pronto soccorso

“SONO UNA MAMMA, NON UNA SCIMMIA" - PARLA LA 22ENNE NIGERIANA INSULTATA IN OSPEDALE A SONDRIO MENTRE LA SUA BIMBA MORIVA: “URLAVO PER MIA FIGLIA. CHI MI HA INSULTATO MI DEVE SPIEGARE COME SI FA A TRASFORMARSI IN PERSONE COSÌ” - LA TESTIMONE DELLE OFFESE: "PARLAVANO DI RITI VOODOO, CHE ERA PAZZA E ANDAVA PORTATA IN MANICOMIO” - IL SINDACO LEGHISTA: "COLPITI DALLA TRAGEDIA, CI STRINGIAMO A QUESTA MAMMA IN SILENZIO"

Giampaolo Visetti per “la Repubblica”

 

pronto soccorso di sondrio

«Non sono una scimmia. Sono una mamma. Se mentre mia figlia moriva qualcuno mi ha insultata perché sono nata in Nigeria, non ho nulla da dire. Sono loro casomai a dovermi spiegare come si fa a trasformarsi in persone così». La madre della piccola Mistura sussurra.

 

Chiusa nella camera spoglia che condivide con la sorella e una cugina, cerca di sopravvivere al dolore «che ora anche a me toglie il respiro ». Con lei c' è il compagno, immigrato dalla Costa d' Avorio. Quando viene a Sondrio, come l' altro giorno, dorme anche lui in questa casa-stanza.

 

«Mistura era il regalo del cielo per essere riuscita a scappare dalla fame - dice al telefono in un inglese essenziale la signora Alimi, 22 anni - la speranza di una vita più umana.

L' avevo sognata per tanto tempo».

 

pronto soccorso di sondrio

Sabato, nel pronto soccorso dell' ospedale cittadino, non ha sentito le frasi razziste che hanno accompagnato il suo calvario. Le ha apprese dopo, come tutti. La sua dolcezza e la sofferenza che ora la morde, lo stupore davanti a insulti incomprensibili, le impediscono di rispondere all' odio con il rancore. Vuole invece ringraziare Francesca Gugiatti, 24 anni, studentessa e maestra di Sondrio, consigliera comunale di una lista civica di centrosinistra. «Una ragazza coraggiosa e una donna come me - dice Alimi - L' unica ad essersi sentita umiliata e offesa dalla mancanza di pietà. Le auguro di diventare una madre più fortunata di me».

 

Questa grandezza non cancella fatti che fanno vergognare. La piccola Mistura, venuta al mondo il 27 luglio, sabato mattina ha improvvisamente smesso di respirare. Dormiva nel lettone con mamma e papà. «La madre si è accorta - dice il colonnello dei carabinieri Rocco Taurasi - ed è corsa in strada a chiedere aiuto.

 

La famiglia non ha l' auto: la piccola, di quasi 5 mesi, è stata avvolta in una coperta». Un passante si è fermato e ha fatto una cosa normale: mamma e figlia, grazie a lui, in pochi minuti sono arrivate in ospedale. Nel pronto soccorso, la tragedia.

 

pronto soccorso di sondrio

Medici e infermieri hanno fatto più del massimo, ma Mistura non ce l' ha fatta. Per la signora Alimi è stato come impazzire. «Gridava disperata - dice uno dei medici intervenuti - non stava in piedi e batteva la testa per terra. Una scena straziante, ha commosso tutti. Così le abbiamo portato il corpo della figlia senza più vita: l' ha abbracciato e si è calmata ». In sala d' aspetto, percezione e reazioni sono state diverse. Tra i presenti, inconsapevoli di quanto succedeva nella zona urgenze, i primi commenti sono stati di sconcerto.

 

A denunciarli, in serata e davanti alle sardine riunite in piazza, Francesca Gugiatti. Anche lei era in ospedale con la mamma Iaia. «Qualcuno parlava di riti voodoo - dice - di tradizioni sataniche e tribali. Hanno detto che quella donna era pazza e che andava portata in manicomio.

 

Mi ha invaso la tristezza». Grazie ai social, il dramma è stato presto chiaro. «L' ho detto ed è sceso il gelo - dice Francesca - ma nessuno ha espresso compassione». A esplodere, l' esasperazione per lunga attesa: conseguenza delle cure sulla mamma e sulla figlia spirata. Poi, l' ignoranza e il razzismo di un uomo sulla sessantina. «Fate tacere quella scimmia - la richiesta shock - tanto quelle come lei ne sfornano uno all' anno. Per loro perdere un figlio è diverso ». Ancora una volta, tutti zitti. «Mi sono sembrati i naccettabili - dice Iaia - anche il silenzio e l' indifferenza.

 

Non una parola di carità o di pietà, solo la fretta di risolvere il proprio problema». Più le solite conclusioni banali: «Passano davanti a tutti e nemmeno pagano».

pronto soccorso di sondrio

A dire perché Mistura è morta, l' autopsia. Nessun segno esterno di violenza. I medici ipotizzano la "morte bianca" che colpisce in culla, o un rigurgito. In ospedale, disperati, anche papà e zia della bambina. Nessuno ha sentito gli insulti. Poteva restare un ignoto caso di razzismo locale.

 

Invece, grazie a Francesca Gugiatti, è diventato ciò che è: un inaccettabile rigurgito di dilagata xenofobia nazionale, condannata da tutte le forze politiche. «La nostra comunità - dice il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini, della Lega - è colpita dalla tragedia e si stringe a questa mamma in rispettoso silenzio. Eventuali frasi di qualche imbecille non sono assolutamente condivisibili e non rappresentano il sentimento della gente di Sondrio».

 

Ora il problema, per Procura e forze dell' ordine, sono le prove di parole razziste che nessuno avrebbe pronunciato, se lo stesso macigno avesse schiacciato una mamma italiana.

PRONTO SOCCORSO

 

Medici, infermieri e parenti, all' interno del pronto soccorso, non potevano sentire. I carabinieri cercano altri testimoni tra i presenti in sala d' aspetto. Ieri pomeriggio Francesca Gugiatti è stata sentita in questura. Difficile, senza la prova di una chiara volontà di offendere, sostenere un' accusa di razzismo contro ignoti. Resta, per ora, la dignità di una madre offesa mentre la sua bambina se ne va.

PRONTO SOCCORSO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”