Rachele Grandinetti per www.ilmessaggero.it
È uscito oggi, 17 gennaio, “Les vies cachées de Gandhi” (Le vite nascoste di Gandhi) di Gilles Van Grasdorff, in occasione dei 70 anni dalla sua morte. «Sapevate che Gandhi inviò due lettere a Hitler all'inizio della seconda guerra mondiale iniziando con "Caro amico", chiedendogli (un po’ ingenuamente) di richiamare le sue truppe e di optare per una "non-violenta non-cooperazione"?», scrive l’autore.
L’Express ha pubblicato alcuni passi dell’opera che riportano proprio quelle righe rimaste fino ad oggi sconosciute e che l’eroe indiano spedì ad Adolf Hitler. La prima porta la data del luglio 1939, la seconda del dicembre 1940.
Due appelli per la pace che raccontano quel senso di speranza che non ha mai abbandonato Mahatma: «Non abbiamo - scriveva Gandhi - alcun dubbio sul tuo coraggio e sulla tua devozione per la tua patria, né crediamo che tu sia il mostro descritto dai tuoi avversari, ma i tuoi scritti e dichiarazioni non lasciano dubbi sul fatto che molte delle tue azioni sono mostruose e estranee a tutta la dignità umana […]. In nome dell'umanità, ferma la guerra». Gandhi non ricevette mai risposta. E il resto è storia.