gemelli tedeschi isis

L’ISIS TRA NOI – STORIA DI KEVIN E MARK, I DUE GEMELLI TEDESCHI DI 26 ANNI MORTI DA EROI DELLA JIHAD – LA RIVISTA DELL’ISIS LI CELEBRA TRA I SUOI MARTIRI: UNO SI È FATTO SALTARE IN ARIA CONTRO L’ESERCITO IRACHENO, L’ALTRO È MORTO IN BATTAGLIA

Andrea Tarquini per “la Repubblica

 

GEMELLI TEDESCHI ISISGEMELLI TEDESCHI ISIS

Erano due gemelli uniti da amore fraterno, erano giovani e biondi, due ragazzi sorridenti e a cui entrambi la vita in Occidente sorrideva: Kevin studiava con profitto Legge a Bochum, Mark si era arruolato volontario per 4 anni in un battaglione di Panzergrenadiere della Bundeswehr. Giovani cittadini tedeschi perfetti, insomma, europei modello. E invece sono morti entrambi da “Istishadi”, attentatori suicidi nei ranghi dell’Isis, hanno dato la vita credendo nell’Islam radicale e nello Stato islamico, il Califfato che sfida e terrorizza il mondo. E ieri la loro storia, lanciata in apertura dai maggiori siti e tg tedeschi, ha scosso la Repubblica federale e tutto il vecchio continente.

 

Forse, Kevin e Mark sono solo due tra tanti pronti a immolarsi. La foto che li mostra, diffusa ieri mattina da Spiegel online, è impressionante: due bei ragazzi biondi con gli occhi azzurri, ma tengono in mano il Corano, hanno la tipica barbetta solo sul mento e senza baffi, come i salafiti e altri estremisti.

 

GEMELLI TEDESCHI ISISGEMELLI TEDESCHI ISIS

Alle loro spalle, una bandiera nera del Daesh, il Califfato. Onore al martire Abu Musab Al Almani, onore a suo fratello, dicono lunghi articoli dedicati loro, a pagina 30 di Dabiq, la rivista dell’Isis, e sui suoi siti. «Abu Musab era un crociato, combatté in Afghanistan contro i musulmani, poi si convertì. Si è immolato in nome dell’Islam facendosi saltare in aria, carico di esplosivo, in un attacco contro il quarto reggimento dell’esercito iracheno», lo raccontano gli islamisti, esaltandolo come martire ed eroe.

 

«Allah decise di condurlo dal Male della sua vita passata al Bene, di fare di lui un guerriero della fede, che sparge il suo sangue per la causa», continua Dabiq, e poi aggiunge: «Anche il fratello di Abu Musab al Almani ha scelto la morte per la fede, dando la vita in un attacco armato contro gli infedeli». Dove, non viene detto.

 

La Germania e il mondo intero non vogliono crederci, eppure è vero. Ogni dubbio è caduto quando nella piccola prospera cittadina renana di Castrop-Rauxel, avendo visto la foto sul web, il padre dei due gemelli si è presentato alla polizia, sconvolto e con la morte nell’animo ma deciso a dire tutto, ad aiutare ogni indagine contro i suoi ragazzi perduti.

 

«Sì, è vero, quei due ragazzi erano i miei figli, vi dirò tutto quel poco che io e mia moglie sappiamo, vi prego prendete la storia sul serio». Da allora, i vertici di polizia, antiterrorismo, servizi segreti e intelligence militare sono riuniti in permanenza nel centro antiterrorismo a Treptow, il quartiere berlinese che nella guerra fredda era strapieno di comandi sovietici.

iraq   isis prende la raffineria di petrolio di baijiiraq isis prende la raffineria di petrolio di baiji

 

«I miei gemelli sono nati nel dicembre 1989 qui a Castrop-Rauxel», ha spiegato il padre, «pensate, allora ero agente di polizia in servizio. Abbiamo cercato di dare loro tutto, una famiglia unita, una buona vita nei valori solidi del ceto medio. Hanno studiato entrambi al ginnasio cittadino intitolato a Willy Brandt, il cancelliere della pace, ricordo ancora quando sonbo tornati a casa con la pagella della Abitur, la severa maturità tedesca, a pieni voti».

 

 Tutto prometteva il meglio per Kevin e Mark. E tutto sembrò cominciare bene, all’alba delle loro vite adulte di gemelli. Kevin già prima della maturità aveva studiato negli Stati Uniti per un anno, in una High School in California, poi si era iscritto alla Facoltà di Legge all’università di Bochum, l’ateneo di qualità e aperto a tutti dell’antico centro operaio e minerario della Ruhr.

iraq   isis prende la raffineria di petrolio di baiji 7iraq isis prende la raffineria di petrolio di baiji 7

 

Ottimi risultati, Kevin fu ammesso nel miglior cursus accademico da futuro assistente, poi in un programma d’eccellenza. Ma prima — il padre si maledice ora per non averci pensato — aveva trascorso un anno a Istanbul, e là probabilmente si era convertito. «Esprimeva la sua fede nel modo più radicale», dicono ora gli ex compagni di università, troppo tardi, «la sua crisi con i nostri valori era evidente».

 

iraq   isis prende la raffineria di petrolio di baiji 4iraq isis prende la raffineria di petrolio di baiji 4

Nessuno se n’era accorto, e nessuno aveva notato che intanto il gemello Mark, in servizio da Panzergrenadier in Afghanistan, aveva abbracciato anche lui l’islamismo più radicale. «Con l’addestramento ricevuto nella Bundeswehr», affermano ancora gli agenti del Mad, l’intelligence militare federale, «era un boccone prelibato per i terroristi. Solo adesso, troppo tardi, indaghiamo su questi casi, sono almeno 25 gli ex soldati ora foreign fighters in Siria o Iraq». Era l’agosto 2014 quando Kevin e Mark viaggiarono in Turchia, salutarono un’ultima volta la mamma in vacanza ad Alanya, poi raggiunsero la Siria. E da là spedirono ai genitori messaggi dalla guerra, come lettere d’addio fanatiche e vaghe.

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”