pusher spacciatori milano

PAURA E DELIRIO A MILANO - INTORNO ALLA STAZIONE CENTRALE DI MILANO, COMANDANO I PUSHER E I RESIDENTI SONO TERRORIZZATI - GLI SPACCIATORI NORDAFRICANI INCONTRANO I CLIENTI IN UN VIA VAI CONTINUO CHE INIZIA DAL TARDO POMERIGGIO FINO ALL’ALBA, NONOSTANTE IL COPRIFUOCO – LE RISSE TRA SPACCIATORI E DROGATI SONO ORMAI ALL’ORDINE DEL GIORNO E ANCHE QUALCHE RESIDENTE E’ RIMASTO VITTIMA DEGLI SCONTRI...

RISSA PUSHER MILANO

Simona Romanò per www.leggo.it

 

Un ragazzo cade a terra, viene colpito alla testa e terrorizzato grida «aiuto». Altri due si inseguono con dei cocci in mano urlando come pazzi. Una donna, strattonata da alcuni uomini, urla inferocita: «Non è finita qua». Altre sagome si scambiano furtivamente qualcosa e sembra proprio una compravendita di stupefacenti. Non lontano c’è un uomo seduto sul marciapiede che fuma con un foglio di stagnola.

 

VIA FERRANTE APORTI MILANO

Sono le notti di terrore, di droga e di aggressioni in via Ferrante Aporti, a pochi passi dalla Stazione Centrale, immortalate nei video che i residenti del neonato comitato “Piazza Safra e zone limitrofe” hanno girato dalle finestre delle loro abitazioni. Il peggio accade, dallo scorso ottobre, davanti al Memoriale della Shoah che s’affaccia a piazza Safra: i pusher nordafricani incontrano i clienti in un via vai continuo che inizia dal tardo pomeriggio fino all’alba nonostante il coprifuoco. Scoppiano litigate furibonde in mezzo alla strada fra drogati e stranieri che si affrontano armati di bottiglie rotte. I più violenti si sfregiano in risse di ormai ordinaria follia.

MEMORIALE SHOAH MILANO

 

SOS RESIDENTI

«Abbiamo paura, così non possiamo andare avanti, dallo scorso 26 dicembre ad oggi abbiamo chiamato la polizia oltre 70 volte. È sempre intervenuta tempestivamente, ma la calma dura solo poche ore», racconta Roberto, del comitato residenti che raccoglie le istanze di oltre 200 soggetti, fra famiglie e negozianti. Preferisce che non sia fatto il suo cognome, perché è già stato minacciato dagli spacciatori.

 

PUSHER MILANO

Una sera, racconta a Leggo, ha «sventato un’aggressione urlando dal balcone di lasciare stare un ragazzo preso a calci in testa e attirando così l’attenzione di tutti i condomini». I picchiatori per tutta risposta gli hanno lanciato addosso le pietre. Da allora, tutti temono ritorsioni. «Dobbiamo barricarci in casa appena cala il buio e anche quando il coprifuoco sparirà non potremo uscire liberamente per passeggiare o portare a spasso il cane e nemmeno rincasare in tutta sicurezza dopo una cena fra amici». Il quartiere vive nel terrore da quando non è più una guerra fra gruppi di pusher e negli episodi violenti sono coinvolti anche ignari cittadini.

 

pusher milano

Gli abitanti parlano «di un’escalation di aggressioni a scopo di furto, denunciate alle forze dell’ordine, avvenute in strada, anche di giorno». «A un giovane – ricorda Roberto - hanno rotto il naso per rubargli nell’auto. Una donna, con una neonata in braccio, è stata strattonata mentre camminava per sottrarle il telefonino».

 

POLEMICHE

«Tutte le segnalazioni recapitate a sindaco, giunta e vigili per porre un freno a degrado e delinquenza nella nostra strada non sono servite a nulla», lamentano dal rione Solo l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran «ha ripristinato i lampioni, prima spenti, in piazza Safra, ma non è sufficiente».

SPACCIATORI MOVIDA MILANO

 

RICHIESTE

«Porteremo la questione al tavolo per la sicurezza in Prefettura», annuncia Fabiola Minoletti, vicepresidente del Coordinamento comitati milanesi. E il comitato di piazza Safra chiede «una camionetta fissa di militari davanti al Memoriale come deterrente e come forma di protezione per i cittadini».

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