crisi microchip

MICROCHIP, MACROPROBLEMI - LA GUERRA IN UCRAINA HA CREATO NUOVI PROBLEMI ALLA PRODUZIONE DI SEMICONDUTTORI: CIRCA IL 50% DEL GAS NEON MONDIALE (FONDAMENTALE PER REALIZZARE I CHIP) PROVIENE DA DUE SOCIETÀ UCRAINE CHE HANNO DOVUTO CHIUDERE GLI STABILIMENTI A TEMPO INDETERMINATO, FACENDO CROLLARE I LIVELLI DI SCORTE DEI PRODUTTORI - L'UE SPINGE PER LA COSTRUZIONE DI POLI EUROPEI PER LA PRODUZIONE DI MICROCHIP, MA I TEMPI STRINGONO E INTANTO AUMENTANO ANCHE I CHIP CONTRAFFATTI…

Raffaele D’Ettorre per “il Messaggero”

 

microchip. 2

È iniziato tutto due anni fa per un mix letale di sfortunate coincidenze: mentre la pandemia faceva impennare la domanda di dispositivi elettronici, alcuni disastri naturali mettevano in ginocchio gli impianti di produzione in Taiwan (patria della TSMC, la più grande fabbrica di semiconduttori al mondo) e parte degli States.

 

microchip

Oggi a complicare ulteriormente la crisi dei microchip, che da quando è cominciata nel 2020 ha avuto un effetto a cascata sui settori più importanti dell'industria tech e non solo, si è aggiunto il conflitto in Est Europa: circa il 50% del gas neon mondiale fondamentale per realizzare i semiconduttori proviene infatti da due società ucraine, Ingas e Cryoin, che fino a febbraio rifornivano di gas i mercati di Europa, Asia e Stati Uniti ma che oggi si vedono costrette a chiudere gli stabilimenti a tempo indeterminato.

 

LE SCORTE

MICROCHIP 2

Un colpo durissimo alla catena di approvvigionamento che ha fatto crollare i livelli di scorte dei produttori di microchip, lasciandogli solo 5 giorni di inventario (contro i 40 disponibili nel 2019) per soddisfare una domanda che nel frattempo ha superato l'offerta del 50%. A lanciare l'allarme è il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, che parla di un'emergenza destinata a durare ancora a lungo, almeno fino al 2023 secondo Intel, azienda leader nella produzione di semiconduttori che per tamponare la crisi ha appena varato all'interno dell'Ue un piano di investimenti da 80 miliardi di euro da realizzare in dieci anni.

microchip

 

LA FABBRICA E I NUOVI MATERIALI

Il primo passo sarà la costruzione di una megafabbrica da 17 miliardi a Magdeburgo, in Germania, mentre in Italia sono in corso le trattative per un impianto di produzione da 4,5 miliardi, ma si dovrà attendere il 2025. Allo sforzo di Intel si aggiunge l'Ue, che con il suo European Chips Act adottato lo scorso 8 febbraio ha messo sul tavolo un finanziamento da 43 miliardi di euro con l'obiettivo di raggiungere entro il 2030 il 20% della quota di mercato globale della produzione di chip.

microchip

 

 Progettare e creare da zero nuovi stabilimenti però è un'operazione lenta che porterà benefici solo nel lungo periodo, e intanto i maggiori player si appoggiano a produttori meno noti (XP Semiconductors, Onsemi e Infineon, riporta il New York Times) per tamponare nell'immediato una domanda in costante aumento.

 

microchip usati per smartphone e auto

I big dei semiconduttori rispondono radunando le forze, con CEA, Soitec, GlobalFoundries e STMicroelectronics uniti in una collaborazione per sviluppare il chip del futuro. Basati su tecnologia FD-SOI, i nuovi processori offriranno vantaggi sul fronte del consumo energetico, della connettività e della sicurezza e promettono di rivoluzionare i settori IoT, telefonia mobile e soprattutto automotive, quello che più di tutti sta soffrendo i contraccolpi di questa crisi. Lo stabilimento Ford di Colonia, dove viene assemblata la Fiesta, fermerà la produzione fino al 25 aprile.

 

MICROCHIP

Le vendite della Mercedes-Benz lo scorso anno sono diminuite del 15%, mentre complessivamente le case automobilistiche hanno costruito 1,7 milioni di veicoli in meno nel 2021 rispetto al 2019. Il che significa ritardi nelle consegne delle vetture nuove, boom dell'usato e listini ufficiali in aumento. Nel mercato tech continuano a essere introvabili oppure vendute a prezzi proibitivi schede grafiche e Ps5, mentre il mancato lancio lo scorso marzo degli attesissimi processori M2 lascia intendere quanto il problema sia ormai grave anche per chi, come Apple, aveva scelto di autoprodurre i chip proprio per sfuggire alla crisi.

crisi microchip

 

LA PIRATERIA

Mentre i canali ufficiali vacillano, emerge intanto un nuovo e pericoloso trend, quello della contraffazione. A inondare l'Europa di falsi è la Cina, con il 45% dei chip contraffatti venduti al prezzo degli originali. I Paesi più colpiti risultano essere Francia (18% del totale), Germania (16%) e Italia (9,8%), come sottolinea l'ultima relazione pubblicata dall'Ufficio dell'Unione Europea per la proprietà intellettuale. E il «sempre più frequente sequestro di prodotti contraffatti ai confini degli Stati Membri si legge nel documento - indica la presenza di stabilimenti anche all'interno dell'Ue».

microchip

 

E mentre i falsari cavalcano la domanda creando sul web inserzioni fasulle e siti-truffa, la rete si difende sfornando tutorial utili a distinguere i chip autentici dai loro gemelli tarocchi tramite alcune prove mirate, per le quali è tuttavia richiesta una strumentazione specifica. I risultati sono interessanti: in uno di questi test si è scoperto ad esempio che di 5 chip ordinati tramite eBay, solo 3 risultavano essere originali.

 

produzione microchip 2

Intanto sempre dalle dogane cinesi continuano ad arrivare segnalazioni di truffe sventate, con 5.840 schede grafiche sequestrate per un valore di circa 3 milioni di euro, e storie stravaganti come quella dell'uomo che ha cercato di superare i controlli portando legate al corpo 160 cpu e 16 smartphone pieghevoli. Non è una tecnica nuova (già negli anni scorsi i contrabbandieri cinesi si sono bardati di iPhone per aggirare i controlli), ma se la situazione non migliora è probabile che questi episodi diventeranno la norma in un mercato dove i chip sono ormai diventati introvabili.

produzione microchip 3

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...