willy monteiro fratelli bianchi colleferro

“NON L’ABBIAMO TOCCATO” - NELL’INTERROGATORIO I QUATTRO PRESUNTI ASSASSINI DI WILLY MONTEIRO NEGANO E SI ACCUSANO L’UN L’ALTRO: “SIAMO INTERVENUTI PER DICIDERE UNA RISSA, MA NON ABBIAMO PRESO PARTE. ABBIAMO PROVATO A SEPARARE I LITIGANTI, CHE NON CONOSCEVAMO E QUANDO CE NE SIAMO ANDATI NON ABBIAMO VISTO IL RAGAZZO A TERRA” – APERTA UN’INDAGINE SUGLI HATER RAZZISTI

 

 

1 – Colleferro, Conte: Sono rimasto scioccato, ho sentito ieri genitori

POST RAZZISTI SULLA MORTE DI WILLY MONTEIRO

(LaPresse) - "Ieri sono rimasto fortemente colpito, direi scioccato. Ho preferito parlare prima con i genitori del ragazzo, l'ho fatto in punta di piedi perché tenevo in un momento di estremo dolore a non essere invasivo. Ho trovato in particolare un papà affranto, sopraffatto da tutta questa angoscia.

 

Non spetta a me la valutazione giudiziaria. Io non mi sento nemmeno di chiedere una punizione esemplare. Affido ai giudici il compito di accertare e stabilire le giuste condanne". Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un punto stampa a Beirut. "Quello che voglio dire è fermiamoci un attimo a riflettere, che messaggio trasmettiamo ai nostri ragazzi? Dagli accertamenti Willy si è permesso solo di intervenire per sedare un litigio. Quale violenza si è scatenata? Interroghiamoci".

 

2 – Ucciso a Colleferro, aperta indagine sugli hater social di Willy

Clemente Pistilli per www.repubblica.it

 

WILLY E I FRATELLI BIANCHI

"Avete tolto di mezzo uno scimpanzè". "Siete degli eroi". Sui social si stanno scatenando anche i razzisti odiatori che insultano la vittima per il colore della pelle e inneggiano ai quattro arrestati accusati di aver ucciso a calci e pugni, domenica scorsa a Colleferro, il 21enne Willy Duarte Monteiro, per i quali gli investigatori stanno anche valutando l'aggravante razziale. Veri e propri messaggi che incitano all'odio, ma che non stanno passando inosservati.

 

willy 5

La polizia postale di Latina ha subito iniziato a indagare, concentrando questa mattina l'attenzione su un post del genere pubblicato da un latinense. L'uomo ha prima chiuso la sua pagina facebook, poi l'ha riaperta e ha pubblicato una serie di post dove sostiene che il suo sia un profilo finto e che non c'è alcuna vicinanza a Fdi, e che non pensava quelle cose di Willy. Il tutto dopo una valanga di insulti, circa 800 commenti di disprezzo, e la notizia dell'apertura dell'indagine da parte della polizia postale.

 

Ma non è tutto. A Cassino un videomaker ha infatti pubblicato su un suo canale social un video in cui punta il dito contro Willy. "Tanti italiani vengono massacrati ogni giorno da Mao Mao. Piccolo Willy, ma che c... stavi a fare alle due di notte in giro? Se fate questa fine è normale", dice nella assurda diretta Giorgio Di Folco, noto come Giorgio Pistoia, ex componente del direttivo locale della Lega e attualmente simpatizzante del partito di Matteo Salvini. Ancora: "Per me sempre immigrato sei perché se sei nero in Italia non esistono persone nere. Sei italiano se sei bianco".

 

gabriele e marco bianchi

Video poi rimossi dal videomaker, ma già diventati virali, davanti ai quali prende subito le distanze la stessa Lega. "Parliamo di un soggetto messo fuori dal partito da tempo, quando abbiamo rimosso il precedente coordinatore Carmelo Palombo. Mi fa schifo la persona, e deve scriverlo questo, e quello che dice. Persone così devono stare lontanissime dalla Lega e dalla società civile. Mi fanno venire i brividi e lo dico come papà", dichiara il coordinatore regionale della Lega nel Lazio, l'onorevole Francesco Zicchieri.

 

francesco belleggia

3 – Omicidio Willy Monteiro, l’interrogatorio dei fratelli Bianchi: «Non l’abbiamo toccato»   

Fulvio Fiano per www.corriere.it

 

Si accusano uno con l’altro, i quattro presunti assassini di Willy Monteiro Duarte, sanno che se hanno mezza di possibilità di alleggerire la propria posizione è quella sottrarsi all’accusa più pesante, non ancora formulata ufficialmente dalla procura di Velletri ma che aleggia sull’intera vicenda: quella di aver ucciso volontariamente il 21enne, colpendolo con un calcio al volto quando ancora era a terra: «Non lo abbiamo toccato, respingiamo ogni accusa. Siamo intervenuti per dividere una rissa. Abbiamo visto un parapiglia e siamo arrivati. Siamo arrivati lí perché chiamati da alcuni amici, ma non abbiamo preso parte alla rissa.

 

willy 2

L’unica cosa che abbiamo fatto è stata di provare a intervenire per separare i litiganti che non conoscevamo. Quando ce ne siamo andati, non abbiamo visto il ragazzo a terra», dicono Marco e Gabriele Bianchi, i due fratelli di Artena, arrestati per l’omicidio di Willy Monteiro, durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto davanti al gip di Velletri nel carcere romano di Rebibbia.

 

E aggiungono: «Siamo dispiaciuti e distrutti perché accusati di un omicidio che non abbiamo commesso». Una tesi che invece ribaltano gli altri due arrestati, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, 23 e 22 anni, che fin dal primo momento hanno provato a scagionarsi della responsabilità più pesante. Il primo alludendo a «ruoli diversi» nella vicenda. Il secondo, difeso anche lui come i Bianchi dall’avvocato Massimiliano Pica, chiamandosi fuori da ogni coinvolgimento.

 

fratelli bianchi 2

L’accusa per tutti è di concorso in omicidio preterintenzionale, mentre una quinta persona che era in auto con i fratelli Bianchi è indagato a piede libero per favoreggiamento. Decisive per attribuire responsabilità più precise saranno le testimonianze degli altri ragazzi presenti, due dei quali indicati come super testimoni dagli stessi fratelli, e l’esame del video della telecamera puntata sulla piazza alle spalle della caserma dei carabinieri dove è avvenuta l’aggressione. Nelle immagini, pur poco nitide, si vede l’Audi Q7 allontanarsi dalla scena con gli arrestati a bordo. Saranno arrestati mezz’ora dopo in flagranza di reato. Mercoledì, intanto, via alla autopsia.

fratelli bianchiWILLY 1mario pincarelliwilly 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…