carmine saladino maticmind guido crosetto alfredo mantovano giancarlo innocenzi botti

SERVIZI, COMMESSE E VELENI/1 – L’AISI, L’AGENZIA DI SICUREZZA INTERNA, NON HA RINNOVATO L’APPALTO CON LA SOCIETÀ “SIND”, CHE SI OCCUPA DI “VIDEOSORVEGLIANZA DINAMICA” ED È CONTROLLATA DALLA “MATICMIND” DI CARMINE SALADINO, L’IMPRENDITORE CHE IN PASSATO HA AFFITTATO CASA A GUIDO CROSETTO – “IL FATTO”: “QUALCUNO INSERISCE CIÒ CHE È AVVENUTO NEL CONTESTO DEL RAFFREDDAMENTO DEI RAPPORTI TRA GLI APPARATI PIÙ VICINI AL MINISTRO DELLA DIFESA E QUELLI VICINI AL SOTTOSEGRETARIO MANTOVANO. C’È STATA  LA CIRCOLAZIONE DI ALCUNI 'ANONIMI' INFARCITI DI NOTIZIE VELENOSE E INESATTE E SPEDITI AI MEDIA E AI MINISTRI, COMPRESO CROSETTO. SI SOSTENEVA CHE IL SUCCESSO DI SIND IN AISI FOSSE DOVUTO AI BUONI RAPPORTI DI SALADINO CON CROSETTO. LA SENSAZIONE È CHE SIA IN CORSO UN REGOLAMENTO DI CONTI CHE TAGLIA POLITICA E INTELLIGENCE...”

Estratto dell’articolo di Marco Lillo e Valeria Pacelli “Il Fatto Quotidiano”

 

CARMINE SALADINO

C’è una questione della quale il Copasir non si è occupato ieri durante l’audizione del ministro Guido Crosetto, e invece sarebbe bene che fosse seguita con attenzione dagli organi che controllano i Servizi segreti. Stiamo parlando dei rapporti delle strutture di intelligence con il gruppo Maticmind da un lato, e dei rapporti tra il suo fondatore Carmine Saladino, un consulente ed ex consigliere del gruppo (Giancarlo Innocenzi, [...]) e il ministro della Difesa.

 

Maticmind controlla due società che si occupano di intercettazioni (Sio) e di riconoscimento biometrico e facciale, nonché di videosorveglianza dinamica (Sind). I servizi di intelligence (e in particolare l’aisi, l’agenzia di sicurezza interna) hanno fatto largo uso delle tecnologie di Sind, fino a pochi mesi fa. Con il nuovo corso, inaugurato dalla nomina del neo direttore Bruno Valensise, però il dipartimento ha deciso di non rinnovare i contratti che, secondo le fonti del Il Fatto, valevano introiti stimati futuri per circa 10 milioni di euro.

 

GUIDO CROSETTO

Sind è una società leader nel suo settore e una cosa va chiarita subito: non è in discussione la qualità dei servizi forniti. Sind lavora con Aisi da più di 20 anni. La società nata nel 1990 produce tra i sistemi di sicurezza più sofisticati sul mercato: si occupa di prodotti di sorveglianza e comunicazione riservata, fornisce prodotti ad alta tecnologia per il controllo negli aeroporti.

 

I suoi software di riconoscimento facciale, per dire, riescono a identificare a distanza le persone riprendendole da una curva all’altra negli stadi. […]

 

ALFREDO MANTOVANO

La società in passato si è occupata di mettere in sicurezza le comunicazioni tra i centri dell’Aisi sparsi per l’Italia e gli uffici centrali. Grazie ai suoi servizi tagliati su misura per le esigenze uniche dell’agenzia di intelligence, Sind stimava di aumentare il suo fatturato dai 13,8 milioni del 2022 ai 49,5 milioni del 2029. A sentire più ‘campane’ del settore, il mancato rinnovo del contratto con Aisi (ce n’era in passato anche uno con Aise, ma di importo minore) non sarebbe dovuto alla qualità del lavoro, che si conferma elevata.

 

Allora cosa è successo? Alcune fonti sentite dal Fatto accennano a un accertamento fiscale sull’uso delle agevolazioni fiscali del regime ‘patent box ’da parte di Sind, ma sul punto la società ritiene di aver fatto tutto correttamente, forte di pareri di fiscalisti di grido, e le interlocuzioni con il Fisco sono a buon punto per chiudere la faccenda. Si dubita che sia questa la ragione. Qualcuno inserisce ciò che è avvenuto con Aisi nel contesto del raffreddamento dei rapporti tra gli apparati più vicini al ministro Crosetto e quelli più vicini al sottosegretario Alfredo Mantovano.

 

CARMINE SALADINO

C’è stata poi la circolazione di alcuni anonimi infarciti di notizie velenose e inesatte e spediti ai media e ai ministri, compreso Crosetto. Si sosteneva che il successo di Sind in Aisi fosse dovuto ai buoni rapporti di Carmine Saladino con Crosetto. Si mischiavano cose vere, come la vicenda, rivelata dal Fatto, della casa nella quale il ministro Crosetto vive in affitto (di proprietà del figlio di Saladino), con circostanze false e calunniose contro alcuni dirigenti Aisi.

 

Nulla di nuovo sotto il sole: ogni cambio di stagione nei servizi è stato accompagnato da anonimi simili. Stavolta però un dirigente citato nell’anonimo è stato trasferito e l’appalto a Sind è stato ‘non rinnovato’ in attesa di verifiche o ‘assessment’, come dice Saladino nell’intervista a fianco.

 

giorgia meloni alfredo mantovano

La sensazione è che sia in corso un regolamento di conti che taglia trasversalmente la politica e l’intelligence e che Sind ci sia finita in mezzo. Non aiutata certo dalla scelta del fondatore del gruppo di offrire nell’estate 2023 per tre mesi una casa in affitto ‘senza canone’ con la giustificazione della mancata fine dei lavori promessi dal locatore, come spiegato da Crosetto e dal padrone di casa al Fatto a dicembre.

 

SIND infatti è controllata da Maticmind, che l’ha acquistata nel 2022. Il gruppo Maticmind è stato protagonista di una campagna di acquisizioni fulminante negli ultimi anni che ne ha fatto un partner naturale per forze di polizia e servizi. Nulla di strano che lo Stato italiano e un fondo americano siano entrati in questo gruppo che fatturerà nel 2024 più di 650 milioni di euro.

 

GUIDO CROSETTO

La holding Mozart Holdco è controllata per il 70 per cento dal fondo americano noto per la reputazione e i conti solidi, Cvc; il 15 per cento è di Cdp (ministero dell’economia); una quota di poco inferiore all’1 per cento è intestata a qualcuno dietro la Cordusio Fiduciaria; meno del 15 per cento è ancora di Carmine Saladino che però resta presidente con poteri molto forti. Ad agosto del 2023 nel CDA era stato nominato consigliere Marco Mezzaroma, notoriamente uno dei migliori amici di Giorgia Meloni. Si è dimesso il 30 luglio scorso.

 

 

 

le foto dei lavori nella casa di carmine saladino affittata da guido crosetto 3le foto dei lavori nella casa di carmine saladino affittata da guido crosetto 8

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...