contagio coronavirus

NON SOLO I VACCINI: BISOGNAVA OCCUPARSI DELL'ARIA - LUCA RICOLFI: "PER GESTIRE LA PANDEMIA, ERA NECESSARIA LA MESSA IN SICUREZZA DEGLI AMBIENTI CHIUSI, DOVE AVVIENE LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI CONTAGI. CHE QUESTO FOSSE IL PROBLEMA, GLI SCIENZIATI E GLI INGEGNERI ESPERTI DI QUALITÀ DELL'ARIA LO SAPEVANO FIN DALL'INIZIO, E GIÀ NEL CORSO DEL 2020 LO AVEVANO DOCUMENTATO CON ESPERIMENTI E PUBBLICAZIONI. SE IL VIRUS NON SI TRASMETTE SOLO A CORTO RAGGIO (GOCCIOLINE O DROPLETS), MA ANCHE A LARGO RAGGIO, ALLORA LA VIA MAESTRA PER CONTENERNE LA DIFFUSIONE NON È IL MERO DISTANZIAMENTO MA È IL RICAMBIO D'ARIA, CHE SI ATTUA CON I PURIFICATORI E LA VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA"

Luca Ricolfi

Luca Ricolfi per “la Repubblica”

 

Di errori ne sono stati commessi tanti, come è logico, in questi 24 mesi dallo scoppio dell'epidemia. Quello che più colpisce, però, è che le autorità politico-sanitarie non solo non li abbiano riconosciuti pubblicamente, ma che quasi mai li abbiano usati per correggere il tiro, cercando di non ripeterli.

 

Alcuni errori sono stati comuni alla maggior parte dei Paesi occidentali, altri no (esempio: la Germania aveva un piano anti pandemico aggiornato, l'Italia no). Ma quale è stato l'errore più grave? Probabilmente aver puntato tutte le carte sulla campagna vaccinale, sopravvalutandone l'efficacia e trascurando alcune cruciali misure non farmacologiche.

 

covid scuola

Per lungo tempo, ad esempio, il racconto ufficiale ha sostanzialmente accreditato l'idea che i vaccinati non trasmettessero l'infezione (o lo facessero assai raramente), o che la vaccinazione di massa avrebbe potuto assicurare l'immunità di gregge. Di qui lo scarso interesse per altri tipi di intervento, primo fra tutti la messa in sicurezza degli ambienti chiusi, dove - soprattutto nella stagione fredda - avviene la stragrande maggioranza dei contagi.

 

contagio in casa

Che questo fosse il problema, gli scienziati e gli ingegneri esperti di qualità dell'aria lo sapevano fin dall'inizio, e già nel corso del 2020 lo avevano documentato con esperimenti e pubblicazioni scientifiche: se il virus non si trasmette solo a corto raggio (con le goccioline, o droplets ), ma anche a largo raggio (con l'aerosol, come fa il fumo), allora la via maestra per contenerne la diffusione non è il mero distanziamento ma è il ricambio d'aria, che si attua con i purificatori e la ventilazione meccanica controllata (Vmc).

 

CHE SUCCEDE IN CASO DI CONTAGIO A SCUOLA

Purtroppo, con la eccezione della Regione Marche, nessuno degli attori in campo nella gestione dell'epidemia ha voluto affrontare il problema. È accaduto così che, per ben due volte (nel 2020 e nel 2021), l'arrivo dell'autunno ci cogliesse impreparati. E tutto fa pensare che, a meno di una miracolosa estinzione del virus o della diffusione di varianti a bassissima letalità, quest' anno il film possa ripetersi per la terza volta, con la solita euforia estiva e la solita risalita dei contagi a novembre-dicembre.

 

coronavirus bar

Ma perché il problema della messa in sicurezza degli ambienti chiusi è stato così trascurato? Una parte della responsabilità è sicuramente dell'Oms che, a dispetto delle evidenze scientifiche disponibili fin dall'estate del 2020, ha prima negato la possibilità della trasmissione aerea (addirittura squalificandola come fake news ), poi la ha ammessa come mera eventualità, e solo di recente - quando era troppo tardi - ha cominciato a prenderla sul serio. Una parte della responsabilità, tuttavia, è genuinamente nostra.

 

coronavirus bar

Gli elementi che suggerivano la crucialità di un intervento sulla ventilazione delle aule scolastiche erano già ampiamente disponibili alla fine del 2020, tanto che altri (la città di New York, ad esempio) li avevano messi in campo, o si apprestavano a farlo (è il caso della Regione Marche). Perché dunque né il Cts, né il ministero della Salute, né l'Istituto superiore di sanità li hanno mai presi seriamente in considerazione? Forse perché costano (da 0.5 a 2 miliardi, a seconda delle tecnologie).

 

Ma forse anche per una ragione tanto semplice quanto disarmante: la gestione dell'epidemia è stata delegata completamente ad esperti di ambito medico, per lo più digiuni di conoscenze scientifiche al di fuori del loro ambito. Dal Cts sono stati sistematicamente esclusi non solo gli scienziati dotati degli strumenti per capire la matematica dell'epidemia, ma anche, e questo è stato ancora più nefasto, gli studiosi e gli ingegneri specializzati nel controllo della qualità dell'aria.

 

contagio in casa 1

Di qui una permanente incapacità di andare oltre la visione del mondo delle burocrazie sanitarie, più o meno arricchite dalle multiformi opinioni del circo degli esperti-sempre-in-tv. Il risultato è che, in vista del quarto anno scolastico dallo scoppio dell'epidemia, siamo ancora una volta in ritardo. L'esperienza di chi ci ha provato suggerisce che, per attrezzare le aule scolastiche contro il contagio, tra procedure burocratiche, scelta dei macchinari, interventi edilizi, occorrono come minimo sei mesi. Se si vuole ancora fare qualcosa occorre muoversi. Adesso.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."