raganello

FILIPPO FACCI VA GIU’ DURO SULLA TRAGEDIA DEL RAGANELLO: “C'È IL DOLORE, C'È IL MESTO CONTEGGIO DEI MORTI SEGUITI ALL' INGROSSAMENTO DEL TORRENTE MA C'È PURE CHE CERTO FATALISMO CALABRESE HA VERAMENTE ROTTO LE BALLE. COSÌ PURE L'ATTEGGIAMENTO ARRENDEVOLE DI CERTE "GUIDE" CHE POI NON SONO NEANCHE GUIDE ALPINE…”

Filippo Facci per “Libero quotidiano”

 

raganello 7

C'è il dolore, c' è il mesto conteggio dei morti seguiti all' ingrossamento del torrente Raganello nel parco del Pollino. Ma c' è pure che certo fatalismo calabrese ha veramente rotto le balle. Così pure l' atteggiamento arrendevole di certe "guide" che poi non sono neanche guide alpine, preparate come tali: sono "guide naturalistiche" o "della natura" o più spesso "accompagnatori di media montagna", operatori locali la cui analisi più approfondita, in ogni caso, ieri è stata divisa tra «piove, bisognava stare a casa» e «bisognava stare a casa e basta».

 

raganello 5

Ma se vai sul sito del Parco del Pollino, di guide ne risultano un'ottantina (per diventarlo devi primariamente compilare un questionario) ma sullo stesso sito, attenzione, si legge anche che Civita e il Canyon del Raganello sono «escursioni da fare anche senza guide e ideali per i principianti». Si cita il famigerato Ponte del Diavolo e il greto del fiume: e perché mai un turista non dovrebbe avventurarsi, spingersi oltre? Chi gli consiglia di non farlo?

 

raganello 6

Non ci sono cartelli, non ci sono cancelli, non c'è neppure una guardia giurata o un forestale o un custode abusivo: però ecco, magari da qualche parte c' è qualche ordinanza comunale sepolta tra le scartoffie. Ma nel concreto, chi ti avverte? Chi ti dice che quel torrente diventa subito una forra con pareti di roccia alte sino a 400 metri?

raganello 4

 

E che, all' occorrenza, se ti inoltri, diventa roba da cosiddetto canyoning, con corde, mute e imbragature di cui le guide locali nulla sanno? Chi ti dice che anche il tratto più semplice tra Civita e San Lorenzo Bellenzi, l'altro giorno, può diventare pericoloso? Te lo dicono le guide? Dipende anche dalla guida.

 

raganello 3

Perché è vero, da un lato, che tra le vittime accertate c' è anche una guida esperta della zona, Antonio De Rasis, che da anni portava turisti alla scoperta del torrente anche se non figurava tra le guide ufficiali del Parco.

 

Le quali, all'apparenza, ora fanno spallucce e hanno la postura fatalista e illuminante di quell' Emanuele Pisarra che ieri, intervistato da Radio Capital, ha detto che questi turisti «hanno deliberatamente deciso di andare senza guida. Si sono avventurati, ma questa purtroppo è una cosa normale, succede tutti i giorni... Peraltro chi va da solo non ha nulla dell'equipaggiamento necessario, non avevano mute, neanche le scarpe adatte, nulla... io ero in montagna da un'altra parte, non mi sono posto il problema».

raganello 1

 

Quindi non c' era, anzi, non c' è mai nessuno a segnalare l' eventuale pericolo. «No». Ha confermato il presidente del Parco, Domenico Pappaterra: andare all' avventura, «formalmente, non si può».

 

COMPETENZA RELATIVA Ma era stata diramata un' allerta meteo, almeno? Sì, questo l' ha confermato anche la Procura: ma non è chiaro chi avrebbe dovuto recepirla.

la piena del torrente raganello 9

«La prima cosa che fa una guida professionista, prima ancora di bere il caffè, è controllare il meteo e rinunciare a escursioni che possono presentare dei pericoli» ha detto ieri Domenico Gioia, coordinatore delle guide ambientali escursionistiche della Calabria e molto attento a segnalare che eventuali guide presenti «non erano riconosciute né dal parco né dall' Aigae».

 

Anche perché le guide dell' Aigae, nelle gole del Raganello, a quanto pare non ci vanno: «Non ci avventuriamo in queste gole, ai turisti le facciamo vedere dall' alto o solo nella parte iniziale del percorso». Per prudenza? Forse anche per un' altra ragione: non sono così abili, queste guide. Hanno una competenza, soprattutto tecnica, molto relativa.

 

la piena del torrente raganello 8

LE ALTRE REGIONI Non bisogna confondere le guide naturalistiche ed escursionistiche o di media montagna con le vere e proprie guide alpine (con specializzazione) che in Calabria e in Sicilia sono presenti solo tra i vulcanologi, e neppure con quelle dell' Aigc (Associazione italiana guide canyon) o ancora con quelle dotate del brevetto internazionale rilasciato dalla "Commission international de canyon": gente che i turisti - se in grado - li porta altro che sul Raganello: mica le guide del Pollino che sul Raganello manco ci vanno (che poi non è vero: ci vanno).

la piena del torrente raganello 7

 

Insomma, tra i fantasmi da scacciare c' è anche l' impressione che delle professionalità limitate ne stiano approfittando per travestirsi da esperti unici e preveggenti: dire che quelle gole «non è il caso di percorrerle mai» fa abbastanza sorridere chiunque abbia dimestichezza con certi ambienti, e fa il paio con la pretesa - avanzata ieri - che sia reso obbligatorio l' accompagnamento solo di "guide" riconosciute dalle associazioni locali.

la piena del torrente raganello 6

 

Ma un circuito così chiuso e autotutelato, soprattutto in Calabria, correrebbe il rischio di essere chiamato con un brutto appellativo. E per fare paragoni e rapportarsi alla normalità (mancata) non serve scomodare i canyon del Colorado, tappezzati di cartelli monitori: basta sapere che per fare canyoning o torrentismo o roba del genere, in Val d' Aosta o in Piemonte, tu devi telefonare, prenotare, pagare e poi essere accompagnato da una guida alpina con specializzazione in canyoning o da una guida dell' Aigc. Ma è un altro mondo, non è colpa delle guide calabre - tutte di Cosenza e Potenza - se Civita, per certe cose, assomiglia a tutto il resto della Calabria.

 

la piena del torrente raganello 5

PRECEDENTI INUTILI In ogni caso, i tragici incidenti di Civita e del Raganello riguardavano solo delle mere escursioni a piedi, fatte da gente imprudente a cui nessuno ha impedito di esserlo: salvo ergersi a maestrini del giorno dopo. Tra l' altro è da una settimana che in zona, regolarmente, si scatenava un violento temporale nel primo pomeriggio. Ma la Calabria è terra di indifferenza.

 

la piena del torrente raganello 2

«Le montagne dimenticate, meraviglia della Calabria» titolava il Corriere della Calabria nel giugno dell' anno scorso. Incuria, sentieri non segnati e invasi, dirupi improvvisi, qualcosa che sa più di abbandono che di selvaggio. Le guide - ambientali - potrebbero ricominciare da questo. Oppure dai sei morti che nel 1996 furono trascinati da un nubifragio che colpi Crotone nelle zone Trafinello e Tufolo.

 

la piena del torrente raganello 19

Oppure dai 13 morti di Soverato nel settembre 2000, laddove le violente piogge, accompagnate da una scarsa pulizia dell' alveo, provocarono un ingrossamento del torrente Beltrame.

Oppure dai quattro morti del Vibonese, nel 2006, per un nubifragio nella zona marina della città. In Calabria per morire basta che piova.

la piena del torrente raganello 15la piena del torrente raganello 16la piena del torrente raganello 14la piena del torrente raganello 17la piena del torrente raganello 1la piena del torrente raganello 18

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO