santorio pesapersone

PESAMI MUCHO - 400 ANNI FA IL MEDICO SANTORIO INVENTO’ LA BILANCIA: UNA RIVOLUZIONE DIETETICO-POLITICA - CON LA PESAPERSONE VANNO IN SCENA LE PROVE GENERALI DEL NOSTRO PRESENTE PERCHE’ LA DITTATURA DEL PESO È FIGLIA DELLA MODERNITÀ

SANTORIO BILANCIA PESAPERSONESANTORIO BILANCIA PESAPERSONE

Marino Niola per “la Repubblica”

 

La magrezza è più nuda, più indecente della grassezza, diceva Baudelaire, che trovava nei tipi eccessivamente asciutti un che di perverso. Sembra un pensiero giurassico, tanto è lontano da quell’imperativo slim fit che oggi formatta anime e corpi, coscienze e bilance. In realtà, anche a metà Ottocento, l’autore dei “Fiori del male” è già in controtendenza storica.

 

Perché la dittatura del peso, che oggi assume i toni di uno stigma morale, è figlia della modernità. E dei suoi sistemi di misurazione del mondo. Tutti tarati sulla quantità, sulla calcolabilità, sulla gravità. Che si tratti di cose o che si tratti di persone, la logica è la stessa. I nuovi protocolli della scienza sperimentale impongono una conoscenza sempre più esatta della dimensione e della pesantezza dei corpi.

 

Terrestri, celesti e umani. È allora, all’epoca di Galilei e di Newton, che l’indagine su masse e volumi, statiche e dinamiche, transita dal mondo del pressappoco all’universo della precisione. Siamo al tempo in cui l’autore del Dialogo dei massimi sistemi , compie i suoi celebri esperimenti sulla caduta dei gravi e scrive trattati come

La bilancetta , in cui illustra i nuovi strumenti per misurare il peso specifico dei corpi.

BILANCIA 1BILANCIA 1

 

E non per caso a pochissimi anni di distanza fa la sua prima apparizione una nuova macchina di precisione destinata a imprimere alla storia sociale dell’Occidente una svolta biopolitica. E a influenzare pesantemente la nostra vita. È la bilancia pesapersone, che quest’anno festeggia i suoi quattrocento anni di vita.

 

A inventarla è Santorio Santorio, un medico dell’Università di Padova, che presenta alla comunità scientifica il suo congegno nell’ Ars de statica medicina , apparsa nel 1615 e considerata uno dei libri più importanti del secolo. Forse il più importante, insieme al De motu cordis ( Intorno al movimento del cuore) dell’inglese William Harvey, lo scopritore della circolazione del sangue. Santorio doveva avere proprio il bernoccolo della misura, visto che nel 1612 inventa anche il termometro, il primo strumento in grado di tradurre in cifre la temperatura corporea. In parole povere, di misurare la febbre.

 

Certo la sua bilancia non somiglia alle smart weight digitali sulle quali poggiamo i nostri piedi. Leggere, trasparenti, diafane, connesse in wifi con il computer, che calcola immediatamente le variazioni del nostro indice di massa corporea. Finendo paradossalmente per bypassare la nostra corporeità, transustanziandola in algoritmi.

 

Quella di Santorio aveva l’imponenza teatrale di una macchina barocca. Con uno scranno di legno, sospeso ad una fune legata a un gigantesco bilanciere graduato, lungo quanto un’intera stanza. E su quello scranno l’ingegnoso medico veneziano ha passato trent’anni della sua vita.

empoderarte me  9empoderarte me 9

 

Senza scendere neanche per dormire. Ci lavorava, studiava, riceveva. E all’ora dei pasti un congegno a braccio mobile gli avvicinava un tavolino a rotelle con pranzo e cena. Non prima di aver pesato tutti i cibi, solidi e liquidi, che componevano la paletta nutrizionale dello scienziato.

 

Un ingegno dietologico inesorabile perché, una volta assunta la giusta quantità di alimenti, la sedia si allontanava rendendo irraggiungibili le leccornie in bella mostra sul tavolo. Ma la sua macchina della verità corporea era in grado di calcolare non solo gli input ma anche gli output. Perfino il sudore. In particolare quella che all’epoca veniva chiamata perspiratio insensibilis, vale a dire traspirazione impercettibile. Quella sorta di evaporazione che sprigiona dal nostro corpo una nube aerea, una nebbiolina invisibile e apparentemente senza peso.

 

Certo è che lui e la bilancia diventano una sola cosa, anche nell’immaginario popolare. Al punto che su un muro esterno dell’università patavina campeggiava un’epigrafe in sua memoria, col simbolo del pesapersone e il motto Hac stat salus , cioè questa è la salute. Come dire che il segreto del benessere sta nel controllo costante del proprio corpo. Precetto che Santorio applica prima di tutto a se stesso.

empoderarte me  12empoderarte me 12

 

Di fatto l’inventore del pesapersone traduce in numeri, grammi e centimetri quella tendenza al controllo dei corpi, e non più solo delle anime, che caratterizza la modernità borghese. Che progressivamente, ma inesorabilmente, trasforma la ponderazione da categoria filosofica in categoria fisiologica. Perché ha bisogno di ritmo, efficienza, leggerezza per far correre l’economia di mercato che sta nascendo.

 

Non a caso in quegli stessi anni l’oversize comincia a diventare una questione scientifica, sociale e morale. Biopolitica, insomma. E obesity comincia a diventare una parola ricorrente, soprattutto nel mondo anglosassone e in generale in quello protestante, che vede nella grassezza una mollezza fisica e morale tipica del mondo cattolico.

 

sfilata lingerie modelle curvy al sexy shop beautiful (9)sfilata lingerie modelle curvy al sexy shop beautiful (9)

La usa tra i primi il fisiologo e medico Tobias Venner in un’opera intitolata Via recta ad vitam longam . Come dire che la retta via verso la longevità passa attraverso la rinuncia, la temperanza e l’autocontrollo. E chi non è capace di normalizzare i propri appetiti corporei è doppiamente colpevole. Di ingordigia e di inefficienza. Di intemperanza e di tracotanza. Non a caso nel mondo che sta nascendo non c’è più posto per i grassoni. Come il Falstaff shakespeariano, paradigma di questa morale ponderale.

 

Descritta mirabilmente nell’Enrico IV. Dove la carne tremula di Sir John diventa l’ologramma inquieto di un passaggio epocale. E la sua condanna è già scritta, fuori scena, nei nuovi comandamenti della modernità. Il suo destino, che ha il ventre per sigillo, annuncia o, meglio, “presoffre” come il Tiresia di Eliot, la nuova economia politica dei corpi che prescrive continenza e temperanza, magrezza e leggerezza a guisa di esercizi spirituali.

 

GRASSO IN BILANCIAGRASSO IN BILANCIA

A tutto questo Falstaff si oppone, tuonando contro la «nuova generazione di debosciati, che beve poco e mangia solo pesce». È esattamente quel che facciamo noi oggi. Insomma con Santorio e Shakespeare vanno in scena le prove generali del nostro presente, che fa cortocircuitare vita e girovita. E prende le misure all’esistenza.

MODELLA ANORESSICAMODELLA ANORESSICA

 

MODELLA ANORESSICAMODELLA ANORESSICAMODELLA ANORESSICAMODELLA ANORESSICA

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."