buzzi

NATALE A CASA PER SALVATORE BUZZI – L'EX RAS DELLE COOPERATIVE ROSSE AI DOMICILIARI - IL 22 OTTOBRE SCORSO LA SESTA SEZIONE PENALE DELLA CORTE DI CASSAZIONE AVEVA RIBALTATO LA SENTENZA D’APPELLO SULL’ASSOCIAZIONE GUIDATA DA CARMINATI E BUZZI AFFERMANDO CHE "NON SI TRATTAVA DI MAFIA" – IL LEGALE: "GIUSTO EPILOGO DI UN LUNGO CALVARIO"

Rory Cappelli per repubblica.it

buzzi

Neanche un mese fa la sesta sezione penale della corte di Cassazione aveva stabilito che Mafia Capitale non era mafia, capovolgendo la sentenza d’appello sull'inchiesta Mondo di mezzo che aveva stabilito l'associazione mafiosa per Massimo Carminati e Salvatore Buzzi.

 

Buzzi era stato condannato in secondo grado a 18 anni e 4 mesi. Dopo la decisione della Cassazione per l'altro condannato eccellente nell'inchiesta Mondo di Mezzo, l'ex Nar Massimo Carminati, era stato revocato il 41 bis, il regime di carcere duro. E oggi la corte d'appello, dopo cinque anni di carcere, ha deciso che proprio Buzzi, una delle figure chiave dell'indagine, possa andare agli arresti domiciliari.

 

buzzi

 

La Corte di appello di Roma ha scritto cinque pagine di motivazioni per la decisione: "Ritenuto - si legge - che il lungo periodo di custodia inframuraria consente di poter ragionevolmente di ritenere in qualche misura attenuate le originarie esigenze cautelari, stante l'intervenuto ridimensionamento di taluni profili di particolare gravità delle originarie contestazioni, fermo restandone comunque l'intrinseco disvalore notevolmente elevato dei fatti; ritenuto che in tale situazione può ritenersi adeguata la meno gravosa misura degli arresti domiciliari presso la residenza familiare in Roma", ecco accolta l'istanza presentata dai difensori di Buzzi, gli avvocati Pier Gerardo Santoro e Alessandro Diddi.

 

 

Che ha detto: "È il giusto epilogo di un lungo calvario: mai tanto carcere preventivo per un reato di corruzione. Finalmente è stata riconosciuta l'effettiva entità dei fatti contestati a Buzzi e quindi oggi è giusto che la carcerazione sia revocata. Adesso finalmente possiamo guardare con serenità all'ultimo pezzo del processo che ci attende in appello. Spero" aggiunge "che si possa mettere fine a questa strana e forse distorta pagina della giustizia italiana".

 

 

buzzi carminati

Il carcere era iniziato il 2 dicembre del 2014, dopo un’indagine della procura guidata da Giuseppe Pignatone che aveva portato in carcere decine di persone, mentre altre centinaie finivano indagate. Secondo l'ipotesi accusatoria c'era un netto e pesantissimo coinvolgimento della politica, oltre a una figura centrale come Massimo Carminati,  "il Nero" del Romanzo Criminale di Giancarlo De Cataldo, legato a movimenti di estrema destra, ai servizi segreti, alla borghesia nera, e a episodi anche tragici della storia di Roma e di Italia degli ultimi 40 anni.

 

 

L'indagine era stata chiamata Mondo di mezzo da un'intercettazione a Carminati: "È la teoria del mondo di mezzo compà. ....ci stanno... come si dice... i vivi sopra e i morti sotto e noi stiamo nel mezzo... e allora... e allora vuol dire che ci sta un mondo... un mondo in mezzo in cui tutti si incontrano e dici cazzo come è possibile che quello... come è possibile che ne so che un domani io posso stare a cena con Berlusconi. ...

BUZZI

 

Cazzo è impossibile... capito come idea?... è quella che il mondo di mezzo è quello invece dove tutto si incontra... cioè... hai capito?... allora le persone... le persone di un certo tipo... di qualunque... di qualunque cosa... si incontrano tutti là... Bravo... si incontrano tutti là no?... Tu stai lì... ma non per una questione di ceto... per una questione di merito, no?... Allora nel mezzo, anche la persona che sta nel sovramondo ha interesse che qualcuno del sottomondo gli faccia delle cose che non le può fare nessuno".

 

La serie di condotte illegali inanellate nell'ordinanza di arresto erano per la maggior parte promosse, secondo l'impianto accusatorio, da Carminati e Salvatore Buzzi. Buzzi era un ex detenuto che si era laureato in carcere, da lì aveva fatto sentire la sua voce per i diritti dei detenuti e poi una volta fuori aveva fondato la cooperativa 29 Giugno, impegnata ad aiutare chi usciva dagli istituti penitenziari.

 

 

BUZZI -

Gli affari su cui si concentrava l'ordinanza riguardavano le emergenze sociali - i campi rom, i detenuti, la cura del verde, eccetera - che venivano direttamente affidati alla 29 Giugno, senza gare d’appalto. Mentre la forza intimidatoria di Carminati e i suoi sodali diventava il motivo dell'attribuzione di associazione mafiosa. Riconosciuta in primo grado. Mentre gli Ermellini hanno ritenuto che si trattasse di due associazioni a delinquere diverse tra loro ma spesso convergenti nei loro affari fuorilegge e non di 416bis, il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso.

 

buzzi e carminati a processo

Dopo questa sentenza è stato chiesto dagli avvocati un nuovo giudizio di appello che oggi ha appunto stabilito, per Buzzi, il carcere ai domiciliari.

VINCENZI BUZZIBUZZI CARMINATI c9a-9ae7-82877f658d6asalvatore buzzi con il quarto stato alle spalleSALVATORE BUZZI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…