“NON CREDETE A CIÒ CHE VEDETE IN TELEVISIONE: CI SI PROTEGGE CON I SACCHI DELLA SPAZZATURA” – LA RABBIA DEI MEDICI LOMBARDI IN PRIMA LINEA, TRA CHIRURGHI E SPECIALIST PRECETTATI NEI REPARTI COVID SENZA AVERE LE COMPETENZE NECESSARIE: “È UNO TSUNAMI. MEDICI E INFERMIERI SI INFETTANO TRA LORO, CONTAGIANO PAZIENTI E VICEVERSA. QUI SI STA DIMENTICANDO L’ABC DELLA MEDICINA” – VIDEO

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Natascia Ronchetti per “il Fatto Quotidiano”

 

medico fa parlare un paziente con i parenti via skype medico fa parlare un paziente con i parenti via skype

Una grande passione per la mountain bike. E per il suo lavoro. Fino a due settimane prima di morire aveva continuato a ricevere i pazienti in ambulatorio: non era nelle sue corde fermarsi. Francesco Foltrani, 67 anni, era medico di famiglia a Cingoli, in provincia di Macerata. È morto nell' ospedale di Jesi. È uno dei 17 medici che dall' inizio dell' epidemia sono rimasti vittime del Covid-19: un numero che sale di giorno in giorno (due giorni fa erano 14). Prima se ne era andato anche Franco Galli, medico di famiglia nel paese di Medole, in provincia di Mantova. Aveva 65 anni, ha avuto una crisi respiratoria nel suo ambulatorio. E ha ceduto dopo otto giorni di ricovero.

 

MEDICI SI PROTEGGONO CON I SACCHI DELLA SPAZZATURA IN LOMBARDIA MEDICI SI PROTEGGONO CON I SACCHI DELLA SPAZZATURA IN LOMBARDIA

Ogni giorno, da settimane, la Federazione nazionale dei medici aggiorna il bollettino. Che è come un bollettino di guerra. Fa il punto su quanti se ne vanno dopo aver combattuto senza armi, senza quei dispositivi di protezione individuale necessari per evitare il contagio. Quando non scarseggiano mancano. Dappertutto: negli ospedali e negli ambulatori. Tanto che i numeri sui personale sanitario infettato - medici ma anche infermieri e operatori sociosanitari - continuano a galoppare: ieri gli infettati erano saliti a 3.654; 95 in più rispetto al giorno precedente, quasi il 9 per cento dei contagiati totali e di questi 1.882 nella sola Lombardia.

coronavirus terapia intensiva bergamo coronavirus terapia intensiva bergamo

 

Ora tutti i medici in prima linea sono furiosi. Lo è l' ortopedico (chiede l' anonimato, per timore di azioni disciplinari) che lavora in un ospedale lombardo, nel Mantovano. Tutto è stato scardinato. Specialisti come lui o chirurghi maxillo-facciali sono stati precettati nei reparti Covid. Anche se hanno le competenze diverse da quelle richieste in questo caso. Intanto si alzano muri in cartongesso, si svuotano altre aree. "È come uno tsunami - si sfoga l' ortopedico -. Nel mio ospedale, che supporta quello principale, va anche di lusso. Ma non credete a ciò che vedete in televisione: ci si protegge con i sacchi della spazzatura".

coronavirus medici coronavirus medici

 

coronavirus torino coronavirus torino

La fotografia in pagina arriva proprio dall' ospedale di questo ortopedico. Tutti puntano l' indice contro l' articolo 7 del decreto del 9 marzo del premier Giuseppe Conte: impone al personale sanitario asintomatico di non interrompere il lavoro anche se è entrato in contatto con un soggetto a rischio o positivo, anche senza tampone. "Ma a fronte di una incubazione che può durare fino a due settimane, i soggetti più pericolosi - spiega il giovane ortopedico - sono proprio gli asintomatici. È così che medici e infermieri si infettano tra loro, che contagiano pazienti e viceversa. E i reparti più pericolosi oggi sono quelli non Covid, dove i dispositivi di cui disponiamo hanno una minore protezione. Qui si sta dimenticando l' abc della medicina.

coronavirus medici 1 coronavirus medici 1

 

coronavirus coronavirus

Anche uno studio cinese, pubblicato dalla rivista Lancet, conferma che gli asintomatici sono i più rischiosi. L' articolo 7 deve essere cambiato". Forse, ragionano i medici, chi sta al vertice della catena di comando ha perso il polso di chi sta in trincea. O forse stoppa una campagna di tamponi a tappeto perché i positivi potrebbero essere tanti da far crollare il sistema sanitario sotto il peso di migliaia di medici e infermieri in quarantena.

le foto di medici e infermieri che lottano con il coronavirus 1 le foto di medici e infermieri che lottano con il coronavirus 1

 

MEDICI E CORONAVIRUS MEDICI E CORONAVIRUS

Ma non si combatte ad armi quasi nude solo negli ospedali, anche negli ambulatori dei medici di base. Lo Snami, il sindacato che ne associa 12mila in tutta Italia (tra questi anche guardie mediche e operatori del 118), ha scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lo Snami ha ordinato in Cina, a sue spese, 500mila mascherine Fffp2 e Fffp3: 4,5 euro cadauna. "Sono state bloccate", dice il presidente del sindacato Angelo Testa. Problemi doganali. Perché è vero che gli aerei cargo possono atterrare. Ma poi le mascherine non si riescono a scaricare: gli equipaggi restano sull' aereo per il timore della quarantena, gli autotrasportatori non riescono a sdoganarli perché sottoposte a varie certificazioni.

MEDICI E CORONAVIRUS MEDICI E CORONAVIRUS coronavirus ospedale coronavirus ospedale il servizio di sky news dall'ospedale di bergamo il servizio di sky news dall'ospedale di bergamo MEDICI E CORONAVIRUS MEDICI E CORONAVIRUS

 

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