piero marrazzo trans storia senza eroi

“SONO STATO UN CLIENTE DI SEX WORKER TRANS” – LE CONFESSIONI DI PIERO MARRAZZO A “DOMENICA IN”: “C’ENTRANO IL PIACERE E LA SOLITUDINE. NON NEGO QUELLO CHE HO FATTO, NÉ CHE CI FOSSE PIACERE. L’UNICA COSA CHE HO SBAGLIATO È CHE ERO ANDATO CON LA MACCHINA DI SERVIZIO, MA È SUCCESSO SOLO QUELLA VOLTA” – POI RICORDA LA TELEFONATA DI BERLUSCONI: “MI CHIAMA IL CAV, UNA TELEFONATA MOLTO CORRETTA, MI DICE CHE ERA ARRIVATO UN VIDEO, PORTA A CONOSCENZA MIA CHE STA FINENDO TUTTO. NON AVEVO FATTO NULLA DI ILLEGALE, MA…” – POI RIVELA UN SEGRETO FAMILIARE – IL LIBRO

“SONO STATO UN CLIENTE DI SEX WORKER TRANS” – LE CONFESSIONI DI PIERO MARRAZZO A DOMENICA IN

 

Ivan Rota per Dagospia

 

PIERO MARRAZZO

Piero Marrazzo, ospite di Mara Venier s Domenica In, ha rivelato: “Al padre di mio fratello venne tolta la paternità. Il motivo? Il suo orientamento sessuale. Ho dovuto svelarglielo: avevano cancellato la paternità di un uomo solo per il suo orientamento sessuale, è qualcosa di terribile.

 

All’epoca c’erano le leggi contro la sodomia. Si poteva andare in un ufficio e dire che quell’uomo non meritava di essere padre. Togliamo la parola ‘gay’ e prendiamo ‘pride’, ovvero l’orgoglio di ciò che siamo“.

 

Poi ha detto che era un cliente di escort transgender. “L’unica cosa che ho sbagliato è che ero andato con la macchina di servizio, ma è successo solo quella volta. Alla domanda: “Perché sei stato un cliente?“, Piero Marrazzo ha così risposto: “Dovremmo allargare il discorso a chi prova piacere a fare una cosa.

piero marrazzo - storia senza eroi

 

È un piacere che, nel momento in cui lo fai, è figlio di due sensazioni personali… C’entrano il piacere e la solitudine. Non nego quello che ho fatto, né che ci fosse piacere. Siamo a Domenica In e penso sia giusto usare le parole adatte al caso: è giusto parlare di donne transessuali. All’epoca non c’erano le parole giuste”.

 

MARRAZZO

Da www.fanpage.it - Estratti

“Sono stato vittima di quell’inquinamento che a volte parte dal web, pensa sarei stato arrestato, distrutto dalle dipendenze, chi mi ha frequentato sa che non era questo il tema, mi sono stata addossate delle morti. Oggi mi viene consentito in una trasmissione come questa di parlare con te, sono stato vittima, ma anche vittima delle fake news.

In copertina di Storia senza eroi, c'è un Piero Marrazzo appena ventenne: "Ero un ragazzo che ancora la vita non la conosceva bene e credevo ad alcune cose nelle quali non credo oggi. Non devi dare fiducia a tutti". A quel tempo aveva la genuinità e il coraggio ad agire per suo conto:

 

L'inizio del Caso Marrazzo

piero marrazzo

Era il 2009 quando Piero Marrazzo, allora presidente della Regione Lazio, viene ripreso in atteggiamenti intimi con una donna transessuale. Quel video cambierà per sempre la sua vita, costringendolo a dimettersi dalla sua carica politica, travolto da uno scandalo per il quale viene ferocemente additato dall'opinione pubblica:

 

Dopo 15 anni, basta, non vadano a pescare ciò che non è vero. Assumersi responsabilità è importante, con chi dovevo assumermi responsabilità la moglie e le mie figlie, che stavano per essere travolte da uno tsunami, dovevo prenderle e portarle via, ma non lo feci. In questi 15 anni tutti potevano andare a cercare le verità e non lo hanno fatto, nel libro mi sono voluto concedere come ho vissuto, volevo raccontarvi come ho vissuto questa divisione tra l’uomo pubblico che continuava ad andare dritto e fare quello che doveva fare e l’uomo privato.

 

La notizia dell'accaduto appare su tutti i giornali, il giornalista era stato seguito da alcuni carabinieri in borghese, che avevano documentato tutto, ma lui non sapeva che sarebbe stato ripreso. Quanto accadde in quell'appartamento divenne di dominio pubblico, ragion per cui negli anni Marrazzo ha maturato l'idea di dover fornire anche una sua versione, senza mai scrollarsi di dosso le sue responsabilità:

 

piero marrazzo foto di bacco (2)

Mi chiama il presidente del consiglio, Berlusconi, una telefonata molto corretta, mi dice che era arrivato un video, porta a conoscenza mia che sta finendo tutto. Sento sempre il bisogno di parlare, ma non riesco a parlare. Lo dovevo a tutti voi, anche alle istituzioni. Non avevo fatto nulla di illegale, ma la politica a volte richiede una presa di responsabilità, non avevo denunciato queste persone anche questo non era stato giusto. In 5 anni in cui sono stato presidente di regione, non ho mai avuto un avviso di garanzia per concussione, per dare la cifra di come ho lavorato.

 

Il privato, come spesso è accaduto nella vita di personalità della politica, è andato ad inficiare la figura pubblica e all'epoca creò uno scandalo che scatenò l'immediata reazione dell'opinione pubblica:

 

piero marrazzo foto di bacco (1)

“Sono stato un cliente di sex worker di donne transessuali, semplice, dovremmo allargarlo a chi prova piacere a fare una cosa, è un piacere che nel momento in cui lo fai è figlio di tue sensazioni personali. E la solitudine che, spesso, credo gli uomini quando vanno con una prostituta, oggi c’è una sociolinguistica Vera Gheno, questo aiuta di più a capire e a non creare incomprensioni. Il tema è dire donna transessuale o donna, quello fu uno degli elementi cardine del caso.

 

Le figlie di Marrazzo hanno partecipato al libro

Il giornalista racconta come, una volta saputo quello che stava per accadere, avrebbe potuto tutelare le sue figlie, ma invece non l'ha fatto e questo è stato un grande rimpianto. Ma a distanza di anni, sono state proprio loro a voler partecipare attivamente al racconto di quella parte della loro vita:

 

Non l’ho scritto per riscrivere questa parte della mia vita, perché mi ha consentito di iniziare un viaggio, perché quando cadi, tutte le persone, non dite mai o fate pensare che quando si cade è finita, io sono caduto e grazie alle mie figlie, io sono andato avanti. Questo libro con quella caduta, ho capito forse che avevo una missione, dovevo raccontare la storia della mia famiglia. 

piero marrazzo

 

Le mie figlie ad un certo punto della stesura libro, mi hanno detto noi vorremmo dire qualcosa, ognuno ha scritto qualcosa. Non hanno fatto sconti a me, meno male, poi però hanno iniziato a dire “perché quando uno cade, l'unica soluzione che ha è suicidarsi?" e ancora quando diceva "non avete capito il dolore che ci avete fatto provare" hanno subito bullismo, pressioni.

 

Marrazzo spiega che, proprio grazie al supporto delle sue figli, e anche della direttrice della collana in cui è stato pubblicato, è riuscito in questa impresa: "Ho scritto questo libro grazie alle donne, alla mie tre figlie, a Chiara Valerio, ad una psicanalista, la prima volta che andai da lei, mi disse scriva un libro per chi non sta ancora in piedi come sta in piedi lei". Dopo 15 anni, chiede Mara Venier, se finalmente può dire di aver superato tutto:

 

piero marrazzo

Purtroppo questo libro è dedicato a mio fratello, che è mancato un mese fa. Io sono entrato in un’altra fase della mia vita, tutto questo, dopo che l’ho scritto, adesso sì. Mi sono liberato, sono qui e posso parlare, non c’è da trasmettere nulla, sono uno che ha vissuto un’esperienza.

 

La scoperta di un segreto della sua famiglia

Una volta rientrato in Rai, in cerca di una sua identità, Piero Marrazzo intraprende un viaggio alla ricerca delle sue origini, scoprendo degli aspetti inediti del suo passato, soprattutto attorno alla figura della madre italo-americana, che sono raccolti nel libro che ha pubblicato:

 

Inizio un viaggio, credendo di conoscere tutto di mia madre, per ottenere un passaporto americano che mi spettava, il caso vuole che Gina, mia madre, mi arriva ad un certo punto addosso. "C’è qualcosa nella vita di tua madre" mi disse una volta la psicanalista mi disse ma con tutto quello a cui pensavo, non mi ero soffermato. La curiosità e forse anche il destino lo portano a scoprire un segreto che mai era stato confessato da sua madre in tanti anni e che risulta essere stranamente collegato con il suo vissuto:

piero marrazzo

 

Inizio una ricerca, mia madre aveva avuto due matrimoni, ma soprattutto mio fratello aveva avuto un padre, di cui si erano perse le tracce, mi arriva un nome, un cognome e un certificato di matrimonio, a Manhattan, accade una cosa molto simile a quella che era accaduta a me. La conseguenza è che un uomo, il padre di mio fratello, per il suo orientamento sessuale, a quest’uomo gli viene tolta la paternità di mio fratello, che non conoscerà mai per tutta la vita.

PRESENTAZIONE DEL LIBRO LA DEMOCRAZIA IN EUROPA DI MARIO MONTI E SYLVIE GOULARD PIERO MARRAZZO piero marrazzo con il padre joePiero Marrazzo nella sua casaPiero Marrazzo con le figlie Chiara Giulia e Diletta giulia e piero marrazzo

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....