iris pezzetti claudio baima poma rivara

“È UN VIGLIACCO E UN BASTARDO” - LA DISPERAZIONE DI IRIS PEZZETTI, LA MAMMA DEL BAMBINO UCCISO DAL PADRE, CLAUDIO BAIMA POMA, A RIVARA: “NON AVREI MAI IMMAGINATO POTESSE FARE DEL MALE A NOSTRO FIGLIO. PIUTTOSTO AVREI PENSATO CHE POTESSE CERCARE DI FARE DEL MALE A ME. L’HO VISTO L’ULTIMA VOLTA DOMENICA SERA, ERANO LE 18.15 ED ERA PASSATO A PRENDERE ANDREA. SEMBRAVA TRANQUILLO, NIENTE DI INSOLITO, MA…”

 

 

iris pezzetti con il figlio andrea

1 – LA MAMMA "È SOLO UN VIGLIACCO NON PENSAVO CHE FOSSE PERICOLOSO"

Estratto dell'articolo di Carlotta Rocci per “la Repubblica”

 

(…) Perde la calma solo una volta quando parla del messaggio che il suo ex compagno Claudio Baima Poma, 47 anni, ha pubblicato su Facebook. «Quella è la sua verità, la sua spiegazione, è un vigliacco e un bastardo, non so come definirlo altrimenti » .

 

Ha mai immaginato che il suo ex potesse essere un uomo violento?

«No mai e mai avrei immaginato potesse fare del male a nostro figlio. Piuttosto avrei pensato che potesse cercare di fare del male a me ma non Andrea, non al suo bambino».

 

Perché pensava potesse fare del male a lei?

«C' erano stati degli episodi, non mi piace parlarne. Mai niente di davvero violento, mai minacce esplicite. Solo qualche episodio durante alcune discussioni».

claudio baima poma con il figlio andrea

 

(…) Suo marito ha lasciato un lungo messaggio su facebook dove l' accusa di essersi allontanata.

«Lo so, l' ho letto e ora vorrei chiudere quel profilo pieno di falsità. Incolpa me di cose che lui non era in grado di affrontare. Era stato lui a sbattermi fuori di casa quando ci siamo separati. Ma qualunque cosa sia successa allora non spiega nemmeno in parte quello che è accaduto stanotte. Ha ucciso il mio bambino».

il post di claudio baima poma

 

(…)

 

Quando ha visto il suo ex per l' ultima volta?

«Domenica sera, erano le 18.15 era passato a prendere Andrea perché lunedì le scuole erano chiuse e avrebbe potuto dormire un po' di più la mattina e il padre aveva il turno di pomeriggio. Claudio sembrava tranquillo, niente di insolito».

 

Sapeva fosse in cura per depressione?

«Si, aveva iniziato dopo la separazione un anno e mezzo fa, ma i suoi problemi erano cominciati molto prima. Non so con che frequenza vedesse gli specialisti».

 

Nel suo post lui parla anche di una grave malattia fisica.

«Aveva mal di schiena, non era un disabile».

 

(…) Il suo ex aveva un' arma, lo sapeva?

claudio baima poma

«No e non ho idea di come se la sia procurata. Aveva fatto il servizio militare nei carabinieri e all' epoca aveva il porto d' armi ma poi lo aveva lasciato scadere, aveva sempre detto che le armi non gli interessavano».

 

2 – ANNUNCIA LA VENDETTA FAMILIARE SU FACEBOOK POI SPARA AL FIGLIO DI 11 ANNI E SI TOGLIE LA VITA

Gianni Giacomino e Lodovico Poletto per “la Stampa”

 

Le moto posteggiate in garage, una accanto all' altra, le due trial. Parallele, in modo quasi maniacale. E poi la grande Harley azzurra, tenuta come una reliquia. Le scatole dei Lego impilate in una stanza lì vicino: ognuna con un appunto scritto a mano.

claudio baima poma con il figlio andrea 2

 

E poi il salone, pulitissimo. I panni appesi allo stendino lasciato sul terrazzo. E quei corpi, riversi sul letto di questa casa troppo grande, e troppo vuota. Quello di Andrea, che forse non si è neanche accorto di nulla. E accanto il papà che quasi lo abbraccia. Pietrificati entrambi dalla morte che ha sporcato tutto di sangue.

 

Rivara è un paese che vive d' acciaio, lavorato nelle fabbriche che si affacciano sulla statale. Un posto della provincia più profonda. Dove tutti sanno e nessuno parla. Dove un uomo che faceva l' operaio in una queste aziende, domenica sera ha ammazzato suo figlio di 11 anni con un colpo di pistola al cuore.

iris pezzetti 1

 

Poi l' ha abbracciato e l' ha fatta finita. E non c' è giustificazione che tenga per tutto questo, perché l' amore è un' altra cosa, e con la morte non c' entra nulla. Lui, il papà, si chiamava Claudio Baima Poma, aveva 47 anni; suo figlio si chiamava Andrea, aveva 11 anni, e un viso ancora da bambino, più di quanto non ti aspetti.

 

Era depresso Claudio, dicono, da due anni, o forse di più. Di certo dal febbraio del 2019, quando Iris, la sua compagna se n' era andata di casa. E adesso se ascolti Nandina, la mamma di lui, senti una storia che fa rabbrividire: «Dal giorno che lei se n' è andata lui è diventato un altro. E il bambino era la cosa che amava di più al mondo: lo amava così tanto ce se l' è portato via. Sono andati via insieme».

 

Già, l' amava. Ma poi leggi quel che Claudio ha scritto sui social, e la storia cambia.

claudio baima poma con il figlio andrea 1

E non è più il gesto di un depresso, ma una vendetta. Un torto, il peggiore, quello che non puoi accettare. Non serve leggere tutto per capire: bastano le ultime frasi. «Potrai separare i nostri corpo, ma le anime resteranno insieme». E poi quella che racconta di un odio costruito un po' alla volta, giorno dopo giorno, per vendetta: «Ti auguro di vivere 100 anni».

 

Cento anni senza Andrea. Ecco questa storia è tutta lì. Fotocopia di quell' altro gesto atroce e folle in cui un padre ha ammazzato entrambi i figli per vendicarsi della moglie. Era accaduto a Como, ed è la fotocopia di ciò che è successo a Rivara. È andata esattamente così anche qui, dove Claudio il mite, il biker, l' operaio, il figlio depresso è diventato un assassino.

 

claudio baima poma con il figlio

«Dobbiamo pregare per loro, dobbiamo riconciliare la comunità, dobbiamo invocare la pietà» dice don Riccardo, il parroco del paese. Che ha già organizzato una veglia di preghiera. Ma poi al bar senti parole diverse.

 

Non è un posto di curiosi Rivara, non c' è via-vai davanti alla casa di Claudio, che è una villa quasi gemella a quella dei suoi genitori, con cui condivide il cortile. Una villa vuota, quasi alla periferia del paese. Sulla buca delle lettere ci sono ancora i nomi di tutti: i nonni, quello di Claudio, quello di Iris la sua ex compagna, e poi ancora quello di Andrea e quello della sorella di lui. E vien da pensare che qui tutto era fermo, tutto congelato al febbraio di un anno fa.

 

claudio baima poma con il figlio 3

Solo che mamma Iris non vive più lì. Ma in poche stanze in una casa che è proprio davanti alle ville: venti metri in linea d' aria. Tutti possono vedere tutti. E quel che non vedi si può intuire. Ecco, Iris si era stabilita in quel posto lì perché il suo Andrea potesse andare e venire tra casa sua e quella del papà e dei nonni. Venti metri, senza neanche dover attraversare una strada. Ecco, Iris adesso se ne sta barricata nel suo appartamento, protetta da tre amici, colleghi di lavoro. La mamma di lei s' affaccia: «Non voglio fare polemiche, con nessuno. Davvero. È tutto così doloroso». E l' uscio si richiude.

claudio baima poma con il figlio

 

Al mattino no, quando era ancora complicato capire i contorni di questa storia di vendetta e di malattia, Iris, s' era sfogata: «Avessi pensato, avessi intuito qualcosa, Andrea non lo avrei mai lasciato andare da suo padre. Mai». E ancora: «Pensavo che, al massimo, avrebbe potuto fare del male a me». Di più? No, oggi non è il caso.

 

claudio baima poma 3

Oggi è tutto così incredibile, come la lettera che lui ha pubblicato sui social. Ed è quasi un' intrusione nell' intimità, che racconta tutto dalla nascita di Andrea alla depressione di lui, dal suo amore per il bambino e alle frasi i lei: «Mi dicevi curati, ammazzati o bevi». In seimila hanno commentato sul web quella lettera. Hanno tranciato giudizi. Puntato il dito. Condannato senza pietà e senza appello.

 

Ecco, in questa storia non c' è altro di nascosto o di misterioso. Se non l' origine della pistola, una Beretta con matricola abrasa, che Claudio ha adoperato per uccidere, per uccidersi e per fare vendetta. E nessuno sa dove l' abbia presa. I carabinieri che l' altra notte sono arrivati lì, allertati dalla chiamata di una donna della Liguria, che aveva letto il lungo post d' addio, l' hanno sequestrata. Si faranno accertamenti, certo.

claudio baima poma con il figlio andrea 3

 

Magari ha una storia criminale alle spalle: si saprà. È una pistola di trent' anni. Aveva due colpi. Quelli che hanno scritto il finale di questa vicenda folle.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...