taxi protesta sciopero

IL GOVERNO CEDE AL RICATTO DEI TASSINARI – CAOS A ROMA PER LO SCIOPERO DEI TAXI: PETARDI, FUMOGENI E SLOGAN CONTRO DRAGHI E “UBER”. L’ESECUTIVO PROPONE AI PARTITI UN COMPROMESSO PER CAMBIARE L’ARTICOLO 10 E CONGELARE L’ATTUALE MECCANISMO DI RILASCIO DELLE LICENZE. E CERCA DI TROVARE UNA SOLUZIONE SULL’USO DELLE APP – MORALE DELLA FAVOLA: ANCHE OGGI LA LIBERALIZZAZIONE LA FACCIAMO DOMANI

 

1 - PROTESTA DEI TASSISTI A ROMA, PALAZZO CHIGI BLINDATO

Da www.ansa.it

 

protesta dei tassisti davanti a palazzo chigi 6

Protesta dei tassisti in Via del Corso con Palazzo Chigi e le vie di accesso limitrofe blindate dalla polizia. I tassisti chiedono ormai da giorni lo stralcio dell'art. 10 del ddl concorrenza che prevede la liberalizzazione del settore. Sono stati esplosi petardi e accesi fumogeni, con la polizia che fronteggia i manifestanti tenendoli a distanza dal palazzo del governo. Slogan contro l'esecutivo, il presidente del Consiglio Mario Draghi, ma soprattutto contro Uber.

 

protesta dei tassisti a roma 3

"Chiediamo che il governo stralci l'articolo 10 del ddl concorrenza e apra subito un tavolo di confronto con tutti gli attori interessati". E' la richiesta che le organizzazioni sindacali dei tassisti avanzano in una lettera aperta alle istituzioni e alla società civile.

 

Il documento, ripercorrendo le tappe della causa avviata contro Uber Black nel 2016 per concorrenza sleale, sottolinea "come alla luce di quanto già accaduto e in funzione di ciò che ulteriormente emerge dall'inchiesta Uber Files, gli operatori del comparto taxi non sono assolutamente disposti ad accettare che le regole del loro lavoro vengano riscritte attraverso una delega che non comporta un loro coinvolgimento diretto e dell'intero Parlamento".

protesta dei tassisti davanti a palazzo chigi 7

 

Intanto prosegue l'esame in commissione Attività produttive della Camera del ddl concorrenza, ma il nodo della liberalizzazione del settore taxi, contenuto nell'articolo 10, non è ancora stato affrontato. Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, si starebbe lavorando a una riformulazione dell'articolo, in modo da trovare una sintesi tra le diverse sensibilità.

 

"La nostra posizione va sia dalla possibiità di stralciare l'articolo 10" del disegno di legge concorrenza per "trovare una soluzione dei problemi" -  ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini -, ma anche verso la possibilità di dover fare i conti con "tutta l'evoluzione che nel settore c'è, sul terreno dell'innovazione digitale".

 

protesta dei tassisti davanti a palazzo chigi 3

 

"Penso che il governo farebbe bene a discutere e a dialogare con le rappresentenze dei tassisti e dei lavoratori, per giungere a soluzioni equilibrate e condivise - afferma all'ANSA il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra -. Questo braccio di ferro non serve a nessuno, ci sono ancora i tempi per ragionare, anche nella prospettiva di trovare un giusto equilibrio su quest'articolo 10".

 

protesta dei tassisti a roma 4

"Noi abbiamo insistito sul fatto che sia necessario riscrivere l'articolo 10 del disegno di legge sulla concorrenza", come è "necessario identificare chi fa che cosa: Ncc e taxi - spiega il segretario generale della Uil Pier Paolo Bombardieri -. E definire con più esattezza ruoli e funzioni. Era una proposta dell'allora ministro Teresa Bellanova, eravamo rimasti al fatto che quella proposta potesse esser presa in considerazione". A proposito dello scoppio di alcuni petardi, nel centro di Roma, "noi siamo sempre per le manifestazioni pacifiche".

 

protesta dei tassisti a roma 5

Manifestazione anche a Torino con oltre duecento tassisti che occupano con le loro auto l'intera piazza Vittorio Veneto, per protesta contro il Ddl concorrenza. Un blitz che rientra nelle azioni di questi giorni di sciopero. "Continueremo così fino a che non avremo risposte certe. L'articolo 10 del Ddl deve essere stralciato. Siamo stanchi di non ricevere risposte e siamo pronti a bloccare le città". I tassisti sul piede di guerra si preparano ad altre iniziative "a sorpresa", annunciano. Con la protesta i taxi oggi sono praticamente introvabili in tutta la città, stazioni ferroviarie comprese.

 

protesta taxi a torino

Sono in assemblea anche oggi i tassisti milanesi che protestano contro il Ddl concorrenza che a loro dire porterebbe a una deregulation totale del settore. Effettuano solo corse 'sociali', ovvero verso ospedali o per persone con problemi fisici. "Rimarremo qui fino a quando non avremo risposte dal governo", spiegano al presidio in piazza Duca d'Aosta, accanto alla stazione Centrale di Milano.

 

"Dalla giornata di ieri e per i prossimi due giorni almeno i rappresentanti delle associazioni Taxi milanesi, unitamente a quelle provenienti da tutte le altre città italiane - spiega Emilio Boccalini, vicepresidente di Taxiblu 02.4040- saranno a Roma dove nella giornata di giovedì presumibilmente si terrà il voto sull'articolo 10 del Ddl concorrenza che rischia di cancellare la categoria se non verrà stralciato.

 

 

gianluigi paragone con i tassisti davanti a palazzo chigi

Un voto cruciale per i destini di diverse migliaia di lavoratori. In queste ore abbiamo avuto modo di incontrare diverse delegazioni di partiti politici, i quali in larga parte se non praticamente tutti, ci stanno manifestando la loro vicinanza, riscontrabile nei tanti emendamenti presentati nelle scorse ore proprio all' articolo 10 del Ddl concorrenza".

 

2 - TAXI, IL GOVERNO CEDE SULLE LICENZE. E PROPONE UN COMPROMESSO SULLE APP

Sonia Ricci per www.editorialedomani.it

 

protesta taxi a piazza del plebiscito napoli

Il governo accontenta il centrodestra e, in parte, va incontro alle richieste dei tassisti che ormai da giorni protestano contro il disegno di legge sulla concorrenza. Alla Camera, l’esecutivo ha proposto ai partiti una norma di compromesso per cambiare l’articolo 10 del provvedimento e congelare l’attuale meccanismo di rilascio delle licenze.

 

L’esecutivo, infatti, è disposto a eliminare dal testo la seguente norma: «Promozione della concorrenza, anche in sede di conferimento delle licenze, al fine di stimolare standard qualitativi più elevati». La mediazione dovrà essere accettata dai partiti di maggioranza.

protesta taxi a piazza del plebiscito napoli

 

L’articolo che si occupa di taxi e Ncc, i noleggi con conducente, è una delega al governo. Le norme contenute, dunque, non entreranno in vigore subito dopo l’approvazione del ddl Concorrenza, ma rappresentano degli indirizzi generali di cui il governo dovrà tenere conto nella stesura dei decreti secondari, che verranno approvati nei mesi seguenti. Eliminando dal testo tutta la parte che riguarda la concorrenza nel sistema di rilascio delle licenze, il governo si impegna a lasciare le cose così come sono.

 

L’IPOTESI PER LE APP

protesta dei tassisti a roma 1

La mediazione governativa tocca anche la parte più spinosa, ovvero «l’adeguamento dell’offerta di servizi alle forme di mobilità che si svolgono mediante applicazioni web, che utilizzano piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti». Come Uber, Lyft o Free Now.

 

Secondo l’agenzia Public Policy, queste saranno distinte tra quelle gestite direttamente dalle cooperative di tassisti, come itTaxi, e quelle di mera intermediazione tra domanda e offerta.

 

protesta dei tassisti davanti a palazzo chigi 4

La mediazione del governo, infatti, prevede la «regolazione dell’attività delle piattaforme tecnologiche di mera intermediazione tra la domanda e l’offerta di trasporto pubblico non di linea e di quella delle piattaforme tecnologiche per l’interconnessione tra gli utenti e gli operatori del trasporto pubblico non di linea, tenendo conto delle diversa natura del servizio erogato da dette piattaforme, garantendo all’utenza e agli esercenti gli autoservizi pubblici non di linea libertà di accesso e di utilizzo di dette piattaforme tecnologiche, nel rispetto dell’autonomia negoziale delle parti, e tutelando le forme artigiane e cooperative di svolgimento dell’attività di trasporto pubblico non di linea».

 

SALVINI E LA “MANINA”

il leghista claudio durigon con i tassisti davanti a palazzo chigi

La mediazione del governo arriva poco dopo le parole pronunciate oggi dal leader della Lega, Matteo Salvini: «Noi stiamo cercando di stemperare le tensioni sociali nelle piazze, però evidentemente qualcuno a palazzo Chigi malconsiglia il presidente del Consiglio», ha detto il segretario.

 

«Non vorrei che ci fosse la “manina” di qualche multinazionale straniera anche dietro questo intervento normativo perché i tassisti sono anche un presidio di legalità, oltre a svolgere una funzione economica», ha aggiunto durante una conferenza stampa alla Camera.

 

LE PROTESTE

protesta dei tassisti a roma 2

Nel frattempo, è in corso una protesta dei tassisti in via del Corso a Roma, con palazzo Chigi, sede del governo, e le vie di accesso limitrofe blindate dalla polizia. Sono stati esplosi petardi e accesi fumogeni, con la polizia che fronteggia i manifestanti tenendoli a distanza dal palazzo dell’esecutivo.

protesta dei tassisti davanti a palazzo chigi 2taxi protestataxi protestataxi protestaprotesta dei tassisti davanti a palazzo chigi 1taxi protestaprotesta taxi5protesta dei tassisti davanti a palazzo chigi 5

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)