pasquale striano

FERMI TUTTI, PARLA PASQUALE STRIANO, IL TENENTE DELLA FINANZA AL CENTRO DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI A POLITICI E VIP: “RISPONDERÒ DAVANTI AD UN GIUDICE, POI VEDRAI CHE SUCCEDERÀ. HO FATTO IL MIO LAVORO CON DIGNITÀ E PROFESSIONALITÀ ASSOLUTA E CON I MIEI METODI, NON QUELLI DEI BUROCRATI” – “IL GIORNALE”: “A CHIUNQUE SI CHIEDANO INFORMAZIONI SU DI LUI, LA RISPOSTA È QUASI SEMPRE LA STESSA: ‘NON È DA LUI, C’È ALTRO SOTTO’. ALLA DIA STRIANO CI ARRIVA NEL 2015, ERA NELLO STESSO UFFICIO SOS DEL COLONNELLO OMAR PACE, CHE L’11 APRILE 2016 SI È SPARATO DAVANTI ALLA SUA SCRIVANIA. ERA L’ANIMA DELL’INCHIESTA SULL’EX MINISTRO SCAJOLA, SUL FILONE DEI PRESUNTI RAPPORTI TRA LEGA E ’NDRANGHETA. CHI HA LAVORATO CON LUI ALLE INDAGINI, ASSICURA: ‘DALLA MORTE DI QUELL’INVESTIGATORE, CAPACE DI DECRIPTARE GLI ARCHIVI DI MATACENA E SCAJOLA, STRIANO È MOLTO CAMBIATO’…”

Estratto dell’articolo di Felice Manti per “il Giornale”

 

PASQUALE STRIANO

«Risponderò davanti ad un giudice, poi vedrai che succederà. Ho fatto il mio lavoro con dignità e professionalità assoluta e con i miei metodi, non quelli dei burocrati». È tarda sera quando arriva il whatsapp al Giornale di Pasquale Striano (nel tondo), il tenente della Finanza finito nell’inchiesta della Procura di Perugia sul presunto dossieraggio contro politici, imprenditori e vip partito dalle denunce del ministro della Difesa Guido Crosetto.

 

Assieme al pm Antonio Laudati (vicino alla pensione) avrebbero sfruttato le banche dati della Dna con migliaia di accessi per ottenere notizie riservate e informazioni su centinaia di persone. Dati che Striano avrebbe conservato in un diario, aggiornato a fine 2022.

Difficilissimo arrivare a lui, più facile far parlare chi lo conosce(va): «Prima di fare lo sbirro era un pescatore, come il padre».

 

ANTONIO LAUDATI

[…] A chiunque si chiedano informazioni sul tenente della Guardia di Finanza la risposta è quasi sempre la stessa: «Non è da lui, c’è altro sotto». Nato a Ercolano, un’infanzia felice e umile, non certo florida. Gli studi a Bologna, il trasferimento a Roma, il matrimonio con la sarda Daniela in regime di separazione dei beni, la casa comprata il 29 marzo 1993 a Ciampino con un mutuo (estinto il 13 novembre 1999) e poi venduta, poi il periodo in affitto tra Tuscolana e Anagnina «in affitto agevolato in una palazzina destinata al social per gli sbirri», ricorda un vicino di casa.

 

POLITICI - MANAGER E VIP SPIATI DA PASQUALE STRIANO

I due si separano, i tre gemelli nati (e finiti sui giornali per la particolarità) vanno in affidamento congiunto. Poi il secondo matrimonio con Francesca, coetanea e di Ercolano pure lei, l’acquisto per circa 100mila euro nel 2021 di una casa sul lungomare di Anzio, scovato da Franco Bechis su Open.

 

Maneggiare informazioni vale molti soldi. Sennò cosa può portare un supersbirro con un’esperienza trentennale a commettere i reati che il procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone gli contesta? «Non ho mai conosciuto un poliziotto che non avesse problemi economico», ci dice un ex investigatore a riposo che ha incrociato Striano in un paio di inchieste e che non ha sue notizie da anni. «La vicenda mi pare un po’ più grave del semplice ufficiale che sbircia nelle banche dati», sottolinea Gioacchino Genchi, anche lui travolto (ingiustamente) dall’accusa di gestire un archivio illegale.

antonio laudati 5

 

Fatta eccezione per la passionaccia per il sindacato Silf che fonda nel 2019, Striano è una formichina operosa che non ama i riflettori e ha un’ammirazione (dicono) per i whistleblowers e per chi alla «militarità» preferisce i «signornò», come testimoniano alcuni suoi articoli che una manina ci indica.

 

Non ci sono tante sue foto in giro per il web, c’è un profilo Linkedin abbandonato, rintracciamo due suoi libri sulla criminologia, il lavoro sotto copertura e il modo di condurre gli interrogatori che gli diedero un po’ di fama tra i colleghi intorno al 2006-2008, molti anni prima di sbarcare alla Dia a occuparsi delle Sos, le Segnalazioni di operazioni sospette, cruciali nella lotta all’evasione, al riciclaggio e nella caccia ai boss […] Alla Dia Striano ci arriva nel 2015, era nello stesso ufficio Sos del colonnello Omar Pace, che l’11 aprile 2016 si è sparato davanti alla sua scrivania.

 

claudio scajola

Era l’anima dell’inchiesta Breakfast, curata dal pm Giuseppe Lombardo della Procura di Reggio Calabria, sfiorita dopo essere finita sui giornali e in un libro di Marco Lillo. Paci e Striano indagavano sull’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola, sul filone dei presunti rapporti tra Lega e ’ndrangheta tramite il cassiere Francesco Belsito e sulla presunta Spectre mafio-massonico-affaristica che avrebbe dovuto gestire un mega riciclaggio internazionale e la latitanza dell’ex Forza Italia Amedeo Matacena, «sulla cui morte a Dubai indaga la magistratura anche per colpa di un conflitto sul testamento», ci rivela l’avvocato Candido Bonaventura.

 

Pace venne forse pedinato e sicuramente cazziato dai suoi prima dell’insano gesto. «Dalla morte di quell’investigatore, capace di decriptare gli archivi di Matacena e Scajola, Striano è molto cambiato», assicura chi ha lavorato con lui alle indagini, in un pool subito dopo smantellato.

 

amedeo matacena dubai 1

«È sbagliato parlare di “accessi abusivi”, è tutto tracciato», ci ricorda invece Cleto Iafrate, militare che da anni si batte contro i suicidi in divisa. Al Giornale è lui a ricordarci i pessimi trascorsi tra Finanza e Crosetto: «“In questo Paese so che se qualcuno dice qualcosa sulla Gdf rischia di pagarla”, le parole dell’allora sottosegretario alla Difesa nel 2011». Mai presagio fu più azzeccato...

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...

donald trump volodymyr zelensky steve witkoff vladimir putin

DAGOREPORT - È FINALMENTE LA VOLTA BUONA PER LA PACE TRA RUSSIA E UCRAINA? – L’INVIATO SPECIALE DI TRUMP A MOSCA, STEVE WITKOFF, DOPO TRE ORE DI FACCIA A FACCIA, HA CONVINTO PUTIN A INCONTRARE IL TYCOON, CONSIGLIANDOGLI DI PRESENTARSI CON UN “REGALINO” DI BUONA VOLONTA': COME LA FINE DEGLI ATTACCHI DI DRONI E AEREI – IL FACCIA A FACCIA, CHE SI TERRÀ DOPO FERRAGOSTO NELLA TURCHIA DI ERDOGAN, HA OTTENUTO IL VIA LIBERA DA ZELENSKY, MERZ, STARMER E RUTTE (NON COINVOLTI IL GALLETTO MACRON E LA "PONTIERA SENZA PONTE'' MELONI) - MA PER FARLA FINITA, PUTIN DEVE PORTARE A MOSCA IL BOTTINO DEL VINCITORE: NON VUOLE E NON PUO' PERDERE LA FACCIA DOPO TRE ANNI DI GUERRA - TRUMP HA RASSICURATO ZELENSKY CHE L'UCRAINA NON VERRA' UMILIATA DALLA RUSSIA - IN VISTA DEL VOTO DI MID-TERM 2026, PER IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA LA PACE VALE COME UN GOL IN ROVESCIATA...