matrimonio cani

NOZZE DA CANI – UN SINDACO DEL BERGAMASCO NEGA A UNA COPPIA DI FARSI PORTARE LE FEDI DA PAGGETTI A 4 ZAMPE: “SPOSARSI E’ UNA COSA SERIA” – MA I DUE NON CI STANNO, “SONO LA NOSTRA FAMIGLIA”, E CAMBIANO MUNICIPIO – IN ITALIA I MATRIMONI I DOG-FRIENDLY PIACCONO AL PUNTO CHE CI SONO ANCHE WEDDING PLANNER DEDICATI 

Giuseppe Spatola per Libero

 

matrimonio a quattro zampe 6matrimonio a quattro zampe 6

Per il loro “sì” avrebbero voluto due damigelle d’eccezione a quattro zampe, gli stessi cuccioli con cui dividono la vita casalinga e che hanno visto nascere il loro amore. Un sogno condiviso da una coppia bergamasca con i parenti ma fatto svanire dal “niet” del sindaco di Pontirolo Nuovo, Gigliola Breviario. Per il primo cittadino del paese di 5 mila anime nella bassa Bergamasca il giuramento di fedeltà è «cosa troppo seria» per essere affidato alle zampe di due cagnolini, seppur considerati di famiglia.

 

matrimonio a quattro zampe 5matrimonio a quattro zampe 5

«Sarei stata anche disposta ad accettare i cani in aula, se al guinzaglio e con museruola - ha rimarcato il sindaco senza nascondere un pizzico di fastidio per la vicenda -.Mi sono rigidamente opposta solo quando i futuri sposi mi hanno detto che i cuccioli avrebbero dovuto portare le fedi. Pure io ho un cane a casa, ma il matrimonio è una cosa seria. Linea intransigente a cui il sindaco ha tenuto fede fino a far desistere gli sposi costringendoli a cercare un altro comune per la cerimonia civile.

 

La coppia, infatti, non ha voluto rinunciare ad avere come “testimoni” i due Bullmastiff, di 3 e 4 anni. «La nostra famiglia contempla pure loro - ha raccontato la futura sposa, Veronica Appiani, 37 anni di Pontirolo, che già da tempo vive con il Massimiliano Fabricatore, 52 anni -. Quello che ci ha lasciati basiti è la posizione per cui dovremmo escludere i due cuccioli da un momento così importante della nostra vita». Non solo. «Per il “sì” abbiamo aspettato la nascita di River, il nostro bambino che ha dieci mesie ora vogliamo sposarci formalizzando il rapporto d’amore davanti alle autorità - hanno proseguito i promessi sposi -.

matrimonio a quattro zampe 3matrimonio a quattro zampe 3

 

Quando siamo andati in municipio non immaginavamo che sarebbe arrivato il veto per i nostri cani». I cuccioli, come è stato ribadito più volte anche al sindaco, hanno sempre vissuto con Veronica e Massimiliano, segnando la loro storia d’amore fin dall’inizio. «Vengono in vacanza, non li mandiamo in pensione - hanno ricordato al “don Abbondio” locale per cui il matrimonio con i cani non si deve fare -. Ma loro sono addestrati e volevamo che fossero loro, con il bambino, a portare lefedi il giorno del matrimonio, fissato al 3 marzo del prossimo anno. È un paradosso visto che da tempo i cani sono accettati sulle spiagge, negli alberghi, si parla tanto di non abbandonarli e poi non li si fa assistere al matrimonio dei loro padroni».

 

bullmastiffbullmastiff

Giustificazioni che non hanno convinto il sindaco tanto che la coppia si è messa alla ricerca di un altro Municipio dog-friendly. A dire il vero il desiderio della coppia bergamasca di avere come damigelle i due cani di casa non è poi così peregrina. Da anni la moda degli animali da cerimonia si è diffusa in Italia tanto da diventare un must tra chi possiede un cane o un gatto. In questo senso esistono professionisti che si fanno chiamare “wedding dog sitter” in grado di occuparsi della gestione degli animali durante la cerimonia. La prima catena di franchising in Italia è nata da una start-up del 2010 dall’intuizione di una giovane imprenditrice romana, Elisa Guidarelli, e fino ad oggi ha organizzato oltre 250 matrimoni.

 

bullmastiff 2bullmastiff 2

E sul caso bergamasco alla wedding dog sitter non hanno dubbi: «Crediamo che per una coppia che consideri il proprio amico a quattro zampe parte integrante del proprio nucleo familiare, rinunciare ad averlo accanto in un momento così importante della vita sia un vero peccato». Posizione condivisa dalla coppia bergamasca che, con l’appoggio degli animalisti locali, non vuole demordere. «Per noi sono soprattutto compagni di vita - hanno chiuso ogni polemica -. Ma non ci aspettavamo un rifiuto così netto. L’idea che ci debba sposare senza di loro ci fa gelare il sangue».

 matrimonio a quattro zampe matrimonio a quattro zampe

 

Dal canto suo il sindaco bergamasco non cede spingendo la coppia a scegliere un altro primo cittadino per il matrimonio civile. «Se ci sarà un altro sindaco disposto ad accettare questa cosa - ha spiegato -, sono disposta a firmare la delega e a lasciare che la coppia di sposialtrove». Intanto,aspettando ilmatrimonio, cani e padroni sono pronti a partire per le ferie insieme. «Non ci separiamomai - hanno ricordato - figurati se li lasceremmo a casa nel giorno più importante della nostra vita».

 lo sposo massimiliano fabricatore lo sposo massimiliano fabricatore

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…