roma no green pass francesco pugliese policlinico

“HANNO FATTO IRRUZIONE ISOLANDO LA SALA ROSSA, QUELLA DEI PAZIENTI CRITICI. SE FOSSE ARRIVATA UN'URGENZA IN QUEI MINUTI...” - IL PRIMARIO DEL PRONTO SOCCORSO DEL POLICLINICO UMBERTO I DI ROMA, FRANCESCO PUGLIESE, RACCONTA LA FOLLIA DELL’ASSALTO DEI NO GREEN PASS: “MAI VISTA UNA TALE FURIA. CIECA. PURA” - MEDICI E INFERMIERI SONO ANCORA SOTTO CHOC: “IL PAZIENTE GRIDAVA: SIETE SERVI DEL POTERE, DELLA DITTATURA. NON MI DOVETE TOCCARE. POI È LETTERALMENTE ESPLOSO QUANDO GLI ABBIAMO DETTO CHE DOVEVAMO ESEGUIRE UN TAMPONE COVID, DA UN ANNO LAVORO IN PRIMA LINEA CONTRO IL COVID, E NON RIESCO A CAPIRE COME SI POSSA ARRIVARE A TANTO”

 

1 - IL PRIMARIO ANCORA SOTTO CHOC «MAI VISTA UNA FURIA COSÌ, I MALATI ERANO TERRORIZZATI»

Valeria Costantini per il "Corriere della Sera"

assalto dei no green pass al policlinico umberto i 2

 

«La sala emergenze era isolata, se fosse arrivato un paziente grave, in quei minuti l'accesso sarebbe stato impedito. Mai vista una tale furia». La voce di Francesco Pugliese, direttore del pronto soccorso del Policlinico Umberto I, è più venata di amarezza persino rispetto a un anno fa: a ottobre 2020 lottava coi colleghi contro la seconda ondata del Covid. Oltre 120 pazienti al giorno da curare, ma il nemico aveva un volto solo. La notte di sabato ha portato un'altra guerra. Insensata.

francesco pugliese

 

Dottor Pugliese, come è andato l'assalto?

«Avevamo questo paziente, arrivava dalla manifestazione, ma rifiutava i trattamenti, persino il tampone. Inveiva contro il personale. Dieci persone si erano radunate fuori dal pronto soccorso per lui, come fossero venuti a liberarlo. La tensione è salita quando sono diventati quaranta».

 

Ma chi erano?

assalto no green pass e no vax al pronto soccorso policlinico umberto I

«Non saprei, parenti, amici, ma anche no vax e no green pass a sentire quello che urlavano».

 

Cosa urlavano?

«Insulti irripetibili, minacce. Mai i colleghi si erano sentiti addosso parole di tale violenza. Cieca. Pura. Eppure parliamo di personale formato, con anni di esperienza, sanno gestire tossici, ubriachi, pazienti psichiatrici. Queste persone hanno fatto irruzione nell'area accettazione, in pratica isolando la sala rossa, quella dei pazienti critici. Se fosse arrivata un'urgenza in quei minuti...».

 

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 11

Poi cosa è successo?

«Prima che arrivasse la polizia, nella zona sanitaria c'è stato l'assalto vero, con i medici, gli infermieri, le guardie che tentavano di respingere queste persone. Aggressioni, spintoni, bottigliette lanciate addosso.

 

Hanno rotto la porta di ingresso del pronto soccorso, ci sono stati altri danni, ma soprattutto hanno costretto il personale a barricarsi dietro le porte blindate della sala gialla. Era piena di pazienti, anche loro terrorizzati. Una rabbia mai vista, in un luogo dove si curano malati, moribondi. Un pronto soccorso è come la Croce Rossa in zona di guerra: sacro, intoccabile».

 

assalto dei no green pass al policlinico umberto i 1

Bilancio della notte di follia?

«Abbiamo curato tre colleghi e due poliziotti feriti, non sono gravi. Siamo tutti sotto choc, ma anche demotivati. Vediamo questo atteggiamento estremista anche nei no vax che curiamo, ci chiedono "che mi fate, che mi iniettate?". Per un medico vedersi morire tra le mani queste persone che si potevano salvare, veder buttar via così delle vite... mi scusi non trovo le parole».

 

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 2

2 - «È ARRIVATO IN OSPEDALE E CI URLAVA SIETE DEGLI SCHIAVI POI HA COLPITO UNA COLLEGA»

Fla. Sav. per "il Messaggero"

 

«Il paziente era nella sala accettazione e fin dall'inizio ha iniziato ad aggredirci verbalmente. Gridava: Siete servi del potere, della dittatura. Non mi dovete toccare. Ci siamo avvicinati per calmarlo poi è letteralmente esploso quando gli abbiamo detto che dovevamo eseguire un tampone Covid, la procedura obbligatoria per escludere o meno il virus». A parlare è uno dei 20 sanitari, tra medici e infermieri, che sabato era in turno di notte al pronto soccorso del Policlinico Umberto I quando un gruppo di trenta violenti No Green pass si è riversato nell'ospedale.

 

assalto no green pass e no vax al pronto soccorso policlinico umberto I

Chiede di restare anonimo perché teme ritorsioni: «Alcuni di loro, degli estremisti che hanno tentato di forzare gli ingressi, mi hanno visto e sono molto spaventato» spiega. La miccia si è accesa intorno a mezzanotte quando uno di loro è arrivato al pronto soccorso in forte stato di agitazione.

 

Cosa è accaduto?

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 10

«Gli abbiamo dato una bottiglietta d'acqua. Dopo averla aperta, l'ha lanciata contro di noi e ha colpito una collega. A quel punto la situazione è precipitata. Cercavamo ancora di calmarlo ma ci respingeva e ci spingeva. Avevo notato che aveva fatto diverse telefonate, diceva che lo stavamo tenendo prigioniero ma nessuno di noi si era reso conto che aveva chiamato i suoi amici».

 

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 14

Cioè?

«Eravamo ancora nella stanza dell'accettazione, c'era confusione perché continuava a urlare, a insultarci. Quando abbiamo iniziato a sentire gridare anche fuori dalla stanza: Lasciatelo andare maledetti e Fateci passare».

 

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 6

Quindi cosa ha fatto?

«Tra i pazienti in attesa c'erano anche dei poliziotti. Erano gli agenti rimasti feriti durante il corteo del pomeriggio. Fin dai primi momenti ci hanno dato supporto. All'inizio però, lo ammetto, pensavo che quell'uomo si sarebbe calmato. Non è la prima volta che ci troviamo in difficoltà per le intemperanze dei pazienti che arrivano agitati. Ma quando sono arrivati gli altri violenti si è scatenato il caos. Gli agenti hanno subito sbarrato ogni porta e hanno chiamato i colleghi in supporto».

 

I rinforzi sono arrivati subito?

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 8

«Le pattuglie erano già nel piazzale quindi noi medici, insieme agli agenti che dovevano essere refertati, abbiamo messo in sicurezza l'interno del pronto soccorso. Gli altri poliziotti, invece, sono rimasti fuori. Ma sentivo le urla e i colpi ripetuti e violenti contro le porte che stavano cercando di forzare. Un inferno».

 

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 15

Una volta messo in sicurezza il pronto soccorso, le sono state date disposizioni? «Abbiamo blindato il primo piano e chiuso tutte le vie di accesso. Io, come i miei colleghi, ho proseguito il turno spostandomi nei diversi reparti all'interno della struttura. Sapevo che fuori c'era la polizia e che la situazione era tesa.

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 9

 

Abbiamo fatto tutti un grosso sforzo per mantenere la calma e la lucidità. Quando l'uomo che era qui da noi è stato portato via, tutto è tornato quasi alla normalità. I colleghi hanno poi chiesto di mettere in sicurezza anche l'ingresso nel piazzale principale e di chiudere tutto anche lì. Ero scosso e lo sono tutt' ora. Tutti abbiamo continuato a occuparci dei nostri malati».

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 7

 

Non ha avuto paura che provassero ancora a entrare?

«Fino alle quattro del mattino ho sentito grida e urla provenire dal piazzale. Ma dopo che è scattato l'allarme, c'era il cordone di poliziotti che ha evitato altre incursioni».

 

Quando ha terminato il turno cosa ha fatto?

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 4

«Sono corso a casa. Ora sto cercando di riprendermi perché le emozioni sono state fortissime. Sono molto amareggiato perché da un anno lavoro in questo ospedale, in prima linea contro il Covid, e non riesco a capire come si possa arrivare a tanto. Mi riferisco chiaramente alle aggressioni verbali e a quelle fisiche. Stavo solo svolgendo il mio lavoro e mi sono ritrovato al centro di una guerriglia».

ROMA SCONTRI ASSALTO ALLA SEDE CGIL assalto dei no green pass al policlinico umberto iroma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 5roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 1roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 13roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 12NO VAX SEDE CGIL 19roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 3

 

francesco pugliese 3francesco pugliese 1ROMA SCONTRI ASSALTO ALLA SEDE CGIL

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...