la dimostrazione di un sistema di controllo chiamato Lidar technology che traccia le persone negli aeroporti, come tante macchie, consentendo di valutare flussi e comportamenti anomali (il passeggero che abbandona un bagaglio), si comprendono i miglioramenti dei livelli di sicurezza. Saremo tutti tracciati come pacchi di Amazon o come nel libro The Circle? Rispondono gli esperti: consegniamo i nostri dati a social network, e-commerce, assistenti vocali, riconoscimento facciale dello smartphone, perché non farlo per viaggiare in modo più comodo e più sicuro?

IL RICONOSCIMENTO FACCIALE DI EMIRATESriconoscimento facciale 2riconoscimento facciale google riconoscimento facciale 2riconoscimento facciale in aeroporto 4riconoscimento facciale in aeroporto 1riconoscimento facciale in aeroporto 2riconoscimento facciale

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?